Un fico per ridereLa vera vocazione di ognuno è una sola, quella di arrivare a se stesso. Finisca poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. H.Hesse |
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Post n°63 pubblicato il 25 Luglio 2008 da verdepalude
Oggi è morto il Prof. Randy Paush, all'età di 47 anni. Io credo che ci sono persone che non passano invano, su questa terra. Se questo è vero, lui doveva essere una di queste. Randy era professore di informatica alla Carnegie Mellon University. Aveva tenuto la sua ultima lezione pubblica, intitolata "Realizzate i Vostri Sogni d'Infanzia" il 18 settembre 2007. Pausch ha tenuto la sua "Last Lecture" in seguito ad una serie di lezioni in cui prestigiosi accademici hanno dibattuto sul tema di un ipotetico "esposto finale" sulla base della precisa domanda "quale massima provereste a comunicare al mondo se sapeste di avere un'ultima possibilità di farlo?". Se avete tempo e voglia qui sotto trovate un estratto. Guardatelo, ne vale la pena. |
Post n°62 pubblicato il 11 Luglio 2008 da verdepalude
Scrive Terzani ne “La porta Proibita”: "Per un cinese tenere un grillo è come per un occidentale possedere un cane o un cavallo. Lo accudisce dandogli da mangiare le cose che predilige: alcuni mangiano solo carote o lattuga, altri solo castagne già masticate dal padrone, altri ancora dei vermi speciali che a loro volta mangiano solo granturco e che vanno allevati a parte perché il grillo li vuole solo vivi. I grilli devono fare il bagno: di solito in una tazza di tè appena tiepido. I grilli vanno poi portati a spasso, un po’ per distrarli, un po’ per dar loro la sensazione che non sono trascurati. La gente ha tasche speciali in cui tenerli, fatte apposta nell’interno delle giacche o dei cappotti, così che le bestiole possono essere portate ovunque uno vada, comode nelle loro gabbie e piacevolmente riscaldate dal calore del corpo umano. Le casette invernali dei grilli sono fatte con zucche, ma non le zucche così come si trovano in natura — i cinesi non si accontenterebbero di questo —, bensì con zucche a cui artificialmente si fa assumere la forma che si desidera. I cinesi sono da secoli maestri in quest’arte. Quando il fiore della zucca è appena sbocciato, viene forzato all’interno di una struttura di creta e lì cresce fino a riempirla. assumendone la forma e ricevendo sulla superficie, in bassorilievo, tutto ciò che è stato precedentemente inciso nella «matrice». Ci sono così gabbie con incisi i versi di famose poesie, altre con paesaggi o figure di uomini e Dei. I tappi di queste zucche sono in avorio, in legno, in giada o in tartaruga, anche questi incisi con forme di draghi, leoni o con vari simboli che dovrebbero portar fortuna alla bestiola e al suo preprietarie. E’ stato con queste parole in testa che sono entrato, insieme al mio amico Daniele, nell’area grilli, del mercatino di Tibet Road, a due minuti dal più famoso Antique Marquet di Dong Tai Road. Mi sono trovato immerso nell’energico frinire di centinaia (forse migliaia) di grilli, ognuno nella sua gabbietta. Non ho resistito e mi sono comprato tutto il necessario per l’allevatore di grilli: dalla gabbietta completa di piccole tazze di porcellana per le necessità del grillo, agli attrezzi, fondamentali per la manipolazione senza danni del simpatico animaletto. Pure due gabbiette da trasporto per grilli. Tutto tranne una cosa: il grillo. |
Post n°61 pubblicato il 20 Giugno 2008 da verdepalude
La valigia è pronta. Anche se la parola “pronta” applicata alla parola valigia mi sembra un nonsenso. Diciamo che ho messo in valigia tutto ciò di cui mi sono ricordato. Per differenza, farò quindi a meno di tutto quello che mi sono scordato. Oppure lo comprerò là, che i cinesi copiano tutto e magari risparmio pure qualcosa. Steinbeck dice che non sono le persone che fanno i viaggi, ma sono i viaggi che fanno le persone. Non so se questo vale anche per i viaggi di lavoro. Vi farò sapere.
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Post n°60 pubblicato il 17 Giugno 2008 da verdepalude
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Post n°59 pubblicato il 14 Giugno 2008 da verdepalude
E’ vero ci sono cose che riescono ad accendere un sorriso, anche quando pensi che tutto sia perduto. Per esempio ieri, dopo la mediocre prestazione dell’Italia contro la Romania, pensavo che questa edizione del Campionato Europeo, non avesse più nessuna emozione da darmi. Mi sbagliavo. Pochi minuti dopo la fine di Italia–Romania, mi sono seduto solo e un po’ triste a guardare Olanda–Francia. Sono bastati solo 9 minuti a Kuyt per farmi spuntare un sorriso. Ci sono cose che vanno oltre delle fredde considerazioni a tavolino. Lo sapevo che all'Italia faceva più gioco il pareggio, ma non ho saputo resistere. Ho tifato Olanda ed ho gioito ad ogni gol, specialmente al quarto. Quello dell'umiliazione. L’immagine della faccia di Domenech mi ha ripagato di tutte le amarezze.
Ora poi ce la giochiamo testa a testa. O noi o loro. O anche la Romania, ma questo non è importante. Se ci buttano fuori i rumeni, direi che ce lo siamo meritato. E non solo per motivi calcistici. |
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Nickname: verdepalude
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Sesso: M Età: 60 Prov: LI |
Inviato da: cassetta2
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Inviato da: panteradicuori
il 20/01/2011 alle 00:05
Inviato da: panteradicuori
il 27/02/2010 alle 22:11
Inviato da: anna0772
il 24/12/2009 alle 11:10
Inviato da: panteradicuori
il 18/10/2009 alle 00:14