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Belle "parole"

Post n°58 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da storie

E' un bel guaio la storia di Rubi, se la tieni fuori dalla porta rientra dalla finestra. Vorrei poter essere nel futuro (credo non troppo lontano) e provar compassione dei "berluscones tracontanx" infiltrati ovunque, petulanti, fastidiosi. Perché di compassione avranno bisogno, svegliati dal loro letargo di coscienza, a chiedersi come possono esserci cascati, cosa potranno raccontare ai loro figli e nipoti delle scelte fatte e delle parole dette. Principalmente la mia rabbia (ora) e la mia compassione (domani) passano attraverso lo svuotamento di concetti e parole. Il filosofo Saussure differenziava "mot" da "parole" dando a quest'ultima il significato di un senso comune per una comunicazione condivisa. Oggi ci si trova a lottare con una cascata di "mot" e se non si mettono paletti si finisce annegati.

Lo sfogo c'è stato questo pomeriggio coi colleghi in ufficio. Quando senti dire che un vecchio 70enne fa bene ad andare a letto con una sedicenne, un po' le cose ti girano, e cerchi di mettere il primo paletto. La differenza d'età. "Perché tu non te la faresti?" ecco che il concetto generale deve trovare un alibi particolare - secondo paletto -, qualsiasi uomo deve per forza far sesso con una piacente minorenne, il fatto che sia minore non conta, conta la carne fresca e lo spirito di trasgressione. "Non è che non lo vuoi, ma non lo puoi fare... non c'hai abbastanza soldi". Terzo paletto: allora è una questione di mercato? Non è solo virilità, è anche potere economico. Ma tutto questo ai "berluscones tracontanx" non importa. Lo farebbero loro per primi! Così ragionano.

Che fare dopo aver timidamente cercato di piantare i paletti? Fargli capire con esempi concreti di cosa si parla. Nessuno ha figli e nipoti adolescenti? Ci si può porre o no il problema di cosa accadrebbe solo all'idea di vederli prostituire per soldi o notorietà?  Cosa accadrebbe nella loro mente non ancora sviluppata. Essere maggiori a 18 anni vorrà dire pur qualcosa!

Rubi, si insiste, è stata violentata, ha avuto un'infanzia difficile, quasi a porre questo come argomento sufficiente acciocché le ragazze di buona famiglia non abbiano da correre il rischio. Ma non vi pare un motivo in più per fare in modo che bambine sfortunate siano indirizzate nei luoghi più idonei al loro giusto sviluppo. Magari accompagnate da uno psicologo, non da un'igienista dentale e da una prostituta brasiliana. E poi il caso Noemi? Di buona famiglia, lei sì, costretta a rifarsi i connotati per sete di fama. Una pletora di ragazzine destabilizzate da quanto sta andando in onda, e con un circondario di satiri che anziché chiarire, confonde le acque, legittima, in qualche caso addirittura consiglia la scorciatoia.

Il sacrificio della vergine al drago. Non c'è immagine più netta dell'imbarbarimento medievale a cui oggi siamo condannati da una rumorosa minoranza. Spiace che poi i toni si alterino e si finisca col dire parole, cioé "mot" in libertà, oppressi dalla mancanza di punti di riferimento, anche mediamente autorevoli. Abbiamo bisogno di capire, loro di cosa stanno parlando, noi di come riuscire a farci ascoltare.

 
 
 
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