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E le chiusure continuano

Post n°164 pubblicato il 15 Novembre 2014 da forever_alonePA

E mentre i nostri politici italiani e, soprattutto locali, si aumentano gli stipendi e vivono nella ricchezza, le aziende chiudono o scappano all'estero. Ormai è saputo e risaputo che le aziende più grandi, le più rinomate e portatrici di ricchezza per l'Italia, hanno fatto le valigie e si sono trasferite in paesi più "onesti" e con una pressione fiscale decente. Ma, purtroppo, non è andata per tutte così bene infatti, chi non può permettersi un cambio di sede ha semplicemente chiuso i battenti e licenziato tutti i dipendenti, con la ovvia conseguenza di migliaia di famiglie ridotte in povertà.
Ultima in ordine di tempo, notizia di qualche ora fa, la famosa azienda siciliana TOMASELLO di Casteldaccia. Da decenni storico pastificio che produceva e distribuiva pasta per la Sicilia, l'Italia e per altri paesi. Purtroppo la crisi ha colpito anche loro direttamente e indirettamente. La pasta Tomasello creata all'antica e con un grano siciliano tipico, sicuramente aveva un costo leggermente superiore ad altri tipi di pasta più anonima, da hard discount, con grano sconosciuto ed a buon mercato. Tra lo Stato che ci sta spremendo fino all'osso e la gente che, senza soldi, va al risparmio... l'ovvio risultato è questo: la chiusura.

La Tomasello ha messo in mobilità i 56 dipendenti pronti per il licenziamento. Altre 56 famiglie si ritroveranno con mutuo da pagare, bollette utenze, la spesa da fare, ma senza soldi e senza stipendio ne liquidazione.

E noi italiani che facciamo? Nulla... guardiamo, ci lamentiamo, ce la prendiamo con i politici scrivendo sui social network.... chiacchieriamo tanto ma a fatti siamo a zero. Se ci toccano la squadra del cuore, o la stessa squadra vince lo scudetto o qualcos'altro, scendiamo tutti in piazza a protestare o festeggiare.... per il calcio siamo tutti pronti.
Per la nostra dignità, i nostri diritti e la nostra vita invece non ci battiamo, siamo li passivi a guardare che tutto va a puttane e a domandarci se avremo mai un futuro, cosa ci aspetta e dove saremo. Non pensiamo ai nostri figli ed ai padri di famiglia che si suicidano per depressione e rassegnazione. Pensiamo solo alle futilità.

Forse ce la meritiamo questa crisi, forse ci meritiamo lo Stato che abbiamo, forse ci meritiamo questa situazione. Perchè il non fare nulla significa accettare tutto questo. Quindi se ci va bene allora ce lo meritiamo.

VERGOGNA! Mi vergogno e mi fa schifo essere nato in Italia ed essere italiano.

E se qualcuno inizia a pensare (come succede sempre) "Ma noi italiani abbiamo grandi monumenti storici, abbiamo avuto il Rinascimento" e altre cazzate varie... beh vi rispondo.. allora non vi lamentate se non lavorate e non avete cosa mangiare a pranzo... andate a mangiarvi un pezzo di monumento o un pezzo di libro che vi parla del Rinascimento o dei grandi poeti e illustri letterati.  

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Commenti al Post:
carloreomeo0
carloreomeo0 il 21/11/14 alle 16:34 via WEB
Ciao, condivido e confermo ogni tua singola parola, ogni tuo pensiero, abbiamo la stessa visione del mondo, anch'io ne ho scritto in vari post nel mio blog, lo so non serve a molte parlarne scriverne, o forse sì, serve a farti capire che siamo divisi, che ci separano distanze ideologiche, preconcetti e altro, ecco perché amiamo il calcio perché ideologicamente e un modo di esteriorizzare la nostra rabbia verso gli altri, ogni squadra una città, una regione, un'avversario da denigrare, da sconfiggere. Non ci sentiamo un popolo e non potremo mai insorgere.
 
 
forever_alonePA
forever_alonePA il 21/11/14 alle 23:00 via WEB
Esatto... ci manca l'unità, il lottare per un bene comune... a parte il calcio ovviamente. E' la mentalità che abbiamo che non va. In tanti la pensiamo così ma, purtroppo, rimarranno sempre e solo parole scritte. Chissà se un giorno ci sveglieremo e usciremo fuori gli attributi. Grazie per il tuo commento e per essere passato di qui :)
 
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