Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

TAG

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

AVVERTENZA

I testi contenuti in questo blog, salvo dove specificatamente indicato, appartengono al sottoscritto.
Non valgono una sega, ma se qualcuno volesse copiarli da un'altra parte mi farebbe piacere saperlo.

Grazie

 

 

« Nebbia-3 a Natale »

-7 a Natale

Post n°499 pubblicato il 18 Dicembre 2016 da hieronimusb

Natale, mi piace, mi è sempre piaciuto anche se ultimamente faccio fatica ad entrare nell'atmosfera natalizia, preso come sono da un lavoro che non mi da un attimo di tregua.

So però che Sabato me ne andrò a passeggiare per le vie di Torino illuminate dalle luci d'artista, impacchettato nel mio giaccone, più che guardare le vetrine guarderò la gente che si affretta, le luci che ammiccano, annuserò l'odore delle caldarroste e proverò a trovare quel pezzetto bambino che ancora resiste dentro di me nonostante tutto.

Ad ogni Natale che passa però mi sento sempre più alienato, ho bisogno di mettermi in un cantuccio e di stare solo mi guardo intorno ed ancora mi torna la sensazione di essere su una nave di folli.

Una striscia di Mafalda diceva, "Guardando la gente per strada sembra che nessuno abbia colpa di nulla".
Beh, sicuramente non si può fare alcuna colpa alle persone che oggi sorridono e si divertono, che si affrettano cariche di pacchi e di baci scambiati sulle guance ad ogni incontro per i mali del mondo
La responsabilità non è di un solo popolo, ma dell'umanità intera che non riesca mai ad essere una, frantumata in una miriade di etnie , culture, religioni, campanilismi, che dividono anzichè arricchire fin dai tempi della torre di Babele.
(E se è stata una scelta di Dio, come si legge sulla Bibbia c'è ben poco da fare)

Abitando prima in Emilia, ora in Romagna ho imparato a riconoscere, anche qui, quel "da noi si fa così, da loro si fa cosà", in una regione che dovrebbe essere unica , ma che ha limiti geografici ben precisi, impressi nella testa delle persone più che sul territorio .

Vabbè, non era mia intenzione fare un pippone socio-antropologico, faccio un giro nella mia testa per ritrovare lo spirito dei Natali passati.

Con Liliana abbiamo sempre cercato di dare un senso di famiglia allargata a questa festa, quando i bambini erano piccoli ci si trovava tutti in pigiama a casa nostra la mattina di Natale ad aprire pacchetti, perchè Gesù Bambino, andando di fretta lasciava sotto il nostro albero anche quelli degli altri.

COsì era Natale per i nostri figli e per i figli degli amici che si infilavano il cappotto ed i doposci sul pigiama, salivano in macchina e venivano da noi.

In un attimo il pavimento era un mare di carta da pacchi stracciata in cui i più piccolini rischiavano di perdersi, poi, con il tavolo allargato, tutti intorno a fare colazione, caffelatte, biscotti, ma anche la cioccolata, perchè era festa, proprio come una grande famiglia.

Devo vedere se in Giulia e Matteo è rimasto qualcosa di quegli anni.

Questo Natale, come gli ultimi me lo passerò da solo e va bene così, non lo percepisco come una cosa triste, piuttosto come un modo per stare bene con me ed i miei pensieri, non so se cucinerò a Torino o a Cesena, molto probabilmente mi farò un cappuccino in autogrill mentre mi sposto da un luogo all'altro.

L'ultimo pranzo di Natale l'ho fatto nel 2013 .
Ricordo che dall'emozione la notte prima non ho dormito e mi sono trovato alle 6.30 a fare colazione a Piacenza dopo aver già fatto un'ora di strada.

Alle 8.30 ero a casa di Liliana, la nostra casa.

Quando la vita sta per affidare qualcuno all'eternità, i lembi del tempo si aprono ed accadono cose, si hanno consapevolezze, si intuiscono verità che sarebbero altrimenti inspiegabili, così sapevo che quello sarebbe stato l'ultimo Natale con Liliana e l'abbiamo vissuto con una gioia ed un'intensità che mancava da molto tempo.

C'è stata tra di noi una dolcezza che non ricordavamo di avere ed a cui ancora oggi attingo per ritrovare pace.

Per questo non ho voluto altri pranzi, per questo preferisco stare da solo, perchè in realtà solo non sono, se allungo la mia mano trovo la sua.

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/stultiferanavis/trackback.php?msg=13484034

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Stolen_words
Stolen_words il 18/12/16 alle 11:09 via WEB
Questo è "Amore" , e ovunque sarai ,lei sarà lì con te
 
 
hieronimusb
hieronimusb il 20/12/16 alle 07:43 via WEB
Questo è vero, la porto smpre con me
 
lab79
lab79 il 19/12/16 alle 04:21 via WEB
Hai dei fantasmi del natale passato come pochi ne hanno: Dolceamari, e chissà persino indulgenti con l'uomo che sei diventato.
 
 
hieronimusb
hieronimusb il 20/12/16 alle 07:43 via WEB
azz è da ieri che mi sto chiedendo che uomo sono diventato... a me pare di essere sempre uguale :o)
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 20/12/16 alle 17:21 via WEB
Tu hai un modo tale di raccontare che...mi sono commossa, lo ammetto. Buon Natale Alex ovunque tu decida di andare.
 
 
hieronimusb
hieronimusb il 21/12/16 alle 21:39 via WEB
Racconto della vita... alla mia età buona parte è già passata :o)
Buon Natale anche a te :o)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963