Un blog creato da tuttiscrittori il 07/10/2007

tuttiscrittori

A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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ARTE & DINTORNI

mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

locandina

 

 

 
 
 
 
 
 
 

YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Messaggi del 21/05/2008

 

Racconto

Post n°86 pubblicato il 21 Maggio 2008 da tuttiscrittori
 

Questo racconto partecipa al gioco letterario di WRITER:
"Una storia d'amore finita male"
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Un'altra cosa

*

di Nicoletta Bartolini (Elliy)

**

*

Fu il fischio del bollitore a spezzare il silenzio.

Lei si alzò senza fretta, versò l’acqua calda e tornò a sedersi al tavolo, appoggiando le tazze fumanti in mezzo a loro.

- Avrei voluto dirtelo, ma temevo potessi fraintendere.

- Fraintendere?

Nessuno beveva, le mani intorno alle tazze.

- Sì, non è facile da spiegare ma… è un’altra cosa.

- Cosa diversa certo. Così diversa da me?

Lui si alzò di scatto, fece due passi in direzione della finestra, infilò in tasca le mani. Poi tornò a sedere, appoggiandosi al muro e accavallando le gambe.

Con gli occhi bassi, cominciò a bere, piano.

- Tu sei una parte di me, capisci? Da sempre. Capisci?

- E invece…

- E invece quella è un’altra cosa.

Fu di nuovo lei ad alzarsi, ora. Voltando la schiena.

Prendevano sempre dei biscotti alle mandorle, insieme al the. Ne tirò fuori un pacchetto dalla dispensa, li dispose su un piatto, poi tornò al tavolo, mettendo in mezzo anche quelli, addentandone uno.

- Sono amari.

Lui raddrizzò la schiena, la fissò negli occhi. Si guardarono, in silenzio, poi di nuovo le mani intorno alle tazze.

- Verrà mia madre a pranzo, domenica...

- Sì, mi ricordo. Il rubinetto continua a  gocciolare...

- Lo aggiusteremo.

Ancora silenzio. Lui aveva svuotato la tazza, lei divorato tutti i biscotti.

*

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BOCCONCINI DI SCRITTURA - 3

 

Terzo bocconcino caldo caldo. Da sbocconcellare in pochi minuti. Questa volta parliamo un po' del punto di vista del narratore. Prima persona? Terza persona onnisciente o quasi? (entra)

 

 
 
 
 
 
 
 

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