Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Lettera aperta ai leghisti

Post n°585 pubblicato il 24 Dicembre 2021 da hieronimusb

E tra auguri, presepi, cuoricini che tempestano le pagine di FB in questi giorni cosa mi tocca vedere?
Il bigliettino augurale della Lega che, non si sa se nel tentativo continuo e costante di seminare zizzania e odio o di manifestare apertamente la propria ignoranza tira fuori uno strafalcione religioso clamoroso.
"Giuseppe il Padre, Maria la madre sperando che in Europa nessuno si offenda."
Egregi baciatori di rosari e branditori di crocefissi, vorrei farvi presente alcune cosine che, ergendovi a difensori della religione cristiana dovreste conoscere bene.
Se Gesù fosse figlio di Giuseppe sarebbe semplicemente un uomo, nato da uomo e quindi crollerebbe tutto quel sistema di fede per cui Gesù è, al tempo stesso, vero uomo e vero Dio.
E' ovviamente un atto di fede, ci si può credere o meno, ma se vi sentite difensori della religione cristiana siete obbligati a crederci.
Ma in questa occasione vorrei anche andare oltre per spiegarvi come, questa famiglia che ci poponete, sia quanto di più lontano ci possa essere dal vostro concetto di "famiglia tradizionale", sia agli antipodi delle vostre concezioni , sia la meno Pilloniana che esista e non solo per le caratteristiche soprannaturali di almeno due dei suoi membri.
Se diamo retta al Vangelo cosa vediamo?
Una maternità surrogata! che è il termine tecnico per ciò che voi chiamate più volgarmente "utero in affitto".
Ognuno può avere le sue idee al riguardo, personalmente ritengo che essendoci molti bambini già vivi in attesa di affetto sia egoistico volerne fare a tutti i costi uno con i propri geni, ma  devo prendere atto che Dio Onnipotente, quello stesso che ha creato un uomo dal fango e gli ha dato vita, ha scelto il grembo di una donna per far nascere Suo Figlio, non ha creato un profeta o un Messia dal nulla, ma ha scelto di farlo nascere proprio in questa maniera.
Proseguendo abbiamo una famiglia allargata, una ragazza madre, un bimbo ed un uomo, Giuseppe, che se ne fa carico e cresce il figlio come fosse figlio suo.
Quanti Giuseppe ci sono nel mondo? Quanti uomini crescono figli delle loro compagne, figli non loro con lo stesso affetto, attenzione, cura, amore con cui avrebbero cresciuto i figli loro?
Sono tantissimi  
Perchè l'amore non è questione di eredità genetiche, è Amore e basta.
Si è padri non in quanto fornitori di una poarte del patrimonio genetico, ma perchè capaci di dare Amore.
E l'Amore è alla base di ogni famiglia, comunque sia composta.
Poi c'è la vicenda di questa famiglia, prima respinti da ogni luogo, non accettati, non voluti, tanto che il bambino nascerà in un posto misero, vegliato da due animali umili, che aiutano gli uomini nel lavoro di tutti i giorni.
Il Re del mondo, sempre stando all'iconografia, nasce sulla paglia vegliato e riscaldato da un asino e da un bue.
Immediatamente dopo diventano profughi, devono fuggire in una terra straniera per avere asilo perchè perseguitati dal potere...
Non vi sembra potente questa immagine? Non vi sembra che debba evocare qualcosa che abbiamo ben presente nella nostra vita agiata di oggi?
Se poi un giorno, quello stesso bimbo ci chiederà di riconoscerlo nel volto del nostro prossimo, come possiamo non vederlo negli occhi di chi cerca una vita migliore di chi fugge da guerre, miseria, persecuzioni.
Come possiamo non vederlo in quelle famiglie nella neve del confine polacco, nei barconi che solcano il mediterraneo, nelle file di persone intirizzite che valicano le nostre Alpi?
In questo Natale mi piacerebbe che voi, "difensori del Cristianesimo", prendeste in mano un Vangelo e lo leggeste e vi fermaste a riflettere, perchè il messaggio contenuto è molto più grande e più potente di quanto vi raccontate.

 
 
 
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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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