Ieri mi hanno colto in fragranza di reato. Ebbene si...fumavo una sigaretta. Lo so che è vietato, che Sirchia su sta cosa è stato categorico: "Nei luoghi di lavoro non si fuma, perdìo!" Ha ragione, Sirchia...ma che dobbiamo fare. C'è da dire che non lavoro in un ufficio di venti metri quadrati, in cui dentro siamo in sette. Lavoro in un ambiente di 90.000 (novantamila) metri quadrati in cui il fumo da me emesso in fase di espulsione, il modo di disperdersi ce l'ha, insomma. Questo non vuol dire che io abbia ragione, ci mancherebbe...era solo per far capire che non era affatto mia intenzione uccidere, oltre me stesso, anche chi mi sta accanto. E comunque il tale è stato irremovibile. "Mi spiace...le devo fare una lettera di richiamo." Vabbè dai...fammi sta lettera, se proprio ci tieni. E' che lui è arrivato da pochi giorni da Chieti e certe cose non le sa. Fa niente, dai...dammi sta lettera, che poi vado dal direttore del personale e cerco di giustificarmi, come da regolamento. Mi da la lettera e mi dice: "Ha otto giorni di tempo, per una eventuale giustificazione scritta." Dico: "Lo so. Ma ho anche modo di giustificarmi a voce, se la dottoressa è libera e mi riceve. Telefoni pure e senta, che se è libera, ci vado ora." Lui dice: "Non l'ho mai sentita questa opzione." Io dico: "Perchè è qui da due giorni. Chieda e vedrà." Chiede, telefona ed annuncia: "Va bene..può andare, la dottoressa la sta aspettando."
La "dottoressa" è una signora bionda e piccolina. Non ha l'aspetto truce del dirigente d'azienda. La incontro spesso, quando faccio le mattine, alle due in mensa, saluta sempre ed è sempre sorridente. Entro in direzione e la Rossella, segretaria notoriamente bastarda mi dice: "Vuoi una sigaretta?" Dico: "Quando esco...entrare con la sigaretta, pare brutto..." Dice: "Ti annuncio."
Entro. La dottoressa mi fa sedere e dice: "
"Ma signor Evaso...che mi combina?"
"Che le combino, dottoressa...fumavo..."
"Ho capito...ma è vietato, lo sa."
"Lo so. Che devo fare?"
"Deve smettere, che le fa solo bene. E non deve fumare dentro che non si può."
"Ok. "
"Vuole una caramella?"
"Volentieri, grazie."
"Arancia o limone?"
"Limone."
"Ne prenda due...una la mangia fra un po'..."
"Grazie...quando la trovo in mensa, le offro uno yogurt."
"Eh eh eh....mi raccomando eh...non si faccia più beccare."
"Quindi lei da per scontato che io continui a fumare?"
"Si."
"Posso andare?"
"Vada, vada...buona giornata e buon lavoro."
"Altrettanto a lei."
Dopo due ore, ci siamo ritrovati in mensa e le ho offerto lo yogurt. E una sigaretta, quando siamo usciti dalla mensa.
E l'ultimo chiuda la porta.
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