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gnocco ingrassato II
Post n°258 pubblicato il 07 Giugno 2010 da t_xte
Ed ecco tornare puntuale ed immancabile la calura estiva. Non rimpiango i rigori invernali, ad ogni stagione la sua pena. Oggi, non so, sarò particolarmente stanca o sarà perchè è tutto il giorno che sono in casa con le finestre chiuse (causa rifacimento tetto) ma sudo come si suda in estate. Avrei voluto sorseggiare un thè freddo, ma lo debbo fare prima; o piuttosto, fermarmi al bar vicino casa e prendere un gelato al limone. Poi ho pensato alla mia dieta, ai kg di troppo che debbo assolutamente smaltire e ho convenuto che è meglio bere un bel bicchiere di acqua fresca dal frigo. Stamattina però mio marito oltre al pane ha preso un bel pezzo di gnocco ingrassato (vedi foto), tipica focaccia emiliana condita con ciccioli di pancetta, formaggio grana e chissà quale altra grassa delizia. Non ho saputo resistere e ne ho mangiato un pezzo. Il fatto di sudare adesso ha un suo perchè. Vivo in Emilia. Qui si mangia talmente bene che è impossibile mettermi a dieta. |
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IV (PARLA PER ME)
Fossi una foglia appassita che tu potessi portare;
fossi una rapida nuvola per inseguire il tuo volo;
un'onda palpitante alla tua forza, e potessi
Condividere tutto l'impulso della tua potenza,
soltanto meno libero di te, oh tu che sei incontrollabile!
Potessi essere almeno com'ero nell'infanzia, compagno
Dei tuo vagabondaggi alti nei cieli, come quando
superare il tuo rapido passo celeste
sembrava appena un sogno; non mi rivolgerei
A te con questa preghiera nella mia dolente
necessità. Ti prego, levami come un'onda, come
una foglia o una nuvola. Cado
Sopra le spine della vita e sanguino! Un grave
peso di ore ha incatenato, incurvato
uno a te troppo simile: indomito, veloce e orgoglioso.
V
Fà di me della tua cetra, com'è della foresta;
che cosa importa se le mie foglie cadono
come le sue! Il tumulto
Delle tue forti armonie leverà a entrambi un canto
profondo ed autunnale, e dolcemente triste.
Che tu sia dunque il mio spirito, o Spirito fiero!
Spirito impetuoso, che tu sia me stesso!
Guida i miei morti pensieri per tutto l'universo
come foglie appassite per darmi una nascita nuova!
E con l'incanto di questi miei versi disperdi,
come da un focolare non ancora spento,
le faville e le ceneri, le mie parole fra gli uomini!
E alla terra che dorme, attraverso il mio labbro,
tu sia la tromba d'una profezia! Oh, Vento,
se viene l'Inverno, potrà la Primavera essere lontana?
Percy B. Shelley
Inviato da: t_xte
il 11/11/2010 alle 14:46
Inviato da: mythodea6
il 11/11/2010 alle 01:03
Inviato da: mythodea6
il 27/10/2010 alle 00:05
Inviato da: hgwells
il 14/10/2010 alle 08:24
Inviato da: mythodea6
il 14/10/2010 alle 01:33