TorineggiandO

Pazza l'Idea

Qual'è la definizione di follia? E' il ripetere continuamente la stessa azione e aspettarsi un risultato diverso. La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione.

Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano. In un'epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia.

Matto è chi è affetto da un alto grado di indipendenza intellettuale; non conforme ai modelli di pensiero, parola e azione, che la maggioranza ricava dallo studio di sé stessa. In poche parole, diverso dagli altri.

La maggior parte delle pazzie ha la sua sola radice nella stupidità. I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi.

Questo è il più sicuro sintomo di pazzia: i matti sono sempre sicuri di stare benissimo. Soltanto i sani sono disposti ad ammettere che sono pazzi.

Senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno. Bisogna fare cose folli, ma farle con il massimo di prudenza.

È così necessaria la follia degli uomini che non essere folli vorrebbe dire esserlo in un altro modo. Avendo visto con quale lucidità e coerenza logica certi pazzi giustificano a se stessi e agli altri, le loro idee deliranti, ho perduto per sempre la sicura certezza della lucidità della mia lucidità.

Tutti siamo costretti, per rendere sopportabile la realtà, a tenere viva in noi qualche piccola follia.

Ciò che sorprende e rattrista di più nella pazzia è che essa, nonostante il luogo comune, non attua alcuna evasione o libertà dal reale: al contrario vi soggiace supinamente; ne subisce − isolati e ingigantiti − alcuni elementi, alcuni schemi, che non cessa di ripetere fino alla monotonia, fino all'ossessione, fino appunto alla pazzia.

Il primo passo verso la follia è credersi saggio. Tutti gli uomini sono pazzi, e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio.

Dalla prigione di essere sempre sé stessi per tutta la vita, se ne esce soltanto con la pazzia o con la morte. Voler essere come tutti gli altri e temere di essere sé stessi è il primo passo verso la follia.

Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata?

Da tutte queste definizioni della follia si deduce che alla fine che il vero folle è chi crede di non esserlo e punta il dito verso chi, saggiamente, si sofferma ancora a guardare la luna, invece di guardare il dito.

E sorge quindi spontanea la domanda allo specchio: sarò folle o normale?

La risposta che sono solito darmi è se valga veramente la pena saperlo.

La cosa importante è distinguerla negli altri la lucida follia. E seguirla.

O crearsene una nuova.