Creato da uriel5 il 23/08/2006

Sensazioni interiori

considerazioni personali

 

 

Le rondini

Post n°131 pubblicato il 25 Maggio 2009 da uriel5

Ho avuto una bella sorpresa sabato pomeriggio mentre portavo la macchina in garage, mi sono accorto, per la prima volta dopo dieci anni che c’erano delle rondini che volavano nelle vicinanze della mia casa. Detto così sembra una cosa di poco conto, anche perché stiamo vivendo un momento storico molto particolare, in effetti ci sono cose più importanti a cui pensare, per esempio c’è in atto una crisi economica mondiale molto forte, abbiamo un presidente del consiglio che è stato accusato da sua moglie di frequentare le minorenni e di essere malato, c’è una gioventù e penso anche a mio figlio, che sta facendo di tutto per dimostrare la propria inconsistenza e potrei andare avanti con l’elenco, ma nonostante questo momento estremamente depressivo della politica sociale italiana, ho provato meraviglia semplicemente osservando alcune rondini che svolazzavano nel cortile di casa mia con i loro simpatici striduli.  Sarà perché le rondini mi ricordano la mia infanzia, quando si trovavano ancora numerose, forse perchè la natura era trattata con maggior rispetto e il consumismo non era ancora diventata la filosofia del momento, ma per me vederle è stato come un presagio,  un messaggio di speranza, ed è per questo che mi sono sentito felice.

 

 

 

 
 
 

I giovani e mio figlio.

Post n°130 pubblicato il 06 Aprile 2009 da uriel5


In questo periodo discuto molto con mio figlio, ma devo dire che molte volte non ci capiamo e si è creato fra di noi come una sorta di barriera, che non ci consente di trovare la giusta armonia famigliare, la scuola è sicuramente il motivo principale delle nostre discussioni. Lui ha 14 anni e frequenta la prima liceo scientifico, devo dire che il suo impegno non risulta del tutto sufficiente, in particolare quello che mi fa arrabbiare è che sembra che abbia paura di studiare troppo, s'impegna quel minimo indispensabile per prendere la sufficienza, però in questo modo rischia continuamente di trovarsi impreparato e difatti in alcune materie è andato sotto. Ma non è solo la scuola che mi sta preoccupando è il suo modo di porsi in questa società, lo vedo sempre di più omologarsi negli stereotipi consumistici del momento che sono poi quelli che alla fine gli impediscono di crescere individualmente.  L'abbigliamento che utilizza fa a pugni con la mia mentalità, non sopporto di vederlo con jeans sbiaditi e consumati che costano una cifra soltanto per seguire una stupida moda e  tenersi i capelli pettinati nel modo più strano. Faccio sempre più fatica a capirli questi giovani, compreso mio figlio, che non fanno mai il minimo sforzo per cambiare questa società che sta cadendo a pezzi e diventano sempre di più individualisti pensando soprattutto a farsi i comodi loro, non a caso pretendono sempre qualcosa senza mai dare niente in cambio. A volte mi domando, ma questa scuola a cosa serve? Dovrebbe essere il luogo di crescita di questi ragazzi, non soltanto culturale ma anche civile e personale, mentre invece mi accorgo che questi giovani si trovano alla fine del loro percorso in condizioni peggiori di come eravamo noi 40 anni fa, perché se non altro avevamo un modo di pensare molto più realistico e socievole. Certo ci sono ancora ragazzi e giovani che riescono a crescere bene, ma questa società ormai nel suo complesso non è più in grado di dare gli stimoli giusti ad una generazione che si trova sempre più sola e che ha un grande timore del domani.

 

 
 
 

La notte di Santa Lucia!

Post n°129 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da uriel5



Questa è la notte di Santa Lucia e nella città dove abito c'è l'usanza di lasciare durante la notte un regalo ai bambini, è un po' quello che si usa fare per la befana in altre città.
Non ho mai capito per quale ragione da noi sia stata scelta Santa Lucia. Da bambino ero convinto che fosse così in tutte le città italiane, poi quando ho capito che in realtà Santa Lucia era la mamma, ho anche saputo che questa usanza era limitata a poche città italiane. Se devo essere sincero in effetti per queste cose trovo più adatta la
figura della befana, lei ha la scopa e quindi può volare più facilmente di casa in casa, mentre invece Santa Lucia con il suo asinello  si muove con più difficoltà. Fino a pochi anni fa c'era mio figlio che aspettava questa notte per vedere cosa gli portava in regalo Santa Lucia e c'era poi tutta una procedura per fargli credere che era veramente passata lei con il suo asinello. Anche ai miei tempi, vivevamo con grande entusiasmo, insieme ai miei fratelli, questo momento, Santa Lucia però, immancabilmente ci portava soltanto piccoli regali, ma per noi, quando ci svegliavamo al mattino era sempre ugualmente una grande festa e se poi capitava come in questi giorni di trovare la neve, allora l'allegria diventava completa. Questa notteinvece nessuno passerà a portare i regali, speriamo soltanto che si ricordi  la prossima volta la befana.

 
 
 

La vita va avanti!

Post n°127 pubblicato il 24 Novembre 2008 da uriel5


Oggi è una giornata splendida e ne approfitto quindi per scrivere due parole, così tanto per interrompere il lungo silenzio di questi mesi. Ci sono sempre nella vita dei periodi più intensi di altri, a volte si va avanti per anni senza che accada nulla di rilevante, poi improvvisamente succede di tutto, io sto vivendo un momento simile. Con la morte di mia madre si è chiuso senz'altro un periodo importante della mia vita, ma per fortuna la vita va avanti, anche se i problemi e le difficoltà sono sempre all'ordine del giorno. Adesso c'è mio figlio che con i suoi 14 anni mi sta facendo impazzire, proprio stamattina ho litigato con lui, voleva andare a
scuola con i capelli conciati in maniera stupida, ma che cosa hanno nella testa questi giovani? forse sarà che sono di mentalità troppo vecchia per capirli. Poi anche a scuola ha cambiato completamente
atteggiamento, prima era uno dei più bravi, adesso incomincia a prendere delle insufficienze, ha voluto frequentare il liceo scientifico e quindi dovrebbe anche imparare ad impegnarsi di più!  Una cosa però ho capito, che bisogna armarsi di molta pazienza, e non è sempre facile metterlo in pratica.

 
 
 

Post N° 126

Post n°126 pubblicato il 03 Settembre 2008 da uriel5

Ieri è stata una giornata molto triste per me e i miei fratelli, abbiamo dovuto dire addio alla nostra mamma. L’abbiamo portata al cimitero dove già da 11 anni riposava il papà. Adesso sono di nuovo insieme, anche se a noi ci mancheranno tanto. La mamma aveva 90 anni, compiuti un mese e mezzo fa, si era ammalata questa primavera improvvisamente, di una malattia che l’aveva costretta a letto per tutti questi mesi. L’abbiamo curata ed amata come era nostro dovere di figli. A me è capitato l’onore di assisterla nella sua ultima notte anche se è poi deceduta al mattino in presenza di mia sorella. E’ stata una notte terribile, di grande sofferenza per lei: la morte quando non arriva all’improvviso diventa una lunga agonia di dolore, ma ti lascia il tempo per riflettere ed esprimere tutto l’amore alla persona cara. Adesso non c’è più, ma rimangono i suoi insegnamenti e primo di tutti, quello che ci diceva sempre, che dovevamo essere forti e non lasciarci abbattere dalle difficoltà. La vita continua la sua strada e nel mio caso, la presenza di  un figlio di quasi 14 anni, me lo ricorda quotidianamente. La natura con le sue leggi non ci lascia molta libertà di scelta.

 
 
 

La sconfitta della nazionale di calcio!

Post n°124 pubblicato il 23 Giugno 2008 da uriel5


Ieri sera la nazionaleha perso contro la Spagna, io però non mi sono sentito assolutamente triste anzi ne sono stato lieto. Conosco troppo bene l’uso che si fa del calcio in Italia, ho lavorato per 40 in una fabbrica e ricordo ancora qual’ era la reazione che c’era dopo una vittoria, tutti i problemi importanti passavano in secondo piano e si parlava soltanto del pallone e delle prodezze dei vari giocatori. E io dovrei sentirmi triste perché dei calciatori strapagati non sono riusciti a mandare in porta un pallone? No grazie!Ho ancora sotto gli occhi i risultati elettorali e non riesco a dimenticarli, un popolo intero ha dato la fiducia ad una persona che aveva già governato altre due volte facendo soltanto i suoi interessi personali e dei gravi danni alla nazione. Nessuno si è ricordato della procedura europea per eccesso di debito. Che piaccia o no, una nazionale si identifica anche con il suo gruppo dirigente, cosa avrebbe detto Berlusconi in caso di vittoria, non è molto difficile immaginarlo, si sarebbe preso i meriti, d’altra parte il Milan è di sua proprietà, è ci avrebbe invitato ad essere più fiduciosi nel futuro perché adesso c’era lui, l’unto del signore, e quindi saremmo tornati ad essere una nazione ricca e felice. No grazie! E come si sarebbero comportati gli italiani verso il decreto legge sulla sicurezza, dove si parla di bloccare i processi che non sono urgenti, la cosiddetta legge salva premier. E le intercettazioni telefoniche? Che paura possono avere un pensionato o a un qualsiasi lavoratore o cittadino onesto se i telefoni vengono intercettati dalla magistratura, la paura semmai è dei delinquenti e dei ricchi signori che fanno i loro porci comodi fregandosene delle leggi e rendendo l’Italia un paese da terzo mondo. Si sarebbe parlato soltanto di calcio, delle prossime sfide della nazionale, di quella della Russia, dell’amico Putin, l’unico ex comunista buono per Berlusconi, e poi magari della finale e intanto il governo avrebbe continuato indisturbato il suo sporco lavoro. No grazie! non sono triste per la sconfitta di questa nazionale, ed è giusto che a vincere siano stati gli Spagnoli di Zapatero, un popolo più giovane e aperto del nostro. In questo periodo, come diceva anche Gaber”io non mi sento italiano”.

 
 
 

Alle mie amiche Tedesche

Post n°123 pubblicato il 17 Aprile 2008 da uriel5


E' una lettera che ho inviato tramite la bacheca di myspace alle mie amiche tedesche.



Care amiche della Germania ho bisogno
del vostro aiuto, in Italia per la terza volta in 15 anni Il signor
Berlusconi ha vinto le elezioni, io non ne posso più di vedermelo
continuamente su tutti i canali televisivi, vorrei soltanto un po' di
pace. Questa sera l'ho sentito mentre spiegava come avrebbe risolto i
problemi degli italiani, si è soltanto dimenticato di dire che dopo i
cinque anni del suo governo abbiamo ricevuto una procedura da parte
della commissione europea per eccesso di debito. Mentre l'ascoltavo ho
avuto l'impressione che fosse arrivato nuovamente sulla terra il figlio
di Dio. Io non ce la faccio più a sopportare questo paese, dove chi più
la spara grossa vince e dove chi paga le tasse sono soltanto i
lavoratori dipendenti. Quando avevo 20 anni ho lavorato a Bochum alla
wienerwald e mi sono trovato molto bene, già allora eravate 20anni
avanti noi, oggi non lo so, ma sicuramente siete un paese culturalmente
e politicamente molto più avanzato del nostro. Anche voi con la
globalizzazione avrete certamente i vostri guai, ma credetemi, non
siete un popolo così arretrato culturalmente come quello italiano. Vi
chiedo di aiutarmi a trovare una sistemazione nel vostro paese.

Grazie

 
 
 

Il ritorno a casa

Post n°122 pubblicato il 16 Aprile 2008 da uriel5

Mia madre è tornata a casa dall’ospedale. Era già uscita una volta, ma dopo due giorni si era nuovamente fatta ricoverare. Adesso invece le cose sembrano migliorate, certo la malattia ha lasciato i segni, però considerata anche la sua età, non ci si può lamentare. Quella del ricovero all’ospedale è stata un’esperienza con degli aspetti positivi. Mentre giravo nei corridoi, ho avuto modo di riflettere su varie cose ed ho potuto osservare persone molto più vecchie di me che dimostravano uno spirito ancora giovanile e che affrontavano la vecchiaia con molta dignità, ed è anche per questo che sono uscito da questa esperienza ringiovanito; questi anziani mi hanno dato una lezione di vita, mi hanno fatto riflettere su  molte cose. Domenica mattina, quando sono andato a correre sull’argine mi sono sentito veramente felice, perché mi sono reso conto che anche una semplice corsa non è sempre alla portata di tutti ed ho voluto respirare a pieni polmoni l’aria fresca e profumata della mattina.

 
 
 

Maratona con i tornado

Post n°119 pubblicato il 03 Marzo 2008 da uriel5

Ieri mattina sono andato a fare una corsa sull’argine, c'era una giornata talmente bella, che sarebbe stato un peccato rimanere in casa. Nell’aria si sentiva il profumo della primavera, lungo i campi che costeggiano le rive del fiume le piante di pioppo mostravano i loro primi amenti, mentre sulle siepi il biancospino sfoggiava i suoi bianchi fiori. Finalmente i raggi del sole riuscivano a dare una sensazione di calore e non c’era più bisogno della cuffia e dei guanti di lana per correre. A Piacenza, nello stesso momento si stava svolgendo la maratona organizzata dall’unicef, una manifestazione a cui ho partecipato anch’io qualche volta, ma alla quale, in questa occasione, ho preferito rinunciare, perché serviva un buon allenamento per percorrere i 42 chilometri fino in fondo. Quest’anno gli organizzatori, forse per rendere più spettacolare la manifestazione sportiva, hanno utilizzato i tornado della vicina base militare di S.Damiano e li hanno fatti sorvolare lungo tutto l’anello del percorso. Mentre correvo lungo l’argine, ho notato anch’io nel cielo i tre caccia e ho pensato che, almeno per questa volta, erano usati per scopi puramente pacifici. Forse il nostro mondo diventerebbe migliore, se questi aerei fossero usati prevalentemente per questo tipo di esibizioni. Tanti anni fa, mi ricordo, di aver partecipato a una manifestazione che era stata organizzata per chiedere la chiusura della base militare di San Damiano; la motivazione principale era che a pochi chilometri da quella base c’era una centrale nucleare, e quindi ritenevamo incompatibili le due strutture, ma c’era anche in tutti noi un grande desiderio di pace. Oggi invece, anche se molte cose sono cambiate, ci troviamo ancora con tante guerre sparse per il mondo, probabilmente perchè la voglia di pace non è ancora sufficientemente forte. E’ stata comunque un’interessante giornata.

 
 
 

Un film

Post n°118 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da uriel5

Sabato sono andato con mio figlio al cinema; di solito preferisce andarci con sua zia, però, quando il film contiene alcune scene un po’ violente, allora viene da me e mi chiede di accompagnarlo. Siamo andati, così, a vedere “Cloverfield” un film che non mi ha entusiasmato molto ma che, invece, è piaciuto a mio figlio. Probabilmente io sono cresciuto con un genere di film molto diverso, d’altra parte, quando avevo la sua età, la programmazione dei film era basata su contenuti completamente differenti e inoltre in quel periodo, non potevo permettermi di andare nelle sale di prima visione e dovevo quindi accontentarmi di quello che proiettavano, con poche possibilità di scelta. Ho notato poi, che è cambiato anche il modo in cui si guarda il film: noi entravamo nella sala di proiezione con le stringhe di liquirizia, mentre oggi i ragazzi si sono più americanizzati e si riforniscono di pop-corn e coca cola. Ho avuto l’impressione che nei giovani d’oggi, manchi la fantasia e che ci sia in loro un forte stimolo all’omologazione in tutto quello che fanno. Ai miei tempi invece l’immaginazione era fondamentale e nonostante le poche cose che avevamo, riuscivamo a gustarci maggiormente la vita. C’è da sperare che il potere d’acquisto delle famiglie, ormai in declino da una quindicina d’anni, non porti questi giovani alle ristrettezze economiche che avevamo noi, perché loro non riuscirebbero mai a sopravvivere attraverso la solidarietà e la fantasia.

 
 
 

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