Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

TAG

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

AVVERTENZA

I testi contenuti in questo blog, salvo dove specificatamente indicato, appartengono al sottoscritto.
Non valgono una sega, ma se qualcuno volesse copiarli da un'altra parte mi farebbe piacere saperlo.

Grazie

 

 

« BaciamiVita da spiaggia »

Quello che gli uomini non dicono (e forse neppure sanno)

Post n°413 pubblicato il 10 Agosto 2016 da hieronimusb

Quando al buon Tiresia, che per via di strane vicissitudini aveva vissuto nel corpo di una donna pur essendo uomo, fu chiesto di definire il piacere sessuale rispose che se dieci sono le parti, nove appartengono alla donna ed una soltanto all'uomo.

Per avere svelato un simile segreto la dea Era lo accecò, eppure a pensarci bene, non serve aver provato una simile esperienza per arrivare allo stesso medesimo risultato.

Per un maschio infatti usare la porta anteriore o posteriore di una femmina, una capra o una vagina sintetica è esattamente la stessa cosa, l'attrezzatura del piacere contiene pochissimi recettori ed è più una situazione di caldo-freddo, secco-umido, largo stretto che non altre discriminanti, mentre per la donna è discretamente localizzato a livello fisico il luogo dell'azione.

Per il maschio l'atto sessuale ed il piacere che ne deriva è soprattutto una questione di testa, (in questo caso quella di sopra).

Tutti i maschi, nessuno escluso, hanno una programmazione che li spinge fortemente ad accoppiarsi per perpetuare se stessi oltre l'attuale esistenza.

Per la maggior parte degli animali questo orologio scatta una o due volte all'anno quando alle femmine viene l'estro, (e buon per loro perchè non avendo le mani troverebbero lungo negli intervalli).

Il maschio della razza umana ha invece da sempre questo campanello nel cervello che suona in continuazione.
Avevo otto anni la prima volta che mi resi conto che stava accadendo qualcosa al piano di sottomentre  guardavo le gemelle Kessler in TV che sgambatissime cantavalo "lasciati baciare col letkiss".

La prima erezione, il primo piacere sessuale senza minimamente capire cosa caspita stava succedendo.

A distanza di 50 anni, con un discreto bagaglio di esperienza alle spalle, mi sento di poter dar ragione a Tiresia.
Per il maschio umano il piacere è soprattutto cerebrale e ricalca molto anche l'indole guerresca ed aggressiva.
Il piacere della conquista, di andare oltre le difese, il senso dell'esplorazione,  del possesso, del potere, sono gli stimoli che stanno dietro al piacere maschile.
Questo, indubbiamente influenza anche il comportamento meccanico del "complice", che risponde più o meno bene agli stimoli.
Alla luce di questi fatti si capisce come sia facile l'assuefazione, come sia semplice il cercare diversivi, come sia importante la fantasia che si mette in un rapporto.
rendere qualcosa sempre nuovo, cercare e trovare insieme nuovi stimoli, percorrere insieme quelle vie che portano al piacere con la condivisione e la complicità è alla base del successo di qualsiasi relazione.

Glossario :
Sensazioni fisiche : quelle che vengono percepite direttamente dagli organi sessuali e trasmesse al cervello. Queste sono differenti tra maschi e femmine

Piacere cerebrale : Quello che proviene direttamente dal cervello in questo caso possono essere simili
ASTENERSI CONFUSIONARI che mi parlano di seduzione come fosse un fatto fisico

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRò

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963