Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Odori

Post n°492 pubblicato il 28 Novembre 2016 da hieronimusb

Non appena varco la soglia dell'ospedale il naso mi ritorna gli odori noti, le lenzuola estratte dalle buste sterili di plastica, disinfettante, medicinali e... sofferenza.

Si, anche il dolore e la sofferenza hanno un loro odore, ben preciso, ben determinato! Capace di riportare la mente indietro, ad altre scale come quelle che sto salendo, altri reparti, ma sempre quel misto di corpi, sudore, speranze e soprattutto delusioni.

L'esame che devo fare non è invasivo, non sono preoccupato, ma è inevitabile tornare a pensare ad altre speranze poi deluse, ad altri verdetti e l'aggrapparsi ai davanzali delle illusioni ed ogni volta precipitare giù fino in fondo.

Risento ancora quelle parole, ripetute ogni volta, mentre la luce piano piano si spegneva, "Lei conosce le condizioni di sua moglie".
Si, le conoscevo! Le conoscevo bene1 ma ogni volta speravo che una piccola fiammella continuasse a brillare ed invece ogni volta mi spegnevano un'altra candela.

Ho pensato spesso a come Liliana doveva vivere queste notizie, si lasciava andare solo a mozziconi di frasi "Avevo ancora tante cose da fare", "Mi viene da piangere", "la mia casa..."

Ed oggi ero li, le mani in mano ad aspettare il mio turno in mezzo a quegli odori, guardando gli altri che attendevano insieme a me e scoprirsi a pensare "Quello è messo peggio",senza giubilo ovviamente, più che altro come una sorta di constatazione .

Devono essere i pensieri che attraversano la mente di mio padre mentre sa che il suo tempo è quasi finito, pochi anni ed anche tutto ciò che ha detto, che ha fatto, le sue innumerevoli battaglie, i suoi successi saranno ormai passato.

E fermarsi, guardarsi indietro, scoprire di aver investito e fatto rendere quei famosi talenti...

Che cosa meravigliosa è la vita se ci regala queste emozioni.

 

 

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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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