Creato da stellina.de il 23/10/2008

Di Mare e di Stelle

Le più belle esperienze subacquee e non

 

 

Immergersi nella notte di Halloween

Post n°38 pubblicato il 25 Ottobre 2010 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

In occasione di Samhain, il capodanno celtico, durante il quale l'antico si confonde con il nuovo, il passato col presente e si aprono le porte dimensionali permettendo agli umani di venire a contatto con creature sovrannaturali come gnomi, folletti, sirene e spiriti dei defunti...

In questa data gli antichi romani festeggiavano Pomona, dea della fertilità e del raccolto, mentre la chiesa cattolica, nel tentativo di sopprimere tale ricorrenza vi ha sovrapposto la festa di Ognissanti, originariamente celebrata a maggio.

Noi festeggiamo Halloween, la notte delle streghe, delle magie e dei sortilegi; la notte fatata in cui si assottigliano le barriere tra i mondi e l'estate tramonta definitivamente per lasciare spazio al nuovo ciclo di vita che si gesta nel grembo della Dea...

Questa notte noi festeggeremo immergendoci nelle splendide acque dell'Argentario penetrando fisicamente in una dimensione meravigliosa e magica, in un mondo silenzioso e ricco di vita, per emozionarci ancora una volta insieme...

Se vuoi partecipare e saperne di più consulta la pagina web: www.argentariodivingplanet.it nella sezione "Calendario ed Eventi", per vivere insieme una notte indimenticabile!!!

Dovunque la trascorriate e qualsiasi cosa facciate, felice Halloween a tutti!

 
 
 

1° Concorso di Fotografia Subacquea per dilettanti

Post n°37 pubblicato il 29 Settembre 2010 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

Dopo tanto tempo silenzio eccomi ad annunciarvi il grandioso evento che stiamo organizzando all'Argentario.

Si tratta di un concorso per fotografi subacquei dilettanti con ricchi premi e fantastiche immersioni.

Un simpatioco gruppo in immersione

La gara avrà luogo nei giorni 23 e 24 ottobre, i premi in palio sono davvero allettanti e i costi per vitto, alloggio e immersioni estremamente contenuti.

Il nostro diving

Maggiori dettali e informazioni potete trovarle all'indirizzo web: www.argentariodivingplanet.it nella sezione "Calendario ed Eventi".

 Se siete appassionati di fotografia subacquea è una bella occasione per mettere alla prova la vostra bravura e per conoscere persone che condividono gli stessi hobbies. Se non siete fotografi potrete comunque immergervi nelle cristalline acque dell'Argentario e, se non siete nemmeno subacquei, è sempre un'occasione per trascorrere un fine settimana in un posto bellissimo insieme a persone allegre e piene di voglia di divertirsi e chissà, davanti a un tramonto, tra una foto e l'altra, magari possono nascere grandi amori...

Tramonti romantici

 

 
 
 

Una canzone stupenda

Post n°36 pubblicato il 05 Dicembre 2009 da stellina.de

 
 
 

Sogno infranto

Post n°35 pubblicato il 06 Novembre 2009 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

Onde spumeggianti sugli scogli,

si infrangono come i sogni,

sulla dura pietra della realtà.

Gemme brillanti incastonate

nel firmamento dei ricordi

brillano silenziose tra le lacrime,

nostalgia di un tempo vicino

per sempre perduto

nel ghiaccio dei tuoi occhi.

 
 
 

Inno ad Afrodite

Post n°34 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

Urania, celebrata in molti inni, Afrodite che ami il sorriso,nata dal mare, dea genitrice, che ami vegliare tutta la notte, augusta, che unisci di notte, tessitrice di inganni, madre di Necessità:
tutto infatti proviene da te, hai aggiogato l'universo e domini le tre parti, tutto generi, ciò che è in cielo e sulla terra dai molti frutti
e nell'abisso del mare, augusta compagna di Bacco,

 che ti rallegri nelle feste, madre degli amori che prepari i matrimoni, che ami il letto, nascosta, datrice di grazia, visibile, invisibile, dalle amabili trecce, di padre illustre, nuziale, commensale, degli dei tieni lo scettro, lupa, datrice di prole, ami gli uomini, desideratissima, datrice di vita, che hai aggiogato i mortali con costrizioni senza briglie e le numerose specie di animali con incantesimi che suscitano folle amore.

Vieni, divino germoglio nato a Cipro, sia che sull'Olimpo tu sia regina, gioendo nel bel volto, sia che ti prenda cura della dimora della Siria produttrice d'incenso, sia che nei prati con i carri fatti d'oro occupi i lavacri fecondi del sacro Egitto, o che col cocchio tirato da cigni sull'onda del mare andando ti rallegri delle danze circolari dei cetacei, o ti diletti delle Ninfe dagli occhi scuri nella terra divina, sui lidi sabbiosi della riva con salto leggero; sia che a Cipro tua nutrice, o sovrana, dove sia le belle fanciulle vergini sia le spose per tutto l'anno inneggiano a te, beata, e al santo Adonis immortale.

Vieni, dea beata, con aspetto molto amabile: perché con animo pio ti invoco con sante parole.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

 

 
 
 

Notti

Post n°33 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da stellina.de
 
Tag: Poesie

Nelle notti di luna piena

si dispiega il mio canto in un battito d'ali

e il firmamento sussulta inebrriato dal suo incanto.

 
 
 

Anime negli Abissi

Post n°32 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da stellina.de
 

 
 
 

Aspettando la Befana

Post n°31 pubblicato il 30 Dicembre 2008 da stellina.de
 

La nascita della Befana affonda le sue radici nel mondo pagano, tanto nordico quanto italico e la sua storia è costellata di aneddoti magici.

Come abbiamo già visto in precedenti messaggi, il periodo natalizio, che coincide col solstizio d'inverno, si pone in un momento dell’anno storicamente ricco di rituali e usanze legati alla terra. All’inizio del nuovo raccolto e all’idea di propiziarsi fortuna e prosperità nell’anno nuovo. Gli antichi Romani celebravano l'inizio d'anno con feste in onore al dio Giano (Janarius che ci ricorda Gennaio) e alla dea Strenia (dal cui nome dervia la strenna natalizia).

Queste feste erano chiamate le Sigillaria; ci si scambiavano auguri e doni in forma di statuette d'argilla o di bronzo e perfino d'oro e d'argento. Tali statuette erano chiamate "sigilla", dal latino "sigillum", diminutivo di "signum", statua. Le Sigillaria erano attese soprattutto dai bambini che ricevevano in dono i loro sigilla (di solito di pasta dolce) in forma di bamboline e animaletti. Questa tradizione ci rimanda al presepe e alle celebrazioni in onore dei Lari.

Inoltre, il periodo fra dicembre e gennaio era ed è ancora particolarmente delicato per l'agricoltura: l'imperatore Aureliano aveva proclamato il 25 dicembre "festa del sole invitto" e per 12 giorni (fino cioè alla "dodicesima notte" del 6 gennaio) un tronco di quercia doveva bruciare continuamente perché dal carbone prodotto (eh sì, proprio il carbone che porta la Befana) si sarebbero potuti trarre auspici sulla fortuna dell'anno successivo.

Si riteneva inoltre che proprio nelle dodici notti precedenti il 6 gennaio la dea Diana volando nel cielo insieme ad altre figure femminili potesse randere il terreno più fertile e fecondo.

Il cristianesimo ne ha stravolto i connotati trasformandola per il popolo in un mitico personaggio in forma di orribile vecchia, che passa sulla terra dall'1 al 6 gennaio.

Nell'ultima notte della sua dimora il mondo è pieno di prodigi: gli alberi si coprono di frutti, gli animali parlano, le acque dei fiumi e delle fonti si tramutano in oro. I bambini attendono regali; le fanciulle traggono al focolare gli oroscopi sulle future nozze, ponendo foglie di ulivo sulla cenere calda; ragazzi e adulti, in comitiva, vanno per il villaggio cantando. 

Il fantoccio, che rappresenta la Befana, viene bruciato in tradizioni che persistono un po' ovunque in Europa e gli studiosi fanno risalire il rito del bruciamento a tradizioni magiche precristiane.

Durante il Medioevo inquisitorio, la bella e giovane Diana si trasforma nella brutta e vecchia Befana e i riti dei falò (si bruciava il vecchio per dare spazio la nuovo) divengono dei veri e propri roghi, nella "migliore" tradizione ecclesiastica.

In questo periodo nasce il mito della Befana, che attinge a una miriade di fonti pagane e viene adeguatamente cristianizzato. Si narra infatti, che i Re Magi, in viaggio per Belemme avessero invitato una vecchia ad accompagnarli alla mangiatoia. La vecchia rifiutò ma, pentitasi, preparò un cestino di dolci e si mise in cerca dei Magi e del Bambinello. Non trovandoli bussò ad ogni porta e consegnò i dolci ai bambini sperando di farsi perdonare la mancanza.

La figura della Befana è quindi antitetica. Da un lato abbiamo la generosa vecchietta che porta i dolci e dall'altra, il giudice impietoso che punisce i bambini cattivi col carbone.

L'etimologia del nome Befana è legato alla derivazione dalle forme dialettali della parola "Epifania".

La leggenda della Befana trova riscontri anche in tradizioni precristiane olandesi e tedesche dove è Frau Holle o Frau Berchta. Entrambe queste figure sono al tempo stesso gentili e benevole, incarnano la dea della vegetazione e della fertilità, sono protettrici delle filatrici, ma si dimostrano anche spietate contro chi fa del male o è prepotente e violento. Si spostano volando su una scopa o su un carro, seguite dalle "signore della notte", le maghe e le streghe.

Comunque.... Buona Befana a tutti!

 
 
 

Natale a Valencia

Post n°30 pubblicato il 30 Dicembre 2008 da stellina.de
 

Il Natale l'ho trascorso a Valencia, una graziosissima città spagnola che negli ultimi anni ha conosciuto un progresso architettonico spettacolare, grazie anche alle opere avvenieristiche del Parco Oceanografico progettato dall'architetto Santiago Calatrava.

All'interno di questi edifici si possono ammirare infinità di specie marine racchiuse in enormi acquari.
Lo spettacolo con i delfini poi, è veramente emozionante!

Anche la parte antica di questa città merita di essere visitata e conserva l'impronta sobria ed essenziale tipica dell'architettura spagnola.

Ovviamente ho mangiato più di un'ottima paella che è uno dei piatti tipicamente valenciani conosciuti in tutto il mondo.

Può essere fatta di pesce, oppure di carne e verdure, o solo di verdure; a Valencia non usano mischiare pesce e carne come succede in altre regioni iberiche.


Ho passato dei giorni bellissimi, un po' guastati dal viaggio di ritorno che, per colpa dell'Alitalia (che ha cancellato il volo diretto senza dire niente), è durato 12 ore, durante le quali ho anche perso un bagaglio...

Cosa conteneva il bagaglio?

Per sdrammatizzare ho deciso di indire un concorso intitolato appunto: "Cosa conteneva il bagaglio perduto di Stellina"? Possono partecipare tutti, tranne quelli che sanno cosa conteneva; non fate i furbi tanto anche se non vi loggate vi tano lo stesso!!!

Non si vince niente, è solo così per divertirsi un po', svelerò l'arcano entro il 6 gennaio, tipo lotteria della Befana...

 
 
 

Buone Feste

Post n°29 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da stellina.de
 

Tantissimi cari auguri di un

sereno Natale

e di uno strepitoso 2009

munifico di doni

come lo è la Dea delle acque!!

Che la Felicità vi sorrida sempre,
carissimi lettori!

 
 
 

Il cielo ha una porta sola e si chiama MARE

Post n°28 pubblicato il 08 Dicembre 2008 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

7 dicembre, dopo tanti giorni di pioggia e maltempo finalmente c'è il sole! L'appuntamento al diving è alle 8,30; ci dovrebbero essere anche Franxys e Antonella e forse altra gente che non so...

Non c'è nessuno, sono arrivata con la mia solita manciata di minuti d'anticipo e approfitto per fotografare il mare sul quale galleggiano tanti dei quei tronchi che sembra si sia formata una nuova isola.

Ecco il Leader, puntualissimo! Mi dice che Franxys ha la febbre e che quindi non verrà e ovviamente non ci sarà nemmeno Antonella. Gli altri avevano già detto di no, anche se io non lo sapevo.

Siamo solo noi due e decidiamo di farci questo regalone: un'assolata giornata di dicembre tutta per noi da dedicare alle immersioni ricreative e basta! Senza guidare o chiudere gruppi, attraccare, assistere, insomma, lavorare!!! Che meraviglia!!! Mi sembra un sogno!!!

Ovviamente non prendiamo lo Zeus e saliamo sulla barca di un collega, insieme ad altre persone, proprio come due turisti!!! Whaw, ogni tanto ci vuole.

Andiamo al Giglio (vedi messaggio N. 25) e facciamo la prima immersione alle Scole. Soli soletti, partiamo per il nostro giretto godendo all'inverosimile almeno io che, come alcuni di voi sanno, ero in piena crisi d'astinenza. Mi mancava la sensazione dell'acqua intorno, dei pesci, il rumore delle bolle e il silenzio che solo in profondità si può ascoltare. Mi mancava da morire il mare! Ed eccolo, splendido e grandioso che ci offre subito tanto pesce, castagnole, occhiate e un folto branco di barracuda.

Purtoppo la visibilità non è delle migliori, proprio oggi che ho portato la macchina fotografica... Ma non m'importa, sono veramente felice, mi sembra un sogno, dopo tanto tempo...

Risaliamo, intervallo di superficie, teuccio caldo, pane e olio e di nuovo giù, per un'altra immersione, questa volta alla Gabbianara.

Qui la visibilità è peggiore, ma la mia gioia è sempre grande, mi diverto veramente tanto e anche se c'è parecchia sospensione, è senz'altro meglio che in costa.  Dopo circa mezz'ora d'immersione siamo un po' infreddoliti perché le nostre stagne (soprattutto quella del Leader) non sono come quelle di 007 e usciamo sempre con un po' di... com'è che si chiama? Ah sì: c-o-n-d-e-n-s-a! (vero Leader?)

Comunque un polipetto lo abbiamo visto e una povera cernia è stata inseguita dalla sottoscritta in mezzo alle poseidonie. Volevo fotografarla, non ci sono riuscita ma l'ho fatta correre parecchio...

In barca, beviamo un buon vinello per riscaldarci e mangiamo un ricco piatto di pasta per rifocillarci, per il caffè ci portano al bar del Porto...


Verso le 16,15 ci imbarchiamo per rientrare a Porto S. Stefano, mentre il sole calante si diverte a colorare di rosso le nuvole nel favoloso tramonto di una splendida e indimenticabile giornata.

Mi dispiace per tutti coloro che non hanno potuto partecipare, soprattuto per franxys a cui faccio tantissimi auguri. Mi siete mancati, la prossima volta spero di ripetere con voi questa bellissima esperienza invernale che vedete documentata (perdonate l'imperizia fotografica) nella mia videogallery. Per chi non fosse pratico basta cliccare in alto su "video".

 
 
 

L'origine del Natale

Post n°27 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da stellina.de
 

Siccome non mi va di fare il presepe, mi dedico prigramente ad altre attività e, curiosando nella rete, cerco qualche informazone sull'origine delle feste natalizie.
Nel mio girovagare ho scoperto delle cose che ho trovato interessanti e che mi piace condividere con voi!
Nell'Antica Roma il periodo natalizio coincideva con i Saturnali (17-25 dicembre circa) feste in onore del dio Saturno, l'anziano (Babbo Natale?) assimilato anche a Giano, durante le quali ci si scambiavano doni e, a quanto pare, ci si divertiva un mondo...

Questa è la rappresentazione di un Saturnale. Come si può vedere se la spassavano da matti e pare anche che gli schiavi potessero ricoprire il ruolo dei padroni... Altro che tombolate... Questo era proprio diverso, perché le belle abitudini vanno perse???

Poi, sempre intorno a questo periodo dell'anno si festeggiavano i Lari, i numi tutelari delle famiglie rappresentati da statuine (vi ricordate la scena ne "Il Gladiatore"?) che venivano disposte in modo da creare rappresentazioni in ambienti bucolici e, al cospetto delle quali, si ponevano delle vivande che al mattino seguente si "convertivano" in dolci e giocattoli per i bambini.
Tutto questo a me fa pensare al Presepe, forse perché non mi va di farlo...

Dove mettiamo il culto al Sole Invicto, che nasce proprio il 25 dicembre in una grotta???

I parallelismi tra le festività romane e le feste natalizie sono veramente strabilianti e numerosi. Nei prossimi giorni proverò a cercare similutidini anche con altri popoli, come gli etruschi, chissà, magari imparo qualcosa di nuovo...

 
 
 

Amore

Post n°26 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da stellina.de
 
Tag: Poesie

Che argomento impegnativo! Forse mi ha ispirato il blog di qualche amica, forse il Natale che si avvicina e ci rende tutti più buoni! Forse le immersioni che con questo tempo scarseggiano!

Per un argomento di siffatta magnitude, lascio le parole al Sommo, al Divino, a colui che meglio di qualsiasi altro uomo (e mi riferisco al sesso maschile che con questo argomento ha qualche problemino) ha saputo descrivere tale sublime sentimento.

Lascio la parola all'unico e ineguagliabile Dante Alighieri!

Incominciando dall'eterna Beatrice, divina musa ispiratrice:

"I' son Beatrice che ti faccio andare;
vegno del loco ove tornar disio;
amor mi mosse, che mi fa parlare.
"

Chi può dimenticare Paolo e Francesca, gli eterni amanti; e chi non sarebbe disposto a finire all'inferno per amore:
 
"Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
"

Beh, per ora basta così. Magari provo a continuare prossimamente...

 
 
 

Gli amici di Calypso

Post n°25 pubblicato il 24 Novembre 2008 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

A causa dei forti venti e dei capricci metereologici, il mar Tirreno lo scorso fine settimana era un gustosissimo minestrone (non ho ancora capito se di patate, oppure di cipolle con carote). Questo però non mi ha impedito di andare a trovare e dare assistenza al Leader che era impegnato con i simpaticissimi amici di Arezzo, ovvero gli irriducibili Calypso sub che vedete nella foto e potete trovare a questo link: http://www.calypsosub.it/

Sabato siamo andati al Corallo, che normalmente è una delle più belle immersioni dell'Argentario e anche una delle più difficili per quanto riguarda l'orientamento, come potete ben vedere cliccando sulla descrizione: http://www.argentariodivingplanet.it/immersioni-argentario.asp. Gli amici del Calypso hanno avuto il coraggio d'immergersi con una visibilità scarsissima e, divisi in due gruppi, sono comunque riusciti a trovare lo scoglio e ad emergere in prossimità dello Zeus, il glorioso gommone del diving che potete ammirare, in tutta la sua magnificenza, al seguente link: http://www.argentariodivingplanet.it/diving.asp

Domenica, invece, sempre a bordo dello Zeus, con il Leader al comando, siamo andati al Giglio e, alle Scole, i gloriosi Calypsi hanno fatto una bellissima immersione, con buona visibilità, acqua tiepida, murene, polipi, ecc..

Io non mi sono immersa perché non avevo l'attrezzatura, mi sta bene, la prossima volta vincerò la pigrizia e caricherò tutto in macchina, in modo da avere sempre la possibilità di fare un tuffo, anche quando il mare sembra minestra...

Comunque è stata una bellissima esperienza rivedere gli amici di Arezzo, persone squisite e divertenti, che spero tornino a trovarci presto, così imparo un po' di "aretino" e mi tolgo un po' di accento fiorentino farcito di pesante romanesco...

 
 
 

Il bosco interiore

Post n°24 pubblicato il 20 Novembre 2008 da stellina.de
 
Tag: Poesie

Nel silenzio del bosco antico,
tra fronde rigogliose e rami spogli,
rosseggia il cielo incendiato dal tramonto.
Un vento soffice di nuvole
alza la terra gravida di vita,
immagini di nubi ballerine
danzano sul lago dell'eterno divenire.

Volano i ricordi nel cielo stellato
tra la struggente nostalgia del passato,
dell'attimo perduto, trascorso e mai vissuto.
Timidi si affacciano i sogni di domani
nello specchio opaco della mente,
eterna fuga dall'istante presente
nel sonno incosciente della vita.

 

 
 
 

Lontano

Post n°23 pubblicato il 17 Novembre 2008 da stellina.de
 
Tag: Poesie

Lontano, perso nell'orizzonte dei mei pensieri,

in luoghi ignoti, su rive burrascose,

tra carezze di vento e soffi d'ali,

nel blu profondo di notti senza luna. 

Lontano, tra l'allegro volteggiare di cirri leggiadri

che dipingono il tuo volto nell'azzurro del mattino,

soffia la brezza che increspa le onde 

tra candidi stormi di ricordi felici.

Regni nell'abisso profondo delle mie emozioni

che confuse, imperscrutabili, feroci e dolcissime

turbinosamente si affannano nell'assenza di te.

Sei presente in ogni attimo, in ogni respiro,

in ogni piccolo passo, nell'azzurro salato del mare,

fulgido astro tra le stelle silenziose del mio universo solitario.

 
 
 

Finalmente le piramidi

Post n°22 pubblicato il 12 Novembre 2008 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

Con un volo interno da Abu Simbel siamo giunti al Cairo, città dai mille contrasti, dove grattaceli e stamberghe convivono a pochi metri di distanza e il traffico segue delle leggi inesistenti. Il Nilo viene usato come cassonetto dell'immondizia e lo smog forma una foschia simile alla nebbia della Val Padana...

Opulenza e miseria, candore e sporcizia, palazzi incompiuti con i tetti pieni di paraboliche, tombe adibite a dimore, venditori di qualunque cosa, insomma una giostra di personaggi e scenari che cambiano ad ogni angolo formano questa città che conta circa 22 milioni di abitanti.

La piana di Giza anni fa era in mezzo al deserto, adesso è stata fagocitata da fatiscenti costruzioni ma nonostante ciò la Sfinge e le Piramidi non perdono assolutamente il loro fascino.

La Sfinge, misteriosa, antichissima e solitaria presiede la piana come un vetusto guardiano. Costruzione ancestrale, favolosa e quasi divina, conserva tutto il suo fascino nonostante l'erosione del tempo e l'incuria degli umani durante i numerosi secoli. Quante albe ha visto, quanti tramonti hanno oscurato il suo volto, eppure è ancora lì, affascinante e bellissima con il volto immutabile e il sorriso serafico indifferente allo scorrere del tempo...

E le tre grandi piramidi, una delle sette meraviglie del mondo antico, con la loro solida maestosità hanno ispirato un adagio arabo: "il mondo teme il tempo, ma il tempo teme le piramidi". Quella di Keope è la più grande, quella di Kefren l'abbiamo visitata e la "piccola" è di Micerino...

La piramide di Kefren (come anche quella di Keope) non è di facile accesso. Uno stretto cunicolo scende verso le viscere della terra per poi risalire fino alla grande camera nel mezzo della quale si trova un sarcofago di granito. Manca l'aria e c'è molta umidità. Parecchie persone riunciano all'impresa di visitare l'interno delle piramidi.

Grazie allo scarso affollamento sono riuscita a sdraiarmi nel sarcofago (questo è quello di Keope, ma sono simili) e a sentire la "voce della piramide", un suono molto particolare che rimbomba nel sarcofago ed è straordinariamente affascinante. Il guardiano, ricompensato con una mancia, mi ha lasciata per qualche minuto e mi sono goduta quest'attimo di eternità...

La piana di Giza è un luogo unico che, secondo me, merita di essere visitato almeno una volta nella vita...

 
 
 

Un amore immortale

Post n°21 pubblicato il 10 Novembre 2008 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

Non poteva mancare la visita ai tempi di Ramsete e Nerfertari, prima di partire alla volta delle piramidi.

Una storia d'amore che sfida la morte quella tra il prestante Ramsete e la bella Nefertari. Due templi vicini, santuari eterni che celebrano un sentimento imperituro e testimoniano la grandezza di questi due giganti della storia.

Costruzioni straordinarie, anch'esse salvate dalle acque, trasportate e ricostruite a blocchi sono talmente belle che lasciano senza parole. Pertanto o vi lascio con le immagini che si commentano da sole.

 
 
 

Philae, il tempio salvato dalle acque

Post n°20 pubblicato il 10 Novembre 2008 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

Questo tempio è dedicato ad Iside, divintà importantissima che presiede alla creazione e alla vita.

Ecco un'antica preghiera dedicata alla Dea di Philae:

O Iside, la Grande, Madre di Dio, Signora di Philae,
Moglie di Dio, Adoratrice di Dio, e Mano di Dio,
Madre di Dio e Grande Sposa Reale,
Adornamento e Signora degli Ornamenti del palazzo.

Signora e desiderio dei Campi Verdi,
Fanciulla che riempie il palazzo con la sua bellezza,
Fragranza del palazzo, padrona della gioia,
Che completa il suo corso nel Luogo Divino.

Nube di pioggia che rende verdi i campi quando discende,
Fanciulla, dolce d'amore, Signora dell'Alto e del Basso Egitto,
Che dispensa ordini nella divina Enneade,
In accordo a tali comandi si governa.

Principessa, grande nella lode, signora di fascino,
il cui viso apprezza il gocciolio della mirra fresca.

Con la costruzione della diga di Asswan alcuni templi hanno rischiato di finire sommersi; per evitare che ciò accadesse sono stati spostati sulla terraferma. Un lavoro colossale quello realizzato per salvare il tempio di Iside che oggi possiamo ammirare in tutto il suo splendore, o per lo meno quello che ne rimane...

 
 
 

Il tempio di sera

Post n°19 pubblicato il 10 Novembre 2008 da stellina.de
 
Foto di stellina.de

Kom Ombo con le sue colonne, le decorazioni e i geroglifici, antichi simboli che parlano un linguaggio arcano eppur ancora comprensibile. Tempio estremamente suggestivo sul far della sera, quando lo abbiamo visitato, con le luci che creano giochi d'ombra e mettono in rilievo le armoniose forme di ciò che rimane delle strutture architettoniche, mentre la luna sale alta nel cielo stellato dell'Africa.

 
 
 
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