Salta subito agli occhi che con questa frase impongo un sentimento, quando chiunque sa che questi, e in particolare l'amore, non si manifestano a richiesta. Perciò, per restare nello zoologico, nel campo sentimentale faccio una vaccata, per di più segno di grave insicurezza.
Poi perché gli animali? Perché nella visione comune appaiono indifesi, dipendenti da una nostra decisione, e quindi solleticano la volontà di potenza: il sogno di ogni amante è vedere l'amato che vive o muore per una sua parola.
Ma gli animali anche perché li percepisco come più leali, sinceri e disinteressati, quindi perché diminuisce la possibilità d'inganno: amo loro perché sono più indulgenti con me, perché posso permettermi di essere così come sono, ovvero una povera imbecille, senza rimetterci.
Per i poveri di spirito, la vita animale - quella edulcorata che hanno in mente, un polpettone orrendo in cui viene tritato di tutto, da Quark a Walt Disney - è in fondo l'ideale cui aspirano le piccole menti affaticate dalla complessità: sostentamento garantito, giochi a volontà, tanto tempo libero e grandi opportunità di dimostrare il proprio affetto.
Guarda caso, proprio lidea che hanno del rapporto di coppia.
Molti amori tipo Intornoanoisololestelle, nati via chat, rafforzati via whatsapp e naufragati subito dopo le prime due uscite, avevano alle spalle una Weltanschauung come questa.
Quindi, in fondo a tutto, la percezione dell'animale come di ciò che vorrei essere, e adesso si capisce come mai mi premuro di dire che bisogna amarlo.
Datemi quello che voglio, o divento una bestia.
Magari......
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