E si ritorna a parlare del nucleare,
2 Palle al quadrato.
Ho capito che quello che pensa la popolazione,
nn conta un emerito tubo...
Tempo fa se vi ricordate, hanno indetto un referendum
su nucleare si, nucleare no.
L'80% degli italiani si era espresso in un bel NO.
Allora mi chiedo,
perchè hanno buttato soldi, per quel referendum?,
non i miei, io ero troppo piccola.
Perchè vi hanno preso in giro?
ripeto a me no, io ero sempre piccola, e sinceramente nn è che me ne importava tanto all'epoca.
Torniamo a noi.
Allora,
prima ho sbagliato ma lo lascio lo stesso, correggo ora,
Ho scritto nucleare si, nucleare no,
non era precisamente così ma sorvoliamo se ve lo ricordate bene, chi nn se lo ricorda se lo vada a ricercare.
Nel novembre del 1987,
l'italani furono chiamati a votare per tre referendum sul nucleare.
Riporto le domande qui di seguito..
- Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)
- Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge)
- Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
(questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL).
Dunque, all' atto pratico, con le tre domande si domandava di cancellare alcune disposizioni di legge concepite per rendere più facili e rapidi gli insediamenti energetici: la prima era stata creata per evitare che il sindaco di un piccolo paese di duemila abitanti dove era previsto l’insediamento di una centrale nucleare potesse opporsi ad oltranza, mentre la seconda era la cosiddetta “monetizzazione del rischio” per i comuni che ospitavano impianti di produzione di energia (non necessariamente nucleari, ma anche a carbone). [4]
--Cmq, in parole povere, vinse il si, per l'abrogazione della legge.
Il Governo, considerati i risultati del referendum, procedette alla sospensione dei lavori della centrale di Trino 2 (Vercelli), alla chiusura della centrale di Latina, alla verifica della sicurezza delle centrali di Caorso (Piacenza) e di Trino 1 (Vercelli) e della fattibilità di riconversione della centrale di Montalto di Castro (Viterbo).
Con il referendum abrogativo del 1987 è stato "di fatto" sancito l'abbandono, da parte dell'Italia, del ricorso al nucleare come forma di approvvigionamento energetico. In attuazione di detto referendum, infatti, nel 1988 il Governo italiano, in sede di approvazione del nuovo «Piano energetico nazionale», ha deliberato la moratoria nell'utilizzo del nucleare da fissione quale fonte energetica, lanciando nel contempo un programma per l'arresto, a breve, dell'assemblaggio di combustibile nucleare.
la cosa è ancora lunga, mi fermo qui.
Solo che la domanda mi sorge spontanea,
Se già allora si era detto no,
Perchè come direbbe Beppe Grillo,
Lo Psiconano, ci sta fracassando per nn essere volgare le palle?
Il nano maledetto c'è o ci fa?...
tirty77
Inviato da: cassetta2
il 22/01/2021 alle 10:32
Inviato da: sols.kjaer
il 20/10/2016 alle 17:26
Inviato da: antony1969
il 08/10/2009 alle 18:13
Inviato da: liqui0
il 05/10/2009 alle 19:46
Inviato da: vany822
il 26/09/2009 alle 10:40