Creato da luvif il 12/06/2008

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« Pierluigi IghinaIncontro con la Dea »

distrazione parte IV

Post n°44 pubblicato il 30 Dicembre 2010 da luvif
 

Finalmente l’autista si è allontanato. Oreste si arrampica sullo scoglio piatto nel golfo di Anzio e  vista la stagione, è   solo e soffia un ventaccio cane, gelido e carico di salsedine che gli taglia le labbra divenute secche per l’arsura e il timore di aver perduto Elsa per sempre. Alla sinistra della scogliera si dipana serpeggiando la costa dalla spiaggia sabbiosa che si perde a vista d’occhio oltre l’orizzonte.

 

Una strana figura cammina lentamente sulla sabbia distraendolo per qualche attimo dai suoi pensieri sconnessi. Continuando ad osservarla, nota i particolari: si tratta di una donna alta e bella, gli ricorda vagamente sua moglie. Solo che è vestita in modo strano. Porta una lunga tunica color crema che l’avvolge tutta stretta attorno al corpo da una specie di grossa corda fatta di stoffa nera. Quasi a formare una rete dalle larghe maglie, che separa i seni, si intreccia dietro la schiena e le gambe, costringendo la donna a procedere a piccoli passi come se fosse legata in un sacco. Ai piedi porta calzari in cuoio legati ai polpacci alla maniera degli schiavi.

 

<< Ma tu guarda questa, sembra venire dall’antica Roma.>>

Non resiste oltre e si precipita sulla spiaggia abbandonando la sua postazione di dolore. Man mano che si avvicina si accorge di quanto è bella quella donna e come somiglia ad Elsa. Giunto a pochi passi vede chiaramente i capelli avvolti in una rete d’oro elegantemente intessuta di fili sottilissimi.

 

Decide di presentarsi, a modo suo naturalmente:

<< Buongiorno signora, venite forse da qualche festa in maschera? >>

<< siete bello voi>>

fa notare la donna accennando alla pelliccia di Piera che ancora indossa sopra il boxer a pallini rosa. Nella fretta ha dimenticato di vestirsi, e la donna ride di gusto nel vedere i suoi polpacci stretti nelle giarrettiere che tengono alte le calze in filo di scozia.

<< ha ragione, mi scusi ma sono terribilmente maldestro ultimamente. >>

Le porge la mano:

<< Mi chiamo Oreste, e lei?>>

La donna guarda e ignora quella mano e sorride:

<< Mi chiamo Luigidia. Cosa volete da me?>>

Oreste scuote la testa, allarmato.

<< Nulla per carità, mi ha solo incuriosito il vostro vestito.>>

<< bello vero? Si tratta di un autentico capo molto di moda ai tempi dell’imperatore Claudio. Sa io avevo una villa proprio qui vicino. Poi quel porco me l’ha confiscata.>> 

Oreste capisce di aver a che fare con una squinternata e cerca di assecondarla.

<< chi è il porco di cui parlate?>>

Lei ha una smorfia di disgusto.

<< mio marito, Auro Procillo, sosteneva che ero un’adultera, invece era lui che si era invaghito di una sgualdrina e gli aveva promesso la mia casa. Così mi ritirai nella residenza di mio padre ove iniziai un’attività di ristorazione e intrattenimento per i ricchi nobili della zona.  Il tuo studio era la mia camera da letto ove mi concedevo ai i miei clienti...>>

Oreste sbianca in viso e quasi cade in ginocchio.

<<  vuoi dire che sei…>> << si, sono uno spettro e sono qui per vendicare il torto che hai fatto a tua moglie, solo così potrò riposare in pace.>>

<< e cosa vuoi farmi?>> balbetta terrorizzato.

Lei scioglie la corda che le costringe il vestito addosso e la tunica prende a svolazzarle attorno piena di vento. Improvvisamente con un piede lo colpisce violentemente all’inguine facendolo stramazzare a terra boccheggiante.

<< ecco, ogni volta che cercherai di tradire tua moglie avvertirai un dolore così e ti ricorderai di me che facevo la prostituta a causa di mio marito e per questo  mi sono persa. Anche solo se penserai ad un’altra, il mio piede ti colpirà.>>

Oreste si tira in ginocchio sulla sabbia gelida e guarda incredulo quella figura che lentamente svanisce nel vento. Prima che lei scompare riesce a chiederle:

<< come posso liberarmi da questo castigo?>> sente la voce contorta dal vento:

<< solo Elsa può rompere la maledizione, se ti perdonerà e verrà a fare l’amore con te nella mia stanza.>>

Luigidia scompare e rimane solo la lunga striscia di stoffa scura arrotolata sulla sabbia.

Distrattamente la raccoglie e se la avvolge al collo a mò di sciarpa e si ritrovva avvolto da un intenso profumo di miele e rose selvatiche. Con passo veloce si avvia verso la casa distante qualche centinaio di metri e ogni tanto qualcuno lo osserva divertito barcollare e piegarsi in due come per effetto di una colica intestinale. Nessuno certo può saperlo ma sono solo dei sprazzi di pensiero della notte trascorsa con Piera che da soli emergono nella mente attivando la maledizione che involontariamente si è attirato addosso.

<< mi aspettano tempi duri>> pensa amareggiato  mentre compone il numero di telefono dell’autista.

<< Devo al più presto parlare con Elsa.>> conclude sedendo in poltrona e tenendo le mani a coppa come a riparare l’inguine dal prossimo calcio di Luigidia.

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Commenti al Post:
loscrigno10
loscrigno10 il 30/12/10 alle 14:18 via WEB
Ahahah ... Accidenti! mi hai presa in contropiedi,non ho mai letto niente di più divertente. Sei un maestro,hai trasformato i miei consigli in qualcosa di unico. Stupendo un abbraccio e buon anno!!
 
 
luvif
luvif il 30/12/10 alle 15:12 via WEB
beh sono contento che ti piace, dopo tanto rimuginare. Ora attendo con ansia il tuo proseguo e intanto anche io ti auguro un buon anno nuovo che presto arriverà.
 
lascrivana
lascrivana il 31/12/10 alle 08:17 via WEB
Come competere con la tua ironia! Mi hai messo letteralmente in ko,sono stata io a ricevere il calcio di Luigidia. Ma questo rappresenta anche una sfida e una meta per me,e sapere che tu mi sarai a fianco in questa battaglia mi da più carica.
 
luvif
luvif il 31/12/10 alle 10:45 via WEB
Sarà bellissimo attenderti alla meta; se vuoi non sei da meno e comunque sai che puoi sempre contare su di me. Fai un buon anno e attenta ai dolcetti.
 
loscrigno10
loscrigno10 il 02/01/11 alle 16:03 via WEB
A questo punto la storia dovrebbe terminare con il perdono di Elsa. Vedere Oreste così chiaramente sconvolto e ridicolo sotto quella pelliccia di Piera,non può fare a meno di provare una nota di compassione.
 
luvif
luvif il 02/01/11 alle 19:06 via WEB
un pochino si merita di soffrire però. Facciamolo capitare per sbaglio ad una sfilata di biancheria intima con delle modelle mozzafiato in passerella. ( è solo uno spunto, naturalmente hai carta bianca.)
 
 
loscrigno10
loscrigno10 il 04/01/11 alle 07:06 via WEB
Oreste rimase sconvolto dall'esperienza di Luigidia;anche Elsa aveva più volte manifestato l'idea di aprirsi un ristorante vista la sua abilità in cucina. L'idea che altri uomini avrebbero potuto congiungersi con lei,anche solo un istante,lo faceva impazzire. Fu colto da un un panico improvviso;non tollerava che lei potesse appartenere a qualcun altro ... era sempre stata sua,solo sua,di questo ne aveva l'assoluta certezza.
 
loscrigno10
loscrigno10 il 04/01/11 alle 07:10 via WEB
Aveva una smoderata fiducia in lei e credeva ad ogni cosa che lei diceva: "E pensare che non ho voluto nemmeno dividerla con un figlio!" Pensò,grattandosi la testa: "Forse è stato questo il mio errore più grande ... se ci fosse stato un figlio,conoscendo la sua dedizione per la famiglia,immagino sarebbe stato più facile per lei perdonarmi e non seguire le orme di Luigidia."
 
 
luvif
luvif il 04/01/11 alle 09:10 via WEB
La tua fervida penna si è messa all'opera e da quello che intuisco povero Oreste.
 
loscrigno10
loscrigno10 il 04/01/11 alle 07:17 via WEB
Dava per scontato che quello strano incontro non fosse stato solo un caso,ma che si trattasse di una premonizione. Era totalmente immerso nei suoi pensieri e nelle sue parole,da non sentire nemmeno più il dolore del calcio,che la stessa Luigidia,le aveva rifilato. Camminava senza una meta precisa.
 
loscrigno10
loscrigno10 il 04/01/11 alle 07:22 via WEB
Si diresse a passo sicuro verso la villa,senza nemmeno accorgersi,che il cancello che aveva appena oltrepassato,non apparteneva affatto alla sua dimora. "Finalmente sei arrivato!" Una donna e un uomo elegantemente vestito,lo trascinarono in casa,strattonandolo sgarbatamente dal braccio. Il loro tono sembrava particolarmente irritato. Oreste si sentiva sempre più confuso,pensieri cattivi affollavano la sua mente,impedendogli così di rendersi conto nella situazione ridicola in cui stava per cacciarsi involontariamente. Sembrava quasi una punizione divina la sua.
 
loscrigno10
loscrigno10 il 04/01/11 alle 07:37 via WEB
In effetti nella villa,si stava svolgendo una sfilata privata d'indumenti intimi. Gli invitati appartenevano tutti all'alta società,e l'ospite principale era una cantante,normalmente diverso,per quanto riguarda le affinità di coppia (un omosessuale) e Oreste era il modello che attendevano impazientemente.
 
loscrigno10
loscrigno10 il 11/02/11 alle 08:39 via WEB
NOn cancellare il blog ... un giorno potresti avere bisogno di sapere se in questo tuo percorso siano passate delle persone autentiche e sincere. Hai la prova inconfutabile di alcune di queste ... me compresa.
 
lascrivana
lascrivana il 29/03/11 alle 20:09 via WEB
Sono felice della tua scelta. Vorrei rileggere i miei vecchi blog. Provo molta tenerezza per la persona che si presentò per la prima volta qui anni fa'.
 
luvif
luvif il 29/03/11 alle 23:15 via WEB
Hai ragione, e ti ringrazio per avermi supportato in un momento di scoraggiamento. Al momento sono sotto la spinta creativa del mio lavoro ma mi conosco e so che da un momento all'altro posso tornare a sognare fra le ingiallite pagine di questi bei ricordi a crearne altri magari con la collaborazione di un'acutissima collaboratrice quale tu sei. Grazie ancora per esserci.
 
 
lascrivana
lascrivana il 03/04/11 alle 22:31 via WEB
Sempre felice di collaborare entro i limiti del possibile.
 
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DISTRAZIONE, IL RACCONTO A QUATTRO MANI

NASCE "DISTRAZIONE" IL RACCONTO A QUATTRO MANI, DALLA GENIALE INVENTIVA DI LOSCRIGNO10 E LUVIF.

SEGUITE GLI SVILUPPI E CERCATE DI CAPIRE QUALE DEI DUE ARTISTI DI VOLTA IN VOLTA INTERVIENE A DARE VITA AGLI INTRECCI DELLA TRAMA.

QUANDO VEDRETE RISTAGNARE L'OPERA, PUO' ESSERE CHE GLI AUTORI ACCETTINO SUGGERIMENTI, MA NON E' DETTO...

 

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PRIMA RECENZIONE A PICCOLE PERLE

 
ScarpetteRosse.60 il 14/03/09 alle 17:24 via WEB
Bel libro, molto scorrevole. Quando lo inizi hai voglia di leggere tutte le storie, in ognuna ti pare di trovarti dentro e di viverla. Davvero bravo al mio amicone Nicoletta

 

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