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Matematicamente certa

Post n°45 pubblicato il 31 Marzo 2008 da suniz
 

…di fare una minchiata. E’ così. Al mattino, quando mi alzo dal letto, so per prima cosa nel momento stesso in cui apro gli occhi che, a un certo punto della giornata, farò almeno una minchiata clamorosa. L’unico margine di dubbio che mi rimane da lì a sera è l’entità della clamorosa minchiata in questione. Discreta? Notevole? Portentosa? Epocale?

Quella di oggi è stata abbastanza massiccia.

Ma partiamo dal principio.

C’è almeno una novità nella mia esistenza e no, purtroppo non si tratta di un lavoro. Per quello mi sto ancora attrezzando.

La novità – che non è particolarmente clamorosa, lei, o meglio non riveste particolare importanza – si chiama Romain. E’ una novità recente e di vita breve. Conclusa, direi a questo punto.

Praticamente un aborto di novità.

Bisogna dire che ci siamo impegnati entrambi perché così fosse, ma andiamo con ordine.

La novità-romain mi è capitata tra capo e collo boh tempo fa. Boh sta per meno di un mese e più di tre settimane, mi pare. Non so.

Comunque.

In base a quanto mi conoscete bene sapete più o meno che una novità di sesso maschile è qualcosa di assai inusuale nella mia esistenza, soprattutto se non si tratta di una cosa che sta solo nella mia testa – tipo i miei grandi amori segreti a senso unico – ma con un effettivo riscontro reale. Biblico, come dire.

Biblicamente anche piuttosto interessante, per restare su toni elevati.

Ebbene, dopo alcuni biblici incontri notturni e ravvicinati tra loro, nonchè interessanti, la novità-romain, che tra l’altro sembrava essere anche più entusiasta di me della faccenda – sempre molto espansiva io, sicuramente ve lo state immaginando. Una specie di cubetto di ghiaccio che spara fuori una frase ogni due ore. Mi chiedo perché la gente si ostini ad avere che fare con me. Oh, sto divagando. Dicevo, la novità-romain è scomparsa nel nulla. Per scrupolo ho chiesto notizie. Ben due volte, uno sforzo di una certa portata.

Invano.

Lo sapete come sono fatta. Mi batto solo ed esclusivamente per questioni di principio che lasciano il tempo che trovano e fondamentalmente non mi cambiano la vita. Ma tant’è. Detesto la viltà e la mancanza di chiarezza, penso che superati i dodici anni si possa raggiungere il livello di maturità atto a dialogare civilmente con la gente. Il mio ragionamento – di una semplicità disarmante, a parer mio – è stato: non mi vuoi vedere? Dillo, santo cielo, invece di ignorarmi. Mica mi butto dal balcone. Intanto perché il balcone non ce l’ho, e primariamente perché non vedo gli estremi per cotale gesto. Voglio dire, non è che trovarmi il fidanzato sia la mia preoccupazione primaria. Direi anzi il contrario.

E dopo svariati giorni di stizza – perché sì, queste cose mi stizziscono, non ci posso fare niente – ho deciso di liberarmi del fastidio, tipo togliere il famoso sasso dalla scarpa, inviando una mail in cui basilarmente riassumevo in poche parole (educate, tengo a precisarlo) questa mia linea di pensiero.

Lo so che non lo dovevo fare. Ma ho pensato che almeno così mi sarei tolta il problema.

Ma la parte più divertente ha da arrivare.

Mentre col mio simpatico puntatore premevo invio – quindi troppo tardi per fermarmi – la novità-romain si è palesata su msn con queste parole: ciao, scusa ma in questi giorni ho un casino da fare, sono di corsa. Spero vada tutto bene.

Attimi di panico.

“Mail inviata con successo” mi sorrideva beffardamente dallo schermo.

Mi sono messa a ridere. Cos’altro avrei dovuto fare? Gambizzarmi?

Così ho risposto che sì, andava tutto bene e gli avevo appena inviato una mail che potrebbe spaventarlo.

Come ha reagito alla mail?

Non lo so, è appena successo. Io comunque sto ridendo un sacco, e questo non può essere male.

Sono stata impulsiva? Sì, sicuramente. Hey, ovvio: sono suni. Parto in quinta alla prima occasione, mica è una novità.

Comunque bastava dirlo anche che aveva da fare. Io quando ho da fare lo dico, non è che non rispondo alla gente.

Scusate la scarsità espressiva, è che sto ancora ridendo.

A parte questo, oggi forse è iniziata la primavera. C’era bel tempo, faceva caldo e col mitico cambio d’ora il sole è calato tardissimo. Ho fatto il giro di tutta la butte Montmartre, marciando per ore attraverso questo paradiso di viuzze. Abito a quaranta metri dalla zona più bella di Parigi, questa è una cosa che non cesserà mai di entusiasmarmi.

Un solo tarlo mi continua  a rodere.

Cosa diavolo combinerò domani?

 
 
 
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Data di creazione: 14/10/2006
 

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Stir together in a glass tumbler with a salted rim. Top it off with a sprinkle of fitness and enjoy!



 
 

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