Creato da venereininfradito il 18/05/2011
 

Una passeggiata

le x, le y e tutte le altre variabili in campo

 

 

Halloween era ieri...

Post n°13 pubblicato il 01 Novembre 2011 da venereininfradito

Ieri sera sono andata ad una festa di Halloween.

Una delle tante.

La mia prima festa di Halloween , a dirla tutta.

Un gruppo di amici suonava per l'occasione. Io sono in mutua. Mi sono fratturata una costola. E ho anche un certo mal di denti. Ma il mal di denti non c'entra per il momento con la mutua. Ugualmente...mi sono spostata per partecipare con uno spirito davvero "da giorno dei morti viventi" e fare un po' di "baracca" con i musicisti.

Ovviamente...avrei voluto truccarmi, travestirmi, esattamente come l'80% delle persone dentro quel club , ma nel pomeriggio non potevo uscire di casa per via della mutua. Mi sono accontentata di indossare saltuariamente, durante la serata, il cappello da strega di un'amica.

Non ero proprio in serata, questo devo dirlo. Mi sono sforzata al massimo di apparire sorridente, ma non ci sono riuscita.

Avevo un certo numero di buoni motivi per non essere pimpante, motivi fisici e non. Così credo che i due migliori momenti della festa per me siano stati quando ho ascoltato la band suonare e quando ho deciso spontaneamente di andare in auto a fumarmi una sigaretta.

Avrei voluto farmi scendere qualche lacrima per l'occasione ma ahimè, non ci sono riuscita.

Ci stava bene la sigaretta, la lacrimuccia. Molto cinematografico. "Video kill the radio star...video kill the radio star..." in sottofondo , io in auto da sola. E una lacrima. Si si...molto filmone adolescienziale.

Ma la vita non è cinema. E io sono una pessima attrice anche con me stessa.

Ho avuto però modo di rivalutare e considerare le mie ultime scelte di vita.

Sai quando...standotene li da solo/a, sotto un cielo stellato e quella lieve nebbiolina che ti bagna il viso (FASTIDIOSISSIMA) rifletti sulla tua vita, sul fatto che se alcune cose capitano c'è un perchè.

Mi sentivo anche particolarmente affascinante, si da il caso.

Una donna in disparte ad una festa attira inevitabilmente gli sguardi delle persone.

I pensieri delle persone.

Non mi interessava però. Ero molto presa dai miei pensieri esistenziali.

Non ero triste nel vero senso della parola. Ero delusa.

Un amico è venuto a tirarmi fuori dall'auto.

"che diavolo ci fai qui da sola?"

Gli ho risposto che pensavo.

"dai...esci e vieni con gli altri"

Non volevo assolutamente fare la vittima, l'impiastro, la rompi-uova-nel-paniere. Volevo riflettere.

Però alla fine credo di aver dato quella impressione.

Pazienza. Non possiamo essere sempre a mille.

Poi, mentre rientravo nel club, ho incrociato lo sguardo triste di un ragazzo travestito da zombie che si fumava anche lui una sigaretta in solitudo solitudinis.

Non era nemmeno un brutto ragazzo. Ma questo è un commento a parte. Tralasciamolo.

E allora ho pensato a tutte le feste a cui ho partecipato. In molte di queste feste ho incrociato sguardi tristi o malinconici, persone che si sforzano di apparire felici e i loro occhi tradivano invece uno stato d'animo di ansia, fastidio o tristezza.

Ho allargato il pensiero.

E ho tratto la conclusione che alle feste bisogna andarci con lo stato d'animo giusto, altrimenti non ti diverti, i tuoi amici non si divertono e passi per una guastafeste.Però avevo dato la mia parola che andavo. Ecco perchè sono andata. Purtroppo non puoi controllare le tue giornate. Se qualcuno te le guasta, l'andamento della giornata non dipende più da te.

"mi rendo conto che hai tutti i tuoi buoni motivi per sentirti così..." mi dice un ragazzo della band.

Ho pensato "si nota così tanto?! Io mi sto sforzando terribilmente di apparire solo...un po' stanca"

Ma ho risposto "già"

Ma lo ripeto, LO SOTTOLINEO, ero solo ... INCAZZATA con me stessa.

Sono tornata a casa e ho preso sonno alle tre.

Non ho pensato per un solo secondo di distendermi a letto, rigirandomi (per quanto sia possibile con una frattura alle costole) per tentare di prendere sonno. Mi sono seduta al tavolo della cucina a riflettere.

Poi ho preso un leggero sonnifero e ho dormito quasi subito.

Ho passato una notte infernale. Nel vero senso della parola. Mi pareva di avere Mefisto sotto il letto che attaccava fuoco al materasso. Mi sono svegliata in un lago di sudore.

Ho pensato "cavolo...devo essermi dimenticata la caldaia accesa tutta la notte"

No invece.

Ho passato in rassegna gli alcolici della sera prima. Uno spritz a inizio serata e un limoncello a fine serata.

Tutto nella norma, quindi.

Mi sono trascinata con gli occhi gonfi fino alla moka. Caffè e loacker.

Una doccia e ancora non riuscivo a togliermi di dosso quello stato d'animo Halloweeniano.

Ce l'ho tutt'ora.

Sono arrabbiata con chi mi ha rovinato la giornata di ieri. Sono arrabbiata con me stessa per averglielo permesso. E sono arrabbiata col mio mal di denti, con la mia costola rotta.

Stasera ho una festa di compleanno.

... forse dovrei rimanermene a casa ...

 

Halloween era ieri...

 

 

MA HO PROMESSO CHE CI SAREI STATA !

 

 

 
 
 

Dove eravamo rimasti?

Post n°12 pubblicato il 08 Ottobre 2011 da venereininfradito

L'ultimo post risale al 21 Luglio...noto.

Mi sono fatta attendere eh?

Ho davvero perso il conto dei giorni, delle ore e del tempo che passa.

Ma ora sono qui. E dovrei farvi un riassunto di tutto quello che mi è capitato...

Dovrei...già.

Parliamo del tempo, intanto. Da me ... fa freddo. Un certo freddino devo dire. Visto che due giorni fa solo l'idea di indossare un paio di collant sotto la gonna mi faceva sudare e giusto ieri sera ho indossato un paio di "40 denari" neri coprenti. (uno scafandro ... in poche parole).

Ho passato un'estate "in altalena". Molti alti e bassi. Gli alti...molto alti. I bassi...molto bassi.

Si vede che nella mia vita le mezze misure non sono contemplate. E pensare che io desidererei solo un po' di tranquillità.

Di mio sono una donnina di indole tranquilla. All'interno di un pub, tra le corsie di un supermercato, mi notereste poco. Non mi faccio sentire, non sono chiassosa e amo le cose tranquille.

Eppure...via di alti e bassi. Scossoni e risalite. Terremoti e scosse di assestamento.

Mi sono anche divertita a vedere come riuscivo a gestire le cose. E come , dopo averci messo un discreto impegno a tenere tutto sotto controllo, facevo un piccolo scivolone e mi ritrovavo a dover ricominciare (sappiamo tutti di vivere in una società che non fa sconti. Il più piccolo errore è registrato. E le persone si ricordano più spesso dei piccoli errori che delle grandi vittorie. Loro registrano l'errore. L'importante è che noi, con noi stessi registriamo la vittoria) ^_^

Comunque...ho visto Londra. Sono stati bei giorni. Londra è affascinante, proprio come me l'aspettavo. Non mi ha deluso. Mi ha elettrizzato. Il profumo nell'aria, il profumo di qualunque cosa. L'odore di qualunque cosa. Dall'odore della metro, all'odore del cibo indiano o dell'english breakfast, al profumo della gente che passeggiava. I colori, il freddo, l'atmosfera di Soho di sera (ormai non è più un quartiere solo di squillo...c'è di tutto. Ristoranti, negozi, tanto movimento), il Tower Bridge, il mio inglese un po' così cosi ("I want to change quaranta euro" rimarrà negli annali ... -__-). Tutto quello che potevo e dovevo vedere in 4 giorni...l'ho visto. Mi sono ammazzata di corse. Ho camminato dalle nove del mattino fino a tarda notte, con una piccola pausa a colazione, a pranzo e a cena. poi, di nuovo in marcia. La Torre di Londra...è una mia scoperta. Ovvero, ho scoperto che chi va a Londra e ha pochi giorni a disposizione va sulla grande ruota panoramica, va a Notting Hill, da Harrods (...MA DAVVERO VI PIACE QUEL POSTO TUTTO LUSTRINI E PREZZI STRATOSFERICI?! DONNE !!!! UOMINI !!!! E' MEGLIO L'IKEA!), si fa Westmister, la torre dell'orologio, una capatina a St. Paul...e non va a vedere la Torre di Londra e i corvi reali. Me ne rammarico. Per voi. E' un posto DA VEDERE. 

Ecco...me ne sono andata col magone. Tutte le volte che ci ripenso mi ritorna quello stesso magone.

Del resto...quando sono tornata sono iniziati i casini. Ho iniziato ad avere problemi con la mia coinquilina. Ci ho litigato parecchio. E la cosa mi dispiace. Davvero mi dispiace un sacco. L'ho pure messa alla porta, una sera. Così...non si poteva davvero andare avanti. Poi ne abbiamo riparlato, giungendo ad un accordo di tentativo di non belligeranza. Quell'appartamento fa comodo a tutte e due e siamo ormai buone amiche. E' un mese che siamo in pace. Io mi auguro caldamente che le cose continuino in questo modo.

Poi sono iniziati i problemi sul lavoro. Io ho avuto qualche discussione con il grande capo (acerrime discussioni SUL NULLA) e la mia coinquilina è stata messa in cassa integrazione.Quindi mi sono trovata a dovermi destreggiare tra il nervoso che mi mangiavo quotidianamente al lavoro e i problemi economici della mia coinquilina.Ripeto che siamo amiche e nonostante i diverbi immagino che le faccia piacere avere una spalla su cui appoggiarsi quando torno a casa la sera e lei ha passato tutto il giorno a cercare di trovare qualcosa da fare...

Allora...ad un certo punto...ho avuto una specie di tracollo...o crollo. Come l'acqua che tracima da una brocca. Ho pensato che tra lavoro...casa...e vita sociale lievemente annullata tranne qualche uscita con le amiche, mi stavo dedicando davvero poco a me stessa.

Visto che già in passato mi era capitato di dedicarmi troppo agli altri e poco a me stessa e avevo tentato di rimediare utilizzando , in rigoroso ordine casuale

- la palestra

- la piscina

- la corsa

- la lettura di libri sulla PNL (molto interessanti...ve li consiglio)

con un risultato non del tutto soddisfacente, ho ripiegato su uno psicoterapeuta.

Lo psicoterapeuta è un tipo che ti ascolta, ti insegna dei metodi per rilassarti e per utilizzare meglio il tuo cervello. E io ci vado perchè...semplicemente...mi stavo deprimendo troppo. Un po' troppo.

Costa un'occhio della testa...sto maledetto.

Tutte le volte che ci penso , a quanto mi costa, mi dico "SPERO CHE I TUOI METODI SIANO BUONI COME I SOLDI CHE TI DO IO...ALTRIMENTI...MI GIRANO"

Mi girano tutte le volte che lo pago...veramente.

Io gli racconto la mia vita, lui se la ride e mi dice che "caspita...è già trascorsa un'ora (di cabaret...immagino)...non me n'ero accorto"

A volte credo di essergli più utile io. Quello se la ride. Io mi sento meglio perchè lo faccio ridere. ... ma... è così che dovrebbe funzionare?

L'unica cosa buona è che sento che quando vado da lui e lo pago profutamente perchè lui rida di fronte alla mia vita un po' bislacca, io sto facendo qualcosa per me. Pago qualcuno perchè mi ascolti e mi consigli su come muovermi di fronte alle mie emozioni.

 

Dovevo farvi un riassunto di 2 mesi e mezzo. Non lamentatevi se ho scritto un po' troppo. Se dovessi raccontarvi tutto, mi servirebbe un libro.

Vado a lavorare. Buon sabato sera...(lo dico in tono sarcastico...stasera piuttosto che andare a lavorare starei seduta in divano con mia mamma a guardare la tv)

 

 

 

 
 
 

A cena dalla mamma

Post n°11 pubblicato il 21 Luglio 2011 da venereininfradito

Stasera sono a cena da mia mamma.

E' il colmo che una cuoca vada a cena da sua mamma ma le cose stanno esattamente così. Io appena posso corro a cena da mia mamma.

Ah...la mamma.

No, se vi state immaginando la mamma vestita da casalinga, magari con quei vestiti a fiorellini o fiorelloni, sempre attaccata ai fornelli...avete sbagliato. Se ve la immaginate dolce, comprensiva, coccolona...avete sbagliato ancora.

Mia mamma d'estate di solito indossa una tenuta casalinga composta da pantaloncini corti, una canottiera colorata in tinta unita e ciabatte ortopediche. E non è affatto comprensiva o dolce. E' "da combattimento".

Non si spreca in parole gentili con me eh?

Stasera, tanto per dirne una, mi ha accarezzato (stavamo proprio alla fine di una delle nostre discussioni sui "massimi sistemi") e io temevo uno schiaffo (a volte parte a tradimento, prima la carezza e poi il ceffone) e mi ha detto "quanto sei cretina, amore mio", sfoderando uno dei suoi meravigliosi sorrisi IRONICI. (che sottolineano il concetto di cretina).

Mia madre è una persona acuta e intelligente. Una che ha sempre una parola per tutti. E non sono quasi mai parole gentili. Ma è un vulcano. Una donna che si è fatta da sola. Una madre che mi ha tirato su educata, per bene, poco (molto poco) viziata e molto umana.

Una che guarda alle cose davvero importanti. E una che ... una parola è troppa e due sono poche.

E' riuscita a farsi volere bene ugualmente ... anche se è davvero...davvero insopportabile a tratti.

Eppure...sapete...quando mi guardo attorno a noto certi angoli di pochezza nel mondo...certe persone così poco inquadrate e così poco concrete, rivolgo il pensiero a mia madre e penso "finchè lei sta qui...su questa terra...mi sembrerà che il mondo giri un po' meno storto"

Stasera mi ha preparato i bocconcini di pollo con i pomodorini.

E' una brava cuoca. Ma è cresciuta nella generazione delle mamme che cucinano "sano" quindi...niente cibi pesanti. O "mattoni" sul piatto. Tutte cose leggere. Sane.

Non ha una gran varietà di idee a tavola (in realtà lei non ama cucinare...preferisce rassettare casa e parlare dei massimi sistemi. sarebbe stata un'ottima dama da salotto negli anni che precedevano l'unità d'Italia. Una contessa rivoluzionaria) ma le piace fare le cose con "maniera" quindi a forza di tentativi e con gli anni, è diventata brava.

Ora stacco e vado a tavola. Oggi ho pranzato con un sacchetto di frollini tra le gambe e la televisione davanti. Mi sembrava di essere Homer Simpson con le sue ciambelle.

 

 

 

 
 
 

Puntualizzazione

Post n°10 pubblicato il 16 Luglio 2011 da venereininfradito

Premetto che vivo questo blog come una finestra della mia vita che rientra nel (parolaccia) "cazzeggio".

Ultimamente dove lavoro i ritmi sono un po' calati per via dell'estate, del caldo, della gente che va al mare e via discorrendo. Quindi mi "becco" qualche giorno di lavoro in meno. La paga, ovviamente, è la stessa.

Oltre a vivere, fare la spesa, uscire e svagarmi, mi rilasso leggendo e scrivendo.

Lo facevo anche anni fa. Il blog era un altro. I lettori erano altri.

Ma certa gente che bazzica internet rimane sempre quella.

"Certa" gente.

Tipologie? Esempi?

Soprattutto nella messaggeria.

1. non risponderò mai a chi mi contatta con un "mah". anzi...era scritto "maaahhh" mi pare. Non capisco se sia un modo per incuriosirmi o per creare mistero (a quel "maaahhh" dovrebbe seguire un mio "perchè mah?" , ma sono troppo vecchia per cadere in "giochini" del genere. Non aumenta nè la mia curiosità nè la mia voglia di fare quattro chiacchiere sane e tranquille. Mi annoia. Per non essere offensiva

2. richieste di amicizia "strane". Vengo contattata da un "uomo"? O "ragazzo"? Un tenebroso credo. Ha foto di teschi e morti con falci. Scrive in tedesco. Ha un blog dove scrive tutto in tedesco. Io il tedesco non lo so. Ma sono una curiosona. Ecco. Quindi mi apro un'altra finestra, apro un traduttore tedesco-italiano e traduco...sommariamente...il suo breve pensiero in tedesco. Gli lascio un commento breve. In cui gli dico che ho tradotto sommariamente il suo pensiero. Lui mi risponde...che mi ha chiesto l'amicizia perchè (ODDIO...E' DAVVERO ASTRUSO PER UNA COME ME) una sua conoscente mi visita spesso e mi chiede "la conosci"? Rispondo che non la conosco. Un'ora dopo...mi contatta la conoscente e mi dice "non visitarmi più! nella tua lista di amici c'è una persona a me sgradita".

?????????

E così...questi avvenimenti ... queste stupidaggini...mi fanno venire voglia di chiudere tutto e puntualizzare per la centomilionesima volta che non sono qui per trovare l'uomo della mia vita. Non sono qui per essere messa in mezzo alla vita di persone che non hanno vita fuori di qui. Non sono qui per farmi venire voglia di prendere a calci il pc perchè in rete, esattamente come fuori, esistono, ahimè, dei cretini. Sono qui per rilassarmi.

Per quanto mi riguarda , rilassarmi non significa spegnere il cervello del tutto e scrivere cose senza senso, avvantaggiata dal fatto che la mia identità è protetta. Per quanto mi ruguarda leggere un blog, significa entrare nella casa di qualcuno e  solitamente in casa d'altri, ci entro con educazione. Non a gamba tesa.

Ringrazio invece chi mi intrattiene gradevolmente in messaggeria e commentandomi. Sono sempre disponibile a fare due chiacchiere tranquille.

 

 
 
 

E' un attimo...

Post n°9 pubblicato il 15 Luglio 2011 da venereininfradito
 

Ultimamente sono un po' fosca. Deve essere il periodo che sto vivendo. Un po' lunga da spiegare. Un po' troppo.

Ma non è un pensiero fosco pensare che morire è un attimo?

No, forse, se pensi che anche la vita è un attimo.

Una conoscente è in cinta. E' al settimo mese ma dice che è stato un "attimo".

Ovviamente siamo tutti adulti e vaccinati e capiamo benissimo (spero) di che "attimo" si tratta.

Una collega invece ha perso una cugina di 22 anni in un incedente stradale. Un brutto orribile incidente. E' stato un attimo. E' morta sul colpo.

Invece l'altra conoscente...avrà una bambina...o un bambino...così...sul "colpo". (che battutaccia...bleah...sono la regina delle battutaccie ultimamente)

Cerco di fare la simpatica solo per alleggerire le mie riflessioni.

Sarà che è l'ennesima notte della settimana e sera della settimana che o lavoro o me ne sto a casa da sola guardando la tv. E il mio palazzo, dopo le dieci sera, diventa silenziosissimo. Quindi...sarà la solitudine forzata (che male non fa , ho bisogno di abituarmi a stare da sola, bisogna abituarsi a tutto nella vita) e saranno le due notizie concomitanti...la morte di una ventiduenne...la nascita non cercata, tra  due mesi, di una nuova vita...a farmi riflettere sul fatto che la vita è davvero un attimo.

inizia in un attimo...finisce in un attimo.

Cose che si dicono.

Lo so.

Sono la regina delle battute pessime e anche dell'ovvio.

Ma mi fanno sentire piccola, queste cose. Piccola e ancora di più (se non lo fossi già abbastanza) aggrappata alla vita. All'amore. Alle cose semplici. Alla mia famiglia un po' decimata. Ai ricordi delle cose belle. Come se , per sentirmi meno sola in queste mie considerazioni, me le tenessi tutte addosso, almeno stasera, queste cose...belle. Che mi fanno stare bene. Che mi fanno sentire come tutti gli altri. Alla pari.

O no? 

In una pancia , nel liquido amniotico, ci sono stata anche io. In un'auto che sbanda e si accartoccia...no. Qual'è la differenza tra me e quella povera ragazza di 22 anni? Io sono qui. Perchè nel liquido amniotico c'è stata pure lei.  Ma lei non è più qui. La classica domanda...sempre quella. Perchè lei si e io no?

Aggiungiamo che stasera ho visto un film che credo di aver letto si chiamasse "WINDWALKERS", un film abbastanza recente, con attori americani che interpretavano la parte di coraggiosi e avventati soldati nella guerra del Vietnam.

Sono morti quasi tutti. Un clichè cinematografico. Alcuni per incoscienza e patriottismo, altri per salvare i compagni. Sono sopravvissuti in tre.

Mentre lo guardavo (ammetto che ho pianto...commossa) mi domandavo...quale logica segue la vita e la morte? non si capiva nemmeno nel film.

lo stronzo di turno è sopravvissuto. Sono morti i più carini, i più gentili. E con lo stronzo sono sopravvissuti un fifone che ha fatto l'unico eroico gesto di disperazione alla fine del film (salvandosi le chiappe) e un indiano d'america che ha passato la maggior parte del tempo a fare riti navaho con la cenere e le preghiere rivolte al sole e alla luna. Come a dire che le preghiere lo hanno salvato. Bravo ragazzo...senz'altro. Anche molto coraggioso. Come a dire..."only the braves" si salvano. Ma solo se questi braves hanno anche FEDE. Non importa che tipo di fede sia. Basta che sia fede.

pare che nella iconografia popolare coraggio e fede rendano un essere umano utile. Utile a questo mondo.

Ora...io ho un sacco di fede. Ma il coraggio ogni tanto me lo metto in tasca. E ... aspetto che le cose cambino da sè. Come se dovesse arrivare qualcuno o qualcosa che mi salva.

Allora...perchè sono ancora qui?

E voi...ve lo domandate mai...perchè siete ancora qui e cosa vi differenzia da chi non c'è più per una pura, sfortunata fatalità?

Credete che esista un destino, un Dio che decide per ognuno di noi vita e morte...o pensate semplicemente che siano casualità ?

Che nascere e morire sia una casualità?

.........................................................................................................

sopportatemi. Sono in quei giorni. E le donne in queio giorni diventano pesanti e/o isteriche.

L'sterismo ve lo risparmio ^__^

Vi lascio l'uomore fosco.

 

 
 
 
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