Creato da storie il 03/01/2009

FONDALI

Libri, Cinema, SerieTv e Politica

 

« Post che oggi c'è e dom...Narrare Tv-video-web »

Miti, Concerti e altri Film

Post n°61 pubblicato il 20 Luglio 2011 da storie

Tempo di concerti e di riflessioni sui miti mediatici.

Verrà il giorno che spariranno. Credo a breve. A parte la musica, anche quella sempre più d'importazione (bello il concerto di Ben Harper e Robert Plant ieri sera a Rock in Roma), stento a credere che nei prossimi 10 anni ci si possa appassionare a modelli musicali e cine televisivi italiani. Non di certo allo stato dell'arte attuale.

Il concerto degli ex-Otago è un caso, l'ennesimo, del passaparola internettiano che crea l'artista, o l'intellettuale, lo addotta e lo segue. Fenomeni di nicchia, anche quando a riempire di "mi piace" una pagina "rivoluzionaria" su Facebook si è in 300mila!

Miti di nicchia e miti popolari, fenomeni sempre esistiti con la rivoluzione industriale, oggi forse meno devastanti, soprattutto quelli popolari. Se da un lato la cosa mi fa piacere, dall'altro non capisco come andremo a riempire questo vuoto.

Non c'è un attore, un musicista, un regista, una showgirl, un presentatore, un comico, oggi intorno ai 30 anni che possa assurgere a simbolo dell'epoca. Nemmeno Saviano pur nella sua popolarità è un eroe nazionale universalmente riconosciuto.

Che sia una semplice mancanza di talento? Sostituire nelle nuove e vecchie generazioni miti come Mina, Battisti, la Carrà, Pippobaudo, Vascorossi, Sophia, Marcello... pare impresa impossibile. Non credo sia solo il talento (spesso maltrattato da noi, lo sappiamo) ma lo strumento dello spettacolo in sé ad essere piuttosto mal ridotto.

Stendo un velo pietoso sugli spettacoli tv, le troppe repliche dei varietà anni 60-70 segnano una crepa vertiginosa fra il prima e il dopo. Il cinema potrebbe essere un mezzo culturale eccezionale e ancora stimolante, anche qui dalla presa in possesso del cinema d'autore da un lato e della commedia popolaresca dall'altro i vari insegnamenti di Visconti, Rossellini, Steno, Monicelli, Antonioni, Fellini sono andati a farsi friggere.

Casi rari i comici - avvantaggiati dal mezzo tv e dalle serate in giro per l'Italia, come saltimbanchi d'altri tempi - che durano più di una stagione. Penso ad Antonio Albanese, e poi nn me ne viene in mente nessuno. Benigni è fuorigioco, appartiene ancora a quella creazione dei miti che era la tv degli anni d'oro, da Arbore in giù.

Un mezzo ci sarebbe per non rimpiangere ancora a lungo la Magnani e Walter Chiari, Lelio Luttazzi ed Enzo Tortora, Cochi e Renato: pensare a un'industria dello spettacolo che prima di studiare come rendere produttivi i polli d'allevamento, faccia formazione di squadra di chi conosce i mezzi per realizzare prodotti di qualità, si tratta di figure specifiche e tecniche. Registi e produttori, ma anche funzionari tv, sceneggiatori, costumisti, grafici... insomma rilanciare un cinema che riproponga dei miti meno caduci; e una tv che possa vincere almeno per qualche sera una partita sanguinaria con Internet, forse è ancora possibile. Non di certo continuando a mostrare delle melense fiction starred Ruby Rubacuori.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

ULTIME VISITE AL BLOG

storieFilmmaker70tinaglilucajuly640hotel.tassilorenzo2203robertopedretti15semplicementeromydaunfioredaniela.g0giulio.sacchettiAfroditemagicaphoenix0100claudia.sognoslavkoradic
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963