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La calata dei liberi

Post n°55 pubblicato il 28 Novembre 2010 da storie

Qualcosa sta cambiando.

E' tutto il giorno che posto roba su Facebook, quasi preso dalla mania compulsiva di mettere un segnalibro dappertutto! Inizio con l'esercito che entra in una mega favela a nord di Rio, cattura 31 narcotrafficanti, si muove coi carroarmati e con uomini in divisa da assaltatori. Roba da guerra civile. Ma ottiene, pare, il suo scopo. La polizia viene tempestata di sms anonimi che denunciano i traffici di droga dei propri vicini di casa... roba mai vista, appunto. Lo dicevo che il Brasile si sta muovendo, lo sentivo nell'aria. Non è certo un'operazione esemplare quella della repressione violenta, ma fra terrorismo d'esportazione (vedi la exitstrategy che i cervelloni stanno progettando per andarsene dall'Afganistan, dopo un decennio di massacri inutili di militari e civili) e quello di "pulizia" dei ras locali, forse la seconda ha una maggior possibilità di successo.

Certo la droga nelle metropoli brasiliane (e un po' in tutta l'America latina) è un affare troppo grosso e coinvolge così troppe persone che un solo raid non risolve molto. Crea però le condizioni per far sentire la presenza di uno stato forte anche in quei villaggi abbandonati da dio. E' un po' come se l'esercito entrasse nelle discariche abusive dei casalesi per far sentire chi è che comanda l'affare dei rifiuti in Campania... Insomma lì sì e qui no.

Altro capitolo: WikiLeaks.

Cinque sono i quotidiani nel mondo che si dichiarano partner del sito "fantasma" che accoglie e dirama i segreti più recenti dell'intelligence statunitense senza essere rintracciabile. Si tratta di NY Times in testa, Guardian, El Pais, Le Monde e Der Spiegel. Il fatto che non ci sia un italiano non mi stupisce, perché se non si accennava a Berlusconi fino a ieri di questo sistema così profondamente democratico (per qualcuno delatorio) non se ne sarebbe conosciuta l'esistenza.

Qualcosa sta cambiando, chi lo può negare? Come si fa a non pensare che era il 1989 quando è crollato il Muro di Berlino, e il 2005 quello tra Gorizia e Nova Gorica?! Oggi ci si permette il lusso di sapere notizie segrete del 2007, spie o funzionari di stato che trasmettono telegrammi confidenziali, che diventano di dominio pubblico, mettendo così sulla lama i potenti della terra. Facili prede di campagne delegittimanti di stampa.

Lo si può fare grazie a Internet. La grande famiglia facebookiana ha sete di informazione, di trasparenza - soprattutto - di leader affidabili. Non più di intrighi mercescenti. Troppi gli interessi in ballo, un'illusione la calata dei moralisti stigmatizzatori? L'equilibrio del mondo a volte può essere giustificato da accordi non detti.

Eppure come la calata dell'esercito nella favela, la calata degli informatici nel torbido può far da detraente alle malefatte dei singoli. Per contro prosciuga la fonte di ispirazione ai romanzieri di thriller fantapolitici.

Tutto questo mi ricorda un romanzo che non ho letto: Il Cimitero di Praga del caro Eco. Pare che il nocciolo della questione sia: tutto ciò che viene rivelato dai servizi segreti è già stato scritto o rivelato da altri. In pratica, mi sa che la nostra aspettativa riguardo rivelazioni scottanti sul premier verrà delusa. Mr.B. organizzava party privati nelle sue ville. E sai che novità!

La vera novità è che abbiamo oggi un'arma democratica, inoffensiva e potente. Ed è un'arma globale che ci costringe ad uscire dal nostro "provincialottismo". Alleluja!

 
 
 
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