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Messaggi di Febbraio 2009

 

LA MISTERIOSA STORIA DELL'UOMO FALENA

Post n°199 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da njo28
 
Foto di njo28

""Forse non tutti conoscono l'incredibile storia che sconvolse una cittadina del West Virginia, ecco un interessante documente per capire cosa è successo tra il 1966 e 1967""
di Manuela Zambon

Mothman (letteralmente, Uomo Falena) è il nome con cui viene chiamata una misteriosa creatura che sarebbe stata ripetutamente avvistata in West Virginia, a Charleston e Point Pleasant, fra il novembre 1966 e il dicembre 1967. I testimoni hanno descritto Mothman come un essere delle dimensioni di un uomo, con le ali e grandi occhi rossi rifrangenti o luminosi.

 Origine della leggenda

Il primo avvistamento di Mothman sarebbe avvenuto il 12 novembre 1966. Un gruppo di cinque uomini che stava preparando una tomba in un cimitero vicino a Clendenin vide "una figura umana di colore marrone e dotata di ali" sollevarsi in aria dagli alberi vicini. Questo avvistamento non venne riportato subito, ma solo alcuni giorni dopo, successivamente ad altre segnalazioni.

L'avvistamento successivo, relativo al 15 novembre, coinvolse due coppie sposate di Point Pleasant, Roger e Linda Scarberry e Steve e Mary Mallette. Secondo il loro racconto, stavano passando in automobile nei pressi di una fabbrica di TNT, in disuso dalla Seconda guerra mondiale, quando videro due strane luci rosse all'ombra di un vecchio generatore accanto al cancello. Avvicinatisi, realizzarono che le luci erano gli occhi luccicanti di un grosso animale "dalla forma di un uomo, ma più grosso, fra i sei e mezzo e sette di piedi di altezza [circa due metri], con grandi ali ripiegate sulla schiena". Terrorizzati, fuggirono verso la città, seguiti per un certo tratto dalla creatura in volo (che, stranamente, non sembrava sbattere affatto le ali). Giunti a Mason County, raccontarono l'accaduto al vicesceriffo Millard Halstead, che in seguito ebbe a dichiarare:

 

« Conosco questi ragazzi da quando erano nati. Non si sono mai messi nei guai e quella notte erano davvero spaventati. Li ho presi sul serio. »

 

 

Fu un cronista della stampa locale che, riportando l'episodio, battezzò la misteriosa creatura "Mothman", per analogia con Batman (di cui all'epoca stava andando in onda negli Stati Uniti la serie televisiva).

Nei giorni e nei mesi successivi Mothman sarebbe apparso a molti altri abitanti della zona, e in genere sempre nei pressi della fabbrica. Le descrizioni dell'aspetto della creatura erano tutte sostanzialmente simili.

A Point Pleasant si trova una scultura che rappresenta Mothman (opera di Robert Roach) e un museo dedicato (il Mothman Museum).

Uomo Falena

Il crollo del Silver Bridge

Poco tempo dopo gli ultimi avvistamenti di Mothman, nel dicembre del 1967, la zona di Point Pleasant fu colpita da una terribile disgrazia; il Silver Bridge, un ponte sospeso sul fiume Ohio, crollò nell'ora di punta, causando la morte di 46 persone. Sebbene questo evento non sia direttamente legato alle apparizioni di Mothman, alcuni autori interessati al paranormale hanno letto una relazione fra i due eventi, in alcuni casi sostenendo che Mothman era apparso con lo scopo di avvisare la popolazione locale dell'imminente tragedia.

Altri casi

Nel programma Voyager andato in onda il 25 dicembre 2008 si racconta di alcuni avvistamenti avvenuti anche sulla centrale nucleare di Černobyl e persino dopo la caduta delle Torri Gemelle di New York. In questo programma è stata presentata una fotografia, come testimonianza di un fatto realmente accaduto, rappresentante l'Uomo Falena risaltando l'angolatura degli arti inferiori: opposti a quelli umani e simili a quelli di uccelli. C'è anche la possibilità che questo Uomo Falena non sia altro che un barbagianni di dimensioni poco superiori alla norma, dagli occhi rossi catarifrangenti ed incuriosito dalla presenza estranea di umani. Forse si tratta solo di scherzi. Si dice inoltre che nei dintorni di Point Pleasant ci sia una delle poche porte spazio-temporali presenti nella Terra, e che per i nativi americani questa zona fosse considerata sacra

Descrizione

 Descrizione in base alle testimonianze rilasciate

- Altezza: circa 2 MT

- Occhi: dotati di luminosità propria, rosso-vivi, del diametro approssimativo di 5-8 cm, distanti tra loro.

- Gambe: di tipo umano, l'essere cammina eretto come un uomo, muove le gambe come se trascinasse i piedi.

- Ali: ripiegate contro il dorso quando non vengono usate; l'apertura d'ali, è di circa 3 metri simili a quelle di un pipistrello, non battono in volo.

- Velocità: avrebbe seguito, senza alcun problema, l'andatura di automobili che andavano a 120-160 Km/h, senza battere ali.

Da Analisi del fenomeno notare che le descrizioni dei testimoni coincidono.

Analisi del fenomeno

Numerosi autori hanno studiato il fenomeno degli avvistamenti di Mothman del 1966-67, traendone interpretazioni molto diverse. Autori come John Keel e A. B. Colvin considerano gli avvistamenti reali, e cercano di darne spiegazione. Keel, nel suo celebre romanzo-inchiesta The Mothman Prophecies (1976) sviluppa una articolata teoria del complotto che si propone di spiegare Mothman mettendolo in relazione con altri misteri come UFO, Men in Black, poltergeist, avvistamenti di Bigfoot, e infine con il crollo del Silver Bridge.

Colvin sostiene che Mothman è una creatura soprannaturale con l'incarico di aiutare l'umanità in momenti critici, e che la stessa creatura è nota come Thunderbird presso i nativi americani e come Garuda in Asia. Criptozoologi come Mark A. Hall hanno sostenuto che il Mothman sia in effetti un esemplare di una misteriosa specie animale riconducibile agli uccelli giganti del Pleistocene.

Gli scettici (molti dei quali hanno contribuito ai numeri di marzo e aprile 2002 della rivista Skeptical Inquirer) ritengono che i testimoni si siano semplicemente sbagliati, scambiando per una creatura misteriosa un gufo, probabilmente di una specie di grandi dimensioni come il grande gufo cornuto (il più grande presente negli Stati Uniti). Anche il CSICOP (il "Comitato americano per l'indagine scientifica delle affermazioni sul paranormale") sostiene tale tesi

 Fonti: http://blog.libero.it/IRETH   http://it.wikipedia.org/wiki/Uomo_falena

 

 
 
 

SCOPERTI IN SUDAN I FRAMMENTI DELL'ASTEROIDE CHE HA COLPITO LA TERRA

Post n°197 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da njo28
 
Foto di njo28

Asteroide in Sudan

L'aveva avvistato Un pilota della KLM e si era disintegrato nell’atmosfera il 7 ottobre. Aveva un diametro di cinque metri

MILANO - Sono stati finalmente trovati i frammenti dell’asteroide disintegratosi nell’atmosfera sopra il Sudan il 7 ottobre scorso. Il piccolo corpo cosmico, battezzato «2008 TC3», aveva un diametro di cinque metri ed era stato scoperto il giorno precedente: era la prima volta che un oggetto veniva trovato mentre stava precipitando sulla Terra. Appena venti ore prima, infatti, e fortuna ha voluto che le sue dimensioni fossero contenute e che la sua natura risultasse di debole costituzione. Così si sbriciolò in molti frammenti creando varie scie nel cielo. Un pilota su un aereo di linea della KLM lo avvistava raccontando di una palla di fuoco che solcava l’aria e il satellite meteorologico Meteosat-8 lo seguiva dallo spazio.

ANALISI IN CORSO ALLA NASA - Da quel momento un gruppo di ricercatori dell’Università di Khartoum si mise alla caccia e la Nasa forniva i dati necessari. Alla battuta partecipava anche Peter Jenniskens del SETI Institute di Mountain View, in California. Alcuni frammenti venivano infine rinvenuti in zone desertiche e consegnati al Jet Propulsion Laboratory della Nasa per le indagini ancora in corso. Nei giorni scorsi Lindley Johnson, direttore del Near-Earth Object Program della Nasa, ha ricostruito la storia del rarissimo evento e presentato le prime foto dei reperti durante la riunione delle Nazioni Unite tenuta a Vienna e dedicata ai problemi spaziali, soprattutto legati alla spazzatura cosmica. Le analisi dei frammenti sono ora in pieno svolgimento e «possono raccontare – ha spiegato Johnson – le condizioni in cui ritrovava il sistema solare nelle prime epoche della sua formazione come la temperatura e la composizione chimica».

Fonti: http://www.baab.it/digdug/                www.ilcorriere.it

 
 
 

UFO: AVVISTAMENTO DI MASSA IN SIBERIA

Post n°196 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da njo28
 
Foto di njo28

Ufo in Siberia

 Un grande oggetto ha sorvolato intorno alle 18.00 del 15 febbraio una cittadina di 300.000 abitanti.

E' successo nel pomeriggio di domenica 15 febbraio 2009 a Chita, una cittadina del sud-est siberiano, con una popolazione di 300.000 abitanti.
I residenti hanno osservato un enorme oggetto volante attraversare i cieli della loro città per poi sparire silenziosamente all'orizzonte.
Una dei testimoni, Anna Kotchetkova che ha osservato l'UFO con i suoi figli, lo descrive come una sorta di enorme triangolo dagli angoli smussati, di colore grigio scuro, quasi nero, senza alcuna luce e assolutamente silenzioso. La forma era comunque irregolare ed aveva una specie di "sfocatura" nei contorni, come il riverbero generato dal sole su una strada asfaltata o nel deserto.
Diversi testimoni sono riusciti a fotografare l'oggetto con i loro cellulari e praticamente tutta la città si è immobilizzata, nel centro e nei parchi, con persone allibite che puntavano sguardi e dita al cielo, ad indicare quella strana cosa che sorvolava i loro quartieri.
Secondo le prime ricostruzioni l'UFO volava a circa 500-1000 metri di altezza, aveva le dimensioni di un Boeing 747 e procedeva lentamente a circa 25 Km/h.
All'evento è stata data subito grande copertura nei media russi e sembra che molti giornalisti si siano diretti verso Chita per approfondire la cosa e lo stesso stanno pianificando gruppi di ricerca ufologica per intervistare personalmente i testimoni ed osservare l'area dell'evento.

Fonte: http://www.terninrete.it

Articolo originale : http://www.extra-media.ru/nature/?id=13493

 

 
 
 

ANCHE IL CANADA APRE I SUOI ARCHIVI UFO

Post n°195 pubblicato il 17 Febbraio 2009 da njo28
 
Foto di njo28

>>Un totale di 9500 documenti digitalizzati di segnalazioni ufficiali dal 1947 ai primi anni '80.


Negli ultimi anni sono molti i paesi che hanno deciso di rendere pubblici rapporti e documenti ufficiali su presunti avvistamenti ufo, tanto che oggi sembrano più anti-conformiste quelle nazioni che non si sono ancora decise a compiere questo passo di trasparenza.
Si unisce al lungo elenco composto da Inghilterra, Irlanda, Francia, Ecuador, Danimarca e Stati Uniti, anche il Canada, con migliaia di report provenienti dal Dipartimento della Difesa Nazionale, dal Dipartimento dei Trasporti, dal Consiglio Nazionale di Ricerca e dalla Polizia Reale Canadese.
I documenti sono stati dematerializzati e catalogati sia cronologicamente che per zona, per essere fruibili attraverso il sito web della Biblioteca e Libreria centrale canadese, sotto il titolo "UFO Canadesi: Alla ricerca dell'ignoto": LINK


E' stata realizzata addirittura una sezione dedicata alla ricerca delle segnalazioni ufo, una sorta di "virtual tour", che permette agevolmente di scegliere una zona o una data ed esaminare i relativi rapporti fedelmente scannerizzati e corredati da materiale multimediale: LINK


In alternativa si possono sfogliare gli oltre 9000 documenti tramite la tradizionale ricerca nei menu laterali del sito.
I documenti non contengono solamente le segnalazioni "nude e crude" dei testimoni, ma spesso vi sono anche le analisi e le considerazioni delle istituzioni chiamate in causa per quel particolare avvistamento.
In una nota del 1967 ad esempio, intitolata “Oggetti Volanti non Identificati (UFOs) – Indagini”, si legge “Diverse indagini eseguite sulle segnalazioni suggeriscono la possibilità che questi UFO, possano essere fonte unica di informazioni scientifiche e dimostrino capacità tecnologiche avanzate, tanto da poter contribuire con la loro analisi al nostro sviluppo scientifico o tecnologico.
Un altro commento interessante si legge nei rapporti datati nei primi anni ’50, in cui Wilber Smith, ingegnere a capo di un team di ricerca del Dipartimento dei Trasporti Canadese, commenta così le evoluzioni degli UFO: “…è difficile riconciliare queste prestazioni con le nostre capacità tecnologiche e a meno che la tecnologia di qualche nazione terrestre non sia estremamente più avanzata di quanto sia pensabile, dobbiamo necessariamente giungere alla conclusione che questi veicoli sono di origine extra-terrestre, nonostante i nostri pregiudizi ci spingano a rifiutare questa ipotesi.
Un’altra segnalazione interessante arriva dalla Polizia Reale Canadese e descrive in tutto e per tutto un USO. Il rapporto racconta di un episodio accaduto presso il porto di Shag nella notte del 4 Ottobre 1967 ed ha coinvolto oltre ai poliziotti anche 6 civili.
L’episodio viene così descritto: “Testimoni hanno segnalato un oggetto di 20 metri di lunghezza muoversi in direzione est, per poi discendere rapidamente nell’acqua con un grande impatto. Una singola luce bianca è apparsa sulla superficie per un breve periodo di tempo. La polizia ha tentato di raggiungere l’oggetto con l’aiuto di alcuni pescatori locali e le loro barche, prima che si inabissasse completamente.


Fonte : http://www.terninrete.it

 
 
 

CINQUE ANNI DI SCOPERTE

Post n°194 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da njo28
 
Foto di njo28

Spirit


Difficile credere che tra quanti seguivano, trepidanti, l'arrivo di Spirit il 3 gennaio 2004 e quello, tre settimane più tardi, di Opportunity ci potesse essere qualcuno disposto a scommettere che, a distanza di cinque anni, quei due intrepidi rover avrebbero potuto ancora gironzolare e fare scienza sul Pianeta Rosso. Eppure, come ci hanno abituato i migliori film di avventura - e nonostante siano effettivamente un po' malconci - i due robottini sono pronti per nuove imprese.
Finora si sono avventurati per oltre 21 chilometri sul suolo marziano, hanno scalato montagne e sono scesi fino sul fondo di crateri, hanno combattuto contro insidiose trappole di sabbia e persino contro l'ineluttabile deterioramento delle loro stesse apparecchiature, hanno inviato a Terra dati e immagini (circa 250 mila) per un ammontare di 36 gigabytes: senz'ombra di dubbio un successo che va al di là di ogni più ottimistica previsione. Ma per Spirit e Opportunity non è ancora giunto il tempo di ritirarsi dall'attività.
Superate le difficoltà dovute allo scarso irraggiamento della stagione invernale, con il ritorno della bella stagione Spirit dovrebbe di nuovo riacquistare le energie necessarie per raggiungere un paio di nuove destinazioni. La prima è un monticciolo posto neppure 200 metri più a sud del luogo in cui si trova attualmente il rover, una meta in grado di confermare l'ipotesi che Home Plane - così è stato battezzato il pianoro su cui Spirit ha trascorso gran parte del suo tempo - sia davvero una coltre di materiale vulcanico. La seconda e successiva destinazione sarebbe invece una sorta di pozzo, chiamato Goddard, la cui morfologia non richiama la classica struttura dei crateri da impatto. Solo un'ispezione ravvicinata potrà confermare l'ipotesi che si possa trattare di un cratere originatosi a seguito di un'esplosione vulcanica.
Anche nel futuro di Opportunity c'è un cratere. Si tratta dell'Endeavour Crater, una struttura larga circa 22 chilometri, dunque oltre venti volte più grande di quel cratere Victoria in cui il rover ha trascorso gran parte degli ultimi due anni. Distante una dozzina di chilometri, Endeavour è indubbiamente una meta ambita, ma che è indispensabile raggiungere cercando di percorre la strada meno irta di ostacoli. Di notevole aiuto nel tracciare la rotta più sicura saranno le immagini ad alta risoluzione acquisite dal Mars Reconnaissance Orbiter.
Insomma, ancora i rover non hanno deposto i calici con cui hanno brindato alla loro storica impresa dei cinque anni sul suolo di Marte che già si trovano sotto il naso un programmino niente male per il loro futuro.


Spirit


Fonte: http://www.coelum.com

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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