un volo nel cielo

chi nella vita non avrebbe voglia di farlo ???

 

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Vivi la vita con stile, non nasconderti fra la gente,  fa di te il futuro della vita e vivi per quello che ti senti dentro...accetta con orgoglio i giudizi, perchè quelli che ti stimano lo fanno perchè vorrebbero assomigliarti e quelli che ti criticano perchè non ci sono riusciti..

 

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Dare una definizione precisa di me, credo che non ci riuscirò mai. E se non ci riesco io… Sono un uomo semiliquido, tenuto dentro una rete, che a pigiarlo un poco da una parte, si squaglia dall’altra

 

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L' EROICA CHE GIONATA E QUANTO AMORE

Post n°829 pubblicato il 13 Ottobre 2012 da unvolooltrelenubi

Quest’ anno ci sono stati ben 5.500 partecipanti di ben 33 nazioni sarebbero stati molti ma molti di più se non fosse stato per il numero chiuso. Pensate che alla mezzanotte sono state aperte le iscrizioni su internet e al mattino già era stata raggiunta la quota limite.
Non è una corsa vera e propria ma una sfida un po’ folle con te stesso, non c’ è assistenza al seguito quindi se buchi o si rompe la bici cavoli tuoi, idem per il buio non  ti possono fare luce macchine o altro ma devi avere un faretto da solo altrimenti corri nei boschi completamente al buio, se cadi non ci sono ambulanze al seguito, tutto ciò che fai lo devi fare con attenzione perche il traffico non è chiuso e come se non bastasse se sbagli i calcoli e non ce la fai ti attacchi …. nessuno viene a prenderti  a meno che non abbia qualche caro amico con la macchina all’arrivo. Per partecipare devi farlo con una bici antecedente al 1978 ed anche i vestiti devono essere in linea con quei tempi. Ti garantisco che una bici di  30 o 40 anni  non è affidabile affatto soprattutto per quelle strade spesso non asfaltate e  fatte di breccione.

 


Devi portarti dietro l’ acqua perchè corri principalmente per strade sterrate con grandissime e lunghe salite quindi spesso devi farle  a piedi perchè non hai ne l’ allenamento ne i rapporti giusti per affrontarle, spesso più che bici sono pezzi di ferro a volte pieni r ruggine e poco affidabili e se s rompe la catena o un freno sei fritto quindi già devi partire con questa cosa ben in testa.



Si chiama “l’ eroica” apposta. La partenza è alle 5 del mattino e il tempo massimo è fino alle 22 della sera e ti garantisco che pedalare 17 ore è davvero tanto faticoso per gli ultimi, crampi, mal di  gambe e sedere  sono all’ ordine del giorno, anche perchè le selle non sono comode e le bici non sono spesso adeguate alla tua misura poi corri per strade sterrate con grosse buche e salite che sembrano muri.




Un corridore allenato e fortissimo 100 km che in genere li percorre in due ore e mezzo li impiega oltre 6 ore, se invece non sei allenato, allora invece dei 17 orari dei più forti vai a 6 od anche meno. I percorsi sono 38, 78, 136,210 km ovviamente chi fa la 210 sono corridori veri che li percorrono 2 o 3 volte a settimana.
Per l’ ultimo giorno vengono lasciati 400 posti al prezzo di 150 euro  a partecipante questi non vanno per l’ organizzazione ma per beneficenza.



Nel percorso ci sono 4 rifornimenti anche questi particolari, tanto vino chianti, grigliate miste, pane e olio, pane e vino, burro e acciughe e trovi addirittura le donnine che fanno la polenta sul paiolo quindi ti metti in fila ed aspetti il tuo turno ed infine la famosissima “ribollita” toscana (pane e fagioli con varie cose dentro).
Pensa te che corsa è!!!! Non c’ è nessun vincitore, non ci  sono tempi, quindi è una sfida  solo contro te stesso. Se arrivi primo o ultimo ti danno una bottiglia d vino e uno spicchio d parmigiano e varie cosette. Partecipa chiunque con vestiti e costumi di allora ed è per questo che ci va cosi tanta gente.
Muori d fatica ma nessuno si ritira.



Alle 19 di sera già era buio e mentre rientravo a casa col mio scooter, ho trovato un partecipante sdraiato su un oliveto che guardava la cartina, gli h detto t sei perso? Ti serve aiuto? e lui no……..”so pieno di crampi e un  ce la fo più ne a camminà ne a pedalà”…………. ho mal di  culo e so tutto rotto ……. ho visto che mancano 13 km e quindi circa due ore per me. Gli ho detto ……. è buio e te non  hai nemmeno un lumino, vuoi che ti accompagni e tiri su (attaccato per i 3 km di salita) con lo scooterone ………. e lui ma sei mattoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!! ora dormo mezz ora e poi seguo il bordo della breccia e per  le 21 e 30 so li ……….. ma vuoi tel a qualcuno? e lui no no grazie e ridendo, pieno d’ orgoglio e soddisfatto mi ha detto …… io sono un eroe.



Questo è il ciclismo e questa è l’ eroica, quel giorno sei un corridore vero e superi te stesso io non potevo correre ma gli sono andato dietro con lo scooteroone, ma le mi gambe la mia testa ed il mio cuore erano li,  sono rientrato per un giorno nell'atmosfera magica ed affascinate del mio mondo, su ogni loro fatica io c’  ero ed ho respirato quell’aria che non puoi nemmeno immaginare …..quante emozioni!!!!! …….quando a quella ragazza che correva con un’ apposta bici e solo con l’ ausilio delle braccia perchè le sue gambe erano andate e la sua bici “slittava sul breccino” e non ce la faceva a salire,lei non poteva scendere, le ho detto ….. ti do una spinta…… e lei “non ci provare, piuttosto muoio qui”

 ………. Quanto orgoglio ho visto in questa giornata. Una persona normale non le capisce queste cose e nemmeno le accetta,  ma chi h sofferto fatica con questo mezzo ed io ne so qualcosa, so che l orgoglio ti da una forza che nemmeno immagini di avere e che ti fa fare cose impossibili.
Questo pezzo d ferro ti fa sbuffare, faticare, a volte piangere per tornare a casa perché non ne hai proprio più, a volte la butteresti da quanto la odi ma il giorno dopo la ricerchi e la pulisci.
Tutti i partecipanti arrivavano sfiniti ma quando percorrevano quegli ultimi 300 metri in mezzo a due ali d folla che ti battono le mani e sono tutti per te l’ emozione sale e ti viene un sorriso da orecchio a orecchio. Tutti riprendevano col cel quegli ultimi 300 metri che ti resteranno dentro per tutta la vita.




C’ era un “buzzone” che sarà stato 150 kg sbuffava come un treno e si contorceva più delle montagne russe
ma è arrivato e quando è arrivato s’ è  messo a piangere ed ha baciato la bici che in quel giorno l’ ha messo al pari di tutti gli altri e l’ ha reso un vero eroe. Credo che in tutta la sua vita non si sia mai sentito cosi importante e considerato….. per lui gli applausi sono stati molto generosi e nessuno ha riso per il suo aspetto nel quotidiano considerato goffo, ma l’ ha rispettato ed onorato più di un corridore vero perché tutti sanno che lui è andato oltre il proprio limite. L’  eroica è questa, una singola storia dentro la storia, è la semplicità ed il coraggio di ognuno di noi, è l’ altruismo che non esiste più …… e ti aiuti l’ uno con l altro per arrivare e perchè sai che al posto di quello potresti esserci te………………….dovrebbe essere così anche nella vita. 

 Solo chi partecipa e la vive sa che roba è per  la massa dei comuni mortali è solo una stupidaggine e chi partecipa e si distrugge di fatica senza tornaconti sono solo coglioni, ma per fortuna qui la massa conta poco . Hai visto quelle macchine che accompagnano? alcune di quelle costano più di 100.000 euro, quasi uniche, chi glielo fa fare di sporcarle tutte di rischiare di rovinarle, ma c’ è partecipazione perchè anche chi ha soldi quel giorno si trova ad arrancare nella massa delle persone comuni con le stesse soddisfazioni e gli stessi pensieri.




 E quelli con quelle bici speciali “da marziani” loro l’ hanno fatta quasi tutta a piedi perche in salita non puoi pedalare e in discesa non puoi frenare quindi su 38 km ne avranno fatti 30 o più a spingerle. Ognuno ha il suo passo ed un unico obbiettivo ……………….arrivare.


C’è  chi si ferma  a fare foto, chi a dormicchiare una mezz’ oretta tra quegli scenari bellissimi, chi si ferma nelle vigne a mangiare uva e poi nei rifornimenti ed all‘ arrivo è tutta una festa. Un signore mi ha detto io ho 90 anni
Cara “eroica” che bell’ acquolina in bocca lasci. Ti voglio proprio bene.
Se vuoi vedere le foto dell’ eroica clicca sulle mie foto









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Commenti al Post:
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 11:37 via WEB
Un uomo e una bici, insieme: e di fronte una terra che sembra fatta apposta per entrambi. La Toscana. Ma non una regione intera, bensì la Toscana che dà respiro solo a guardarla. Linee e curve sensuali, dal Chianti fino a Siena e, più giù, sui colli di Pienza e Montalcino. Una provocazione della natura: natura che seduce e che invita l’uomo e la sua bici a osare. L’Eroica si corre in queste terre, in paesaggi che sono un invito a sognare, per chiunque abbia il desiderio di vivere in libertà in sella alla propria bici. Tuttavia, come una donna, questa terra non si lascia conquistare facilmente. Occorre corteggiarla: o con fatica e pazienza, o con stupore e poesia. Le strade bianche sono il teatro di questo gioco di seduzione. E ci sono due modi per confrontarsi con la natura: la sfida e la contemplazione. La sfida è innata in ogni ciclista che si rispetti: sfida con se stessi e la strada. I ciclosuonati piccoli piccoli pensano a un gruppo di avversari da sconfiggere, i Ciclisti veri volano più alto, hanno una visione da campioni. Curiosi come bambini che non crescono mai, coraggiosi come cavalieri di chissà quale esercito. All’Eroica, è in sella a bici forti come destrieri che uomini e donne scelgono la sfida: sono bici che hanno sconfitto il tempo. Bici che hanno mille storie da raccontare, che ancora ne racconteranno e aiuteranno a vivere persino una favola: basta volersi immedesimare in un Girardengo o in un altro eroe, piccolo o grande, vero o inventato. Come narra anche l’antica leggenda del Chianti, qui nella terra del gallo nero, si è abituati a mettersi a cavalcare molto presto, meglio prima dell’alba. Come i cavalieri/ciclisti dell’Eroica che scollinano dall’altura di Brolio quando il giorno sta per nascere: da lì, lo sguardo spazia all’infinito, giù verso Siena, su verso il cielo. La sfida entra nel vivo, ma la natura è ostica e, spesso, vince. Chi affronta l’Eroica si accorge subito che, con la natura, la sfida è leale e bisogna accettare che, qualche volta, vinca lei: e allora bici a mano, si cammina finché la strada si addolcisce. Ed è in quei frangenti che si scopre quanto è meraviglioso, invece, allearsi con questa natura: soltanto così la fatica diventa un piacere. La strada bianca non è più un ostacolo tra il ciclista e la vittoria, ma è uno strumento che consente di vivere l’altra Eroica: quella dei silenzi incantevoli, quella del profumo di mosto, quella dei paesaggi che arricchiscono lo spirito. Le cento torri di Siena, i castelli del Chianti, le antiche mura, i casolari immutati e immutabili, le vigne che arrossiscono ai primi freschi dell’autunno, i solchi profondi tracciati dagli aratri nelle crete, i cipressi che puntano al cielo, i boschi di querce e castagni: tutto concorre a completare un’opera d’arte perfetta, realizzata dalla natura e dal paesaggio. Sfida e meraviglia: da assaporare insieme. Così la fatica è gioia e ci si commuove. Ecco la vera Eroica: che è anche festa di piccoli paesi, di tradizioni e sapori. E sia lodato il barone Ricasoli per la “sua” ricetta del Chianti: per quel gusto corposo che riempie il palato e lo predispone ai sapori forti delle carni toscane. Una terra e una natura meravigliose, 5.500 bici senza tempo e 5.500 uomini. Questa è la vera Eroica, andata in scena anche quest’anno, con le sue emozioni forti e con le sue lacrime. Non tutte di gioia, purtroppo: nel ciclismo antico, la tragedia era accettata. Oggi sembra tutto maledettamente assurdo: e un eroico che si spegne, sulla strada bianca, sembra un prezzo troppo alto per questa sfida con la natura. Al diavolo questi giochi di seduzione, verrebbe da gridare. Finché è la natura stessa a consolare, con la sua perfezione che porta a immaginare l’ultimo fotogramma impresso negli occhi di quello sfortunato eroico in sella alla sua bici: una visione sul paesaggio più bello del mondo.
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 11:43 via WEB
Alle prime luci dell’alba, erano già a sferragliare sui pedali, giù dal castello di Brolio, puntando verso Siena, alle ultime luci del tramonto, gli ultimi eroici risalivano alla Volpaia, un’ultima salita, dopo oltre dodici ore in sella. Manca ancora più do un’ora al traguardo, a Gaiole ci arriveranno a notte, impastati di fatica, ma felici. Prime e ultimi fotogrammi di una giornata all’Eroica: nel mezzo, la storia di oltre cinquemila sognatori in bicicletta, tante storie da quelle più divertenti, fino a quella tragica di Bruno Marzi, cicloamatore che ha chiuso gli occhi poco dopo aver visto uno dei paesaggi più belli del mondo. Un malore improvviso, fulminante, su quella strada bianca che doveva esaltare soltanto belle pagine e che, invece, ha riservato anche una pagina triste. Il ciclismo è vita, è un inno alla fatica, ma il dramma è sempre parte della sua natura: e l’impresa dei cinquemilacinquento anonimi eroici è diventata una dedica a lui, a Bruno. Un paesaggio unico al mondo, le crete polverose, strade tortuose nella foschia, odore di mosto nell’aria, silenzio: solo lo sferragliare delle bici antiche, lo stridere dei freni, il fruscìo delle ruote sulla ghiaia ha rotto il silenzio di un mondo da cartolina. Il senso di tutto ciò? Il piacere della fatica, l’emozione di vivere dentro un’impresa in compagnia, il condividere qualcosa di unico assieme ad altri romantici della bici. Doveva essere solo l’Eroica dei record, quella di 5.500 iscritti, con oltre 1.700 stranieri. Di chi l’Eroica (nelle versioni brevi) l’ha fatta anche in biciclo, oppure con una bella "signora in acciaio" d'inizio Novencento. Doveva essere solo la rivincita delle bici senza tempo, il trionfo degli emuli di Girardengo. Poi è successo il dramma di Bruno: e tutto è diventato diverso. Maledettamente più intenso.
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 11:57 via WEB
Un insolito week-end. Partenza da Milano per Gaiole in Chianti. Questa volta in Toscana ci sono andata non (solo) per mangiare e bere, ma per partecipare alla manifestazione ciclistica “L’Eroica” edizione 2012. Nata nel 1997 “L’Eroica” più che una gara è la storia del ciclismo democratico e romantico. Appassionati, professionisti e semplici curiosi si ritrovano a pedalare tutti insieme per la splendida valle del Chianti. Tutti eroi per un giorno. Unica condizione per partecipare: possedere una bicicletta prodotta prima del 1987 e che quindi quasi sicuramente avrà dei problemi lungo il tragitto. Si può scegliere tra quattro differenti percorsi dai 38 ai 205 km con partenza alle prime luci dell’alba e fiaccole che illuminano la strada. Cambio con le leve, pedali con le gabbiette, freni esterni al telaio: rendono tutto più complicato. E’ consigliabile munirsi di camere d’aria (il più delle volte portate aggrovigliate sulle spalle), pezzi di ricambio vintage comprati al mercato del paese e tanta, tantissima incoscienza. L’intento nobile dell’Eroica è quello di preservare le strade bianche della Toscana. Il risultato è quello di un evento sportivo coinvolgente e folkloristico. Scopri tutte le foto… Camere d’aria sulle spalle e via… I più prudenti fanno una scorpacciata di pezzi di ricambio L’EROICA ATMOSFERA Non sono un’appassionata, non possiedo una bici e non avevo mai partecipato a una gara, ma sono stata ugualmente rapita dalla dolce atmosfera popolare e dalla nota nostalgica che mi ha assalita ammirando chi riesce per anni a coltivare una grande passione. Il paese si trasforma in un teatro sospeso nel tempo. Sfilano velocipedi e macchine d’epoca. Si incontrano postini con vecchie divise, pompieri del dopoguerra e soldati che salutano dolci donzelle. C’è il mercato dove comprare i pezzi di ricambio, abbigliamento sportivo e chicche vintage. Storiche magliette In coppia In partenza Velocipede Il vino per affrontare l’impresa GLI EROICI PERSONAGGI Lungo il percorso… quanti ne ho incontrati: il ciclista fumatore che gridava “Rock’n'roll”. Il barone von Richthofen che borbottava a tutte le donne sprovviste di una bici: “Oggi tutte anatre sono volate in cielo, solo oche sono rimaste a terra”. Quattro temerari in risciò. E la mia preferita la donna che ha interpretato in chiave trash i pois degli anni ’50 Io c’ero. E mi sento un pò Eroica. Ma non so dire bugie e vi svelo un segreto. Il giorno precedente la gara abbiamo fatto un giro di riscaldamento. Non riuscivo neanche a fare un metro tutta così piegata in avanti com’ero sulla bici da corsa. Quindi ho optato per una mountain bike. Et voilà… 5 Km in salita. Però devo dire che almeno l’outfit era perfetto. Magliettina in jersey dall’allure rétro, con taschina sulla schiena (dettaglio fondamentale per chi come me non può separarsi neanche un secondo dal proprio cellulare) e felpa “eroica” con cappuccio. Ok l’abbigliamento giusto lo ho… quindi niente scuse ci riproverò l’anno prossimo ma con una bici da passaggio… vintage ovviamente!
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 11:59 via WEB
EMOZIONI SEMPRE CON IL TUO SCRIVERE...LEGGERE QUESTO RACCONTO...E' COME VIVERLO...IN PRIMA PERSONA....VIVERE LA SITUAZIONE DELL'EROICA.....E...LE TUE EMOZIONI...ED IL SENSO...CHE HA PER TE IL CICLISMO...BRAVO DAVVERO BARVISSIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 12:00 via WEB
BELLISSMO PENSIERO...... L’ eroica è questa, una singola storia dentro la storia, è la semplicità ed il coraggio di ognuno di noi, è l’ altruismo che non esiste più …… e t aiuti l’ uno con l altro per arrivare e perche sai che al posto di quello potresti esserci te………………….dovrebbe essere così anche nella vita.
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 12:11 via WEB
L'EROICA 2011 è stata la mia prima Eroica, e dopo 75 km su un 70% di strade bianche ammetto che avevo le visioni mistiche ! Ma quello che vi racconto non è stata una visione !! Ecco la mia storia in prima persona : PARTENZA - Ultimi ritocchi alle bici e piccoli intoppi nel montare il portapacchi... VIAGGIO - Bologna-Gaiole in circa 2 ore e qualcosa... ARRIVO A GAIOLE - Appena arrivati a Gaiole la macchina con le bici legate ci rendeva facilmente identificabili come partecipanti, e ogni ciclista che incontravamo sulla strada ci salutava esultando ! Ci siamo sentiti subito parte di un evento "caloroso" ! Ci fiondiamo frettolosamente, (sbirciando velocemente e con la bava alla bocca il mercatino davvero ricco di pezzi e bici stupendi!) perchè come al solito eravamo in ritardo, a ritirare la pettorina e con essa ci consegnano anche il "KIT EROICO" ! LA SERA PRIMA DELLA CORSA: Girando per Gaiole si respirava un'aria di festa, non la tesa sera prima della gara ! Con calma ci siamo visitati la piccola cittadina... Arrivandoci a piedi la sera prima non sembrava cosi irraggiungibile... A CENA: Alla cena degli eroici c'era la musica e una piccola asta per beneficenza, poi sul palco Brocci ha raccontato le ultime info sull'evento : 4090 partecipanti di cui piu di un migliaio stranieri, 300 donne e addirittura 15 australiani ! Numeri da capogiro... . Poi sul palco sono salite per fare un saluto le "vecchie e le nuove glorie" del cilismo (fra cui : Daniele Righi, Paolo Alberati, Amerigo Severini...) . Erano in parecchi alla cena degli eroici Dopo una bella mangiata siamo stati a visitare la mostra di biciclette... Infine ci siamo recati in macchina al paese dove avevamo prenotato un hotel (radda in chianti) una cosa da previlegiati viste le centinaia di tende e camper di coraggiosi partecipanti che non temevano una notte un po umida e fredda! Le bici le abbiamo rigorosamente tenute in camera :-D I coraggiosi accampati nel campo sportivo MATTINO E PARTENZA : Al mattino colazione alle 8 e partenza alle 9, muniti di numero sulla schiena e sulla bici, fin da subito non sembrava una gara nel vero senso della parola, tanti sorrisi e tante gentilezze. Chi era in difficoltà con ruote bucate o altri problemi trovava SEMPRE qualcuno pronto ad aiutare! Piu che una competizione, sembrava di piu un ritrovo fra vecchi amici ! :-D Anche i mezzi di soccorso erano datati L'eroica: ...chi semplicemente orgoglioso di continuare la leggenda... Da appassionato ho visto bici meravigliose che fuori da quel contesto é raro vedere. Come la bici di LUCIANO BERRUTI l'eroico per eccellenza !!! Non sai chi è ? Allora leggi subito Ai ristori gentili volontari vestiti come un tempo offrivano pane zucchero e vino ! E nessuno aveva fretta di ripartire :-D la parte piu faticosa è stata una salita bianca con una pendenza notevole in cui nessuno poteva rimanere in sella, la ruota slittava e la bici non si muoveva...cosi con la lingua di fuori eravamo tutti a spingere la bici a piedi prima del miraggio del secondo ristoro. Questa distesa di bici "affaticate" al secondo ristoro dimostra la durezza di quella salita :-) ARRIVO : fra la folla esultante e gli applausi si arrivava tutti felici, e a chi mostrava il libretto con tutti i timbri fatti sul percorso veniva regalato in premio un panforte o un libro sul ciclismo eroico Ho visto scenari mozzafiato, Ho respirato a fondo il clima di condivisione della passione per le due ruote, Ho riso, Ho visto bici meravigliose e sono diventato un EROICO ! Tutto questo ripaga qualunque sforzo... Questa esperienza mi rimarrà nel cuore e nella mente per sempre ! Già conto i giorni che mancano alla prossima ! :-D
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 12:15 via WEB
Alle cinque di mattina. Ci guardiamo perplessi all’idea di doverci svegliare, come minimo, alle quattro, poi Maura sentenzia: «Se dobbiamo farla, facciamola come si deve». Alle quattro di mattina la strada tra Panzano in Chianti e Gaiole in Chianti, una serie di curve infinite che portano in fondo alle valli e poi ancora su in cima alle colline, è vuota. Christian guida piano per rispettare i cartelli che mettono in guardia sul possibile attraversamento di animali. E di animali ne vediamo. Nel silenzio più assoluto, vicino a una rotonda incrociamo 3 caprioli che brucano in pace l’erba dello spartitraffico, poco più avanti, a bordo strada, un cinghiale che – per fortuna – decide di non attraversarci la strada e sfasciarci irrimediabilmente l’auto. Mano a mano che ci avviciniamo a Gaiole, al posto degli animali incrociamo piccole costellazioni di ciclisti, illuminati da minuscole lucine sul caschetto, sul manubrio e sulla ruota posteriore della bici. Sono le cinque meno dieci ma qualcuno degli Eroici è già partito: sono quelli che percorreranno durante tutta la giornata 205km, il tratto più lungo della gara. Gli altri faranno 175 o 75 o ancora 38km, con partenze scaglionate dalle 7 alle 9 di mattina. Noi vogliamo vedere chi ha scelto di alzarsi all’alba per pedalare sulle strade bianche del Chianti e, sorprendentemente, al via nel centro del paese ci sono giovani, certo, ma anche tanta gente sui cinquanta o sessant’anni, Eroici storici alla loro decima, undicesima, quattordicesima edizione che, con determinazione e un certo grado di incoscienza, ripercorrono ogni anno quelle strade. Lo staff dell’organizzazione, impersonato da un romagnolo chiassoso della squadra Baracca di Lugo, controlla che le lucine funzionino, timbra il cartellino che testimonia i km percorsi, verifica il numero della bici e lascia andare, uno ad uno, i partecipanti: non c’è partenza comune, si va da soli e solo quando ce la si sente. E per partire bisogna sentirsela: alle cinque l’aria è ancora fredda, le strade buie e i muscoli, immaginiamo noi, congelati. Un’ora dopo siamo in cima al colle che porta al castello di Brolio. La luce si sta facendo spazio lentamente ma le fiaccole che accompagnano l’ingresso dei ciclisti nella prima salita su strada bianca servono ancora. Noi ci mettiamo ai bordi con macchine fotografiche e videocamere e, tra i cipressi e i pini, li osserviamo passare. C’è chi pedala con il sedere saldamente piantato sulla sella e chi – di solito i più giovani – cerca di superare la salita alzandosi e pedalando come se non ci fosse domani. Ma il domani, o più che altro le nuove salite, ci sono: così al castello di Brolio, dopo la prima, molti si fermano, smontano dalla bici e riprendono fiato, guardandoci alcuni divertiti («Altro che fotografo, ci vuole un pittore per farmi il ritratto!», ci grida un toscano), altri mortificati dal senso di sconfitta che li prende dopo la prima salita. Un’ora dopo ancora, e dopo aver perso e ritrovato i partecipanti all’Eroica, ci ritroviamo su un’altra strada bianca e un’altra salita. Chi si è iscritto alla gara pensando di ritrovarsi a fare una scampagnata, ora si sta rendendo conto che le salite – alcune al 20% di pendenza – sono spietate. Avevano ragione Edouard e la sua amica Aurélia nel mettere in guardia chi non è allenato: all’Eroica ci si va per divertirsi, certo, ma qualche muscolo nelle gambe fa molto comodo. Su questa strada bianca a pochi passi dal centro di Pianella sfilano i 75 e i 38km. Ci piazziamo su una curva e, di fianco a noi, crolla un ragazzo sulla trentina: «Il problema è che devi usare bici d’epoca che non hanno il cambio oppure hanno pochi rapporti e come fai a fare le salite così?». Si mangia una merendina (sono assolutamente vietati spuntini “non naturali” e le tappe-ristoro sono a base di ribollita, vino e pane & nutella) e si riposa in vista della salita successiva. Mentre lui con il fiato pesante guarda gli altri sfilare, passa davanti a noi un ciclista che avrà quasi 90 anni: è arroccato sulla sua bici come se non fosse mai sceso di lì dai 70 anni in poi. Simile nei tratti a un protagonista di Appuntamento a Belleville, affronta la salita con tenacia e pazienza, mentre un suo compagno di gara – con la metà dei suoi anni sulle spalle – gli tiene saldamente una mano sul sellino, accompagnandolo chissà forse fino al traguardo.
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 12:16 via WEB
L’eroismo dei partecipanti alla gara ciclistica più curiosa d’Italia sta tutto nella determinazione con cui affrontano salite impervie con bici che, per regolamento, devono essere state prodotte e costruite prima del 1987. Molte sono bici che hanno cent’anni, alcune sono di legno, altre arrivano dal primo dopoguerra: tutte, durante il percorso, bucheranno una gomma. La questione non è se lo faranno, ma quante volte. Ma non importa, gli Eroici portano attorcigliate attorno al petto gomme da sostituire, sopra maglie di lana che risalgono agli anni ’40 o che sono state cucite apposta per la gara. Hanno una passione per il vintage, ma è una passione sana. Alla gara provano a partecipare anche una fila di hipster dai jeans corti con risvolti casual, tatuaggi sui polpacci e occhiali con montature in plastica nera. Li notiamo di sabato al mercatino dell’usato ma, di domenica, li diamo per dispersi, forse intimoriti da chi della bici non ha fatto uno status symbol ma una pratica di vita quotidiana. «Io questa volta non la faccio l’Eroica, ma all’anno pedalo 11mila kilometri», ci racconta un 73enne toscano al castello di Brolio. Con lui c’è un sessantenne trentino che confessa: «Se mi fossi sentito bene sarei venuto in bici da Trento, tanto in tre giorni si fa». Spazzati via da chi la bici ce l’ha come seconda casa, gli hipster arrivano con l’ultima ondata di ciclisti e hanno facce sfigurate dal dolore e dalla fatica. Chissà se torneranno l’anno prossimo. Impolverati dal bianco delle strade toscane, prima di rimetterci sull’autostrada per Milano ci fermiamo anche noi a uno dei ristori dell’Eroica. Riusciamo così a incrociare anche gli eroici dei 135km che arrivano nella piazza del paesino di Castelnuovo sfiancati, affamati ma visibilmente orgogliosi dell’impresa. Manca poco al traguardo (ed è quasi tutta discesa da qui in poi) e i ciclisti si siedono a terra, si lavano le mani e divorano la ribollita, prima di addormentarsi sfiniti con la testa appoggiata a un muro qualsiasi. C’è una luce abbacinante e il blu del cielo toscano è impossibile da contenere. L’anno scorso aveva piovuto, quest’anno ci sono 30 gradi e la Toscana dà il meglio di sé. Concludiamo la nostra trasferta al traguardo, guardando, ascoltando e fotografando chi arriva. Una bottiglia di vino – Chianti, immagino – e un pacchetto di panforte per ogni partecipante. Poi, per chi vuole, doccia e relax. A noi non rimane che percorrere in auto la strada tristemente asfaltata che ci riporta a Milano con in testa l’idea che l’anno prossimo abbandoneremo le nostre macchine fotografiche e all’Eroica ritorneremo. Ma in bici. Raramente ho assistito a un evento tanto coinvolgente nella sua semplicità: gente che urla finte telecronache in salita, che filma il percorso con telecamere montate sui caschetti, che grida consigli agli altri ciclisti e che si prende in giro prima che lo faccia qualcun altro, che si sbuccia le ginocchia e risale in sella. Che pedala per il gusto di pedalare.
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 12:20 via WEB
2 ottobre 2012, Gaiole in Chianti (Si) - Sono questi gli ultimi giorni utili per tirare a lucido le bici d’epoca che domenica 7 ottobre faranno bella mostra di sé e regaleranno emozioni uniche a Gaiole in Chianti (Siena) in occasione della sedicesima edizione dell’Eroica, la cicloturistica d’eccellenza che non può mancare nella collezione di imprese di ogni appassionato di ciclismo. Quest’anno a partire per questa magnifica avventura, nell’altrettanto magnifico scenario del Chianti e della provincia di Siena, saranno circa 5500, da tutti i continenti. L'Eroica nacque nel 1997 da una pedalata di un gruppo di amici partiti da Gaiole in Chianti alla ricerca del ciclismo autentico, quello che rievoca il mito di uno sport duro, faticoso e per questo affascinante in un territorio fortemente caratterizzato dalle sue origini rurali e per questo più vicine all’uomo. L’Eroica, infatti, si svolge in gran parte sulle “Strade Bianche” della provincia di Siena su quattro diversi percorsi: 38, 75, 135 e 205 chilometri ed è aperta alla partecipazione di tutti purchè dotati di bici d’epoca, biciclette cioè con leve del cambio a telaio, fili dei freni esterni, pedali a gabbietta. L'Eroica non è una gara o una competizione ma una cicloturistica, pur di un certo impegno nel suo percorso lungo. La partenza è nella forma detta “alla francese”, cioè libera dalle ore 5.00 alle ore 7.00 per i percorsi da 135 e 205 chilometri e dalle ore 8.30 alle ore 9.30 per i percorsi di 38 e 75 chilometri. I controlli dei passaggi avvengono per punzonatura e non viene stilata una classifica finale, ma si dà, in ordine alfabetico, l'ora di partenza e di arrivo di ogni concorrente. Sul percorso sono presenti numerosi ristori con prodotti tipici locali. Da alcuni anni L’Eroica si può vivere tutto l’anno grazie al percorso permanente segnalato da apposite tabelle stradali e da numerosi esercizi commerciali convenzionati nei quali si può rivivere l’atmosfera di un tempo ed ottenere il timbro di convalida per conquistare il prezioso diploma numerato personalizzato. Questo il racconto appassionato dell’Eroica da parte di Furio Giannini, presidente di “L’Eroica, ciclismo d’epoca SSD”, società organizzatrice: “Io quella volta non c’ero, nel 1997 non andavo neppure in bicicletta, L’Eroica l’ho scoperta 5 anni dopo quando, da neofita sono partito all’alba per essere uno di quei 390 fortunati. Ma se non l’ho vista nascere sono almeno riuscito a vederla bambina e di lei conservo bellissimi ricordi… …ricordo il ristoro di Radi coperto dagli amici Duccio e Giuliano prima e Luigina e Michela dopo, si, due persone sole erano sufficienti, oggi ci vanno più di 20 ! …ricordo la partenza del 2003 nel buio più totale causa un black-out della rete elettrica, …ricordo la mia prima volta dei 205 km con la fisarmonica che ci accoglieva a Lucignano d’Asso, …ricordo quando il sabato notte, prima di andare a dormire, con Claudio si facevano “a mano” i quadretti per le firme di partenza, su un grande foglio di carta gialla, uno solo bastava. Certe atmosfere forse non ci sono più, da quella lontana domenica di settembre anno 1997, di strada (e non solo bianca) L’Eroica ne ha percorsa parecchia. Di quella avanguardia che per prima esplorò un modo nuovo di fare ciclismo, che immedesimandosi negli Eroi del passato, riscoprì la passione per gli antichi sapori, il sudore, la polvere e la gioia per il risultato qualunque fosse, sono rimasti pochi superstiti, ma sono sicuro che domenica 7 ottobre, non mancheranno al via della loro sedicesima volta. Sono passati 15 anni, ma in termini di evoluzione della manifestazione equivalgono ad un’era, poco meno di cento erano la prima volta, circa 5.500 partiranno domenica prossima. L’aumento dei partecipanti, inizialmente graduale, ha registrato una crescita esponenziale negli anni successivi, siamo passati, infatti, dai 400 del 2004 ai quasi 3.000 del 2008 e solo la scelta di limitare la partecipazione unicamente alle biciclette d’epoca è stata il motivo della piccola flessione del 2009. Nel contesto, è importante sottolineare come la macchina organizzatrice sia stata capace di procedere di pari passo con le nuove necessità, riuscendo sempre a farvi fronte, con grande merito degli amici, il cui numero è andato crescendo di anno in anno, che volontariamente hanno dedicato e dedicano il loro tempo all’Eroica”.
 
dolly.1
dolly.1 il 13/10/12 alle 16:43 via WEB
Mi ha emozionato questo tuo pst e mi sono immaginata in mezzo a queste stupende e coraggiose persone che nonostante le difficoltà vogliono essere "eroi". Quanta dignità, quanta bellezza in loro. Esempi da seguire. Leggendoti mi sono ricaricata e avrei voltuo esserci anch'io. Grazie di cuore amico mio. Grazie di aver condiviso questa splendida esperienza. Un abbraccio grande. Con stima. Dolly
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 15/10/12 alle 19:58 via WEB
ciao dolly ti ringrazio per il commento gradito. le tue parole sono bellissime da leggere. Se vuoi partecipare è semplice puoi fare la corta di 38 km la 75 è gia un po' più impegnativa. Viste le condizioni delle strade, breccia, sconnesso e dure salite, e non conoscendo il tuo stato di allenamento ma viste le tue caratteristiche fisiche ed il tuo allenamento nelle camminate montane credo che ti ci voglia come tempo effettivo 6 ore circa a questo devi aggiungere il tempo per il rifornimento che puo durare dai 20 minuti all' oretta e mezza a seconda delle persone che conosci e dalle foto che fai oltre al particolare cibo che mangi...ribollita, salami, marmellatine fatte a mano, bruschette, fagioli, polenta, e intrugli vari. Dimenticavo il tempo per le varie foto durante il percorso e le soste di piacere dopo i le varie salite bah...che dire forse per le 15 o 16 sei li ma tanto hai a disposizione l' intera giornata perciò perchè non sfruttarla tutta...un grande abbraccio ah dimenticavo..chissà che il prossimo anno non ci troviamo li...te sei per queste imprese tipo la marcia della pace di 25 km a perugia assisi. Ancora ciao. leggi bene il tempo per l inscrizione hai solo pochissime ore dalla mezzanotte di un giorno di maggio e 5.500 inscrizioni sono poche e si riempiono subito.........rimediatio una bici d' epoca ed anche dei costumi
 
oranginella
oranginella il 13/10/12 alle 16:53 via WEB
e hai raccontato tutto con tanta emozione che l'hai trasmessa anche a noi, che belle le immagini..giornata indimenticabile, ciao Volo :))
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/10/12 alle 20:05 via WEB
ciao francy......si vero ...... era una giornata al massimo dell' energia parole semplici, sintetiche e concrete in modo che tutti ne possano godere. Sai che ho fatto oggi pomeriggio???? so stato dentro il garage a rispolevare una mia bici ormai trentenne heheheh........chissà che il prossimo anno non ci sia tra tutta quella gente un eroico in più.......certo povera vecchia bici ne aveva di polvere.....se ne stava li da anni, forse decenni zitta zitta sotto un nailon..........oggi chissà che avrà pensato di me?...sai con questa vecchia signora mi son fatto tante dolomiti e tanti bei giri e con lei ho condiviso gioie e dolori.....alcune delle ultime salite sono state la mitica marmolada e le tre cime di lavaredo oltre ai 4 passi ed al san pellegrino ma allora era anche lei alle prime armi giovane scalpitante e con tanta voglia di fare mattate.......adesso anche lei è invecchiata e chissà se i raggi terranno il mio nuovo peso.............boh staremo a vedere.....un abbraccione unvolo
 
   
oranginella
oranginella il 14/10/12 alle 17:04 via WEB
e di sicuro la tua amata bicicletta non ti lascerà a piedi, e tu ogni tanto vai a spolvelarla fino a che arriverà di nuovo il giorno della grande pedalata, ciao Volo e buona domenica.
 
     
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 15/10/12 alle 19:59 via WEB
ti mando uan descrizione di alcuni partecipanti. Anche se non è una gara richiede una buona preparazione perchè il dislivello è importante. I tratti sterrati, sia in salita che in discesa, sono difficili. Ma la cosa più bella è l'atmosfera che si respira durante tutto il percorso, tra gli stupendi paesaggi delle campagne toscane, i ristori tipici ( ribollita,vino,panini,salumi, uva,crostate ecc. ) , lo spettacolo dei partecipanti provenienti da ognidove con biciclette ed abbigliamento coloratissimi e rigorosamente vintage. Si pedala in armonia senza alcun furore agonistico anche se non ci si può mai distrarre perchè il rischio di cadere e farsi male è costante. NB l' ho spolverataaaaaaaaaaaaaaaaa ora devo rimetetre in moto i muscoletti hihihihi un abbraccione
 
manuela1966
manuela1966 il 13/10/12 alle 22:52 via WEB
Un abbraccio stellato per darti la buonanotte. Con affetto, Manu
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 15/10/12 alle 20:01 via WEB
grazie manu contraccambio.............,ma perchè non partecipi anche te? sai durante il percorso i pensieri volano e la mente si rilassa forse ti aiuterebbe un po a ritrovare energia. un abbraccione
 
dolcebella70
dolcebella70 il 13/10/12 alle 23:26 via WEB
HHHEEEIIIII......MA QUANTO HAI SCRITTO? UN SORRISO SOLO X TE
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 15/10/12 alle 20:06 via WEB
eheheheh troppo facile cavarsela con due righetti cosi...............leggi e scrivi...un emozione non si puo ridurre ad un quanto scrivi......sai per descrivere quello che ho provato secondo me ho scritto anche troppo poco............vivere 15 ore di emozioni e scriverle raccolte denrto un post è come prendere un pezzo di cielo sereno e rinchiuderlo dentro un baule. partecipa anche te...non ti manca nulla per farlo. hai gia partecipato ad una gara di 24 ore no stop in mountain bike quindi puoi fare fisicam,ente anche questa...prova con il percorso da 48 .il 75 ha una variante è vero che è spetatcolare e ricca di panorami favolosi ed in più hai un altro rifornimento in più ma devi fare anche un oretat e mezza di salità il più.......decidi te che fare ma partecipaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa è solo una sfida con te stessa. un abbraccio
 
DgVoice
DgVoice il 13/10/12 alle 23:52 via WEB
Che bella iniziativa! Un saluto dalla tua Radio! David Staff Radiodgvoice
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 15/10/12 alle 20:09 via WEB
ciao cara radio dg voce............sai te sai fare post bellissimi e dovresti farcene uno. una manifestazione dove partecipano 5.500 persone di ben 33 nazioni lo vale, ed anche il percorso del bellissimo chianti e val d' orcia lo meritano. sai che spettacolo e che pubblicità sarebeb anche x te. potreste pqrtecipare come gruppo tutti con biciclettine d' epoca evestitini dello stesso periodo magari con un bel cartello davanti dg voice c' è. un grosso abbraccio
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 15/10/12 alle 20:12 via WEB
Io una bicicletta nemmeno l’avevo più. Da anni. Le incontravo leggendo dei viaggi di Paolo Rumiz e i racconti del Tour di Gianni Mura, ma era una voglia che si esauriva nel tempo di girare pagina. A un certo punto però succede che accompagno un amico a Berlino, in uno strampalato andata e ritorno da Milano in poco più di due giorni con un furgone carico di telai, freni, manubri. Nelle tante ore di guida ci raccontammo delle pieghe che stavano prendendo le nostre vite, delle ragazze, degli amici e, inevitabilmente, di biciclette: fu allora che sentii parlare per la prima volta dell’Eroica. “Potremmo farla tutti insieme, è spettacolare.” Finì che tre giorno dopo comprai la Legnano che avevo visto nel suo laboratorio, otto mesi più tardi mi iscrissi davvero all’Eroica e adesso sono qui a raccontarla. Alla partenza avevo le farfalle nello stomaco: un po’ di eccitazione, un po’ d’ansia e un po’ di paura. L’ansia dello ”speriamo di non forare”, la paura perché in discesa proprio non sono capace di andare mentre l’eccitazione faccio presto a spiegarla: trovatevi l’anno prossimo alla partenza e vedrete se non vi pruderanno le gambe. La prima salita la incontro al Castello di Brolio: una strada buia, stretta, affollata. Le gambe vanno, si sale. Ecco invece la maledetta discesa: le mani fanno male a furia di frenare e non desidero altro che mollare la bici in picchiata. Se vai forte però rischi di forare o cadere, se freni troppo invece il cerchio si scalda, il tubolare si muove e la valvola si rompe: non resta che provare a trovare un compromesso e sperare che vada tutto bene. Le strade bianche mi riempiono i polmoni di polvere, mi colorano la bici e la faccia, mi impregnano la maglia di lana, mi fanno faticare il doppio: mi scopro a desiderare l’asfalto, quando sono sull’asfalto però pagherei per tornare sullo sterrato. I tratti pianeggianti e i momenti di riposo permettono finalmente di guardarmi intorno: le colline, gli uliveti e le vigne infinite ricordano a tutti che siamo in Chianti. La conseguenza di tutto questo spettacolo della natura la vedo nelle pedalate che rallentano, nelle bici appoggiate ai muretti in pietra e nei tanti “Scusa, ci fai una foto?” che sento. Se si chiama cicloturistica un motivo ci sarà. Salite e discese si alternano, arriva la terribile Volpaia e la caduta di un tizio pochi metri avanti, costringe tanti a fermarsi e farla a piedi. Uno strazio: gli scarpini scivolano sulla terra e spaccano i piedi. La maglia di lana punge, il sellino non aiuta. Mai sofferto così tanto in vita mia. Imparo che il ciclismo è davvero sofferenza. In cima, il ristoro tanto sognato: ribollita e vino rosso, frutta, salumi e dolci. Tempo di riposare un poco, scambiare due parole e si riparte. Negli ultimi 15 km le gambe sono di legno, ogni pedalata è una puntura di spillo, anzi una pugnalata. Non fanno male solo le gambe, anche la schiena è indolenzita, il collo rigido. Una salita interminabile, costante, un cartello “Gaiole in Ch. 7 km” ci illude: dobbiamo andare dalla parte opposta, fare il giro lungo. Impreco, pedalo, impreco, pedalo. Avanzo di 30 centimetri alla volta, non alzo nemmeno più la testa ma tengo lo sguardo fisso davanti alla ruota. L’ultima strada bianca, sono esausto. Un tizio pedala accanto a me, si volta a guardarmi due volte e mi dice di stare tranquillo che ormai è fatta, da qui in poi è tutta discesa fino a Gaiole. Giù in picchiata allora, che tanto non capisco più niente, qualche curva e finalmente il traguardo. Arrivano gli altri, pacche sulle spalle e sorrisi. Vorrei poter ripartire in sella già la mattina successiva, invece ci vediamo l’anno prossimo. 205 km, sarò anche più allenato, lo giuro.
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 15/10/12 alle 20:16 via WEB
C’è un piccolo spunzone che avanza dietro, sui pedali di una volta. Basta dare un colpetto e il pedale viene su quel tanto per infilare il piede nella gabbietta. È un attimo e si parte, niente clic clac dei pedali moderni. Per chi ha qualche capello bianco questo movimento è un meccanismo sperimentato tante di quelle volte che torna subito alla mente. Anche se sono passati trent’anni dall’ultima volta. Anche se quegli scarpini si sono dovuti riportare in vita con olio di gomito e grasso speciale da spalmare sulla tomaia per ricordarle che era in pelle, una volta, non in cartone come sembra dopo tanti anni di soffitta. L’Eroica, insieme a quei pedali, è ritrovare gesti che sembravano dimenticati: dal cambio con le levette a quel casco che comunque lo allacci ti sembra sempre troppo stretto e ti chiedi quanto protegga veramente. Eroi, appunto, quelli del ciclismo epico che pedalavano su strade che i tubolari sottili vanno in crisi scappando via dappertutto, mica le hanno inventate per caso le mountain bike. L’Eroica riporta indietro nel tempo, oltre la propria memoria. È da tanto che non si parte più di notte per una corsa in bici. Ora per fortuna ci sono le luci led, unica modernità ammessa su biciclette così storiche e il fascino è tutto lì, anche in quel fiume luminoso che sferraglia e chiacchiera nel freddo del sole che sorgerà dopo un po’ di chilometri. E intanto c’è da affrontare la prima salita. Quella del Castello di Brolio è sicuramente la più suggestiva. Le fiammelle che costeggiano il percorso disegnano la strada nella notte e annunciano una discesa tutt’altro che facile tra buio e fondo spesso poco compatto che porta la bici dove non t’aspetti. Ma si fa, andando piano si fa tutto. Chi va veloce rischia di cadere o di forare, inutile pensare come una mountain bike, la bici da corsa ha le gomme sottili, non tengono e a frenare troppo si scaldano i cerchi e i tubolari si spostano rischiando di strappare le valvole. Il giusto compromesso, a volte, diventa fermarsi e far abbassare le temperature. E magari l’adrenalina scatenata da qualche spavento. È una cicloturistica, il numero al telaio non è per il photofinish e quello sulla schiena ha i caratteri dei corridori antichi. Anche i capelli bianchi non bastano quasi più per averlo nei ricordi. Si pedala come una volta, pane e salame ai ristori, magari un bicchiere di Chianti ché da queste parti l’acqua serve ad annaffiare le vigne. E poi fatica e polvere. Ecco il ciclismo, lo sport della fatica e della volontà. Sì perché l’Eroica spinge a fare cose che vanno oltre le proprie possibilità. Essere eroici non significa pedalare a tutta ed arrivare freschi, è uno stato mentale che nasce dal momento in cui si ha la consapevolezza di fare parte di un gruppo ristretto. Il gruppo di quelli che sono riusciti ad aggiudicarsi un numero a scapito delle migliaia di richieste che restano insoddisfatte. L’Eroica ormai, da anni, è diventata un fenomeno internazionale. Ci sono anche altre manifestazioni su strade bianche, ma l’Eroica vogliono farla tutti, da tutto il mondo, “di maglia e di lingua diversa”. E se inizi a pensarci non basta il possibile, devi puntare all’impossibile. Perché per sentirsi eroici bisogna andare oltre la forza, quella ce l’hai o non ce l’hai, devi tirare fuori la volontà. Sapere che arriverai in fondo, in qualche modo, anche se non hai più tubolari da cambiare, magari con l’aiuto di un altro ciclista con la chiave giusta. Si deve pedalare dosando le forze in quest’angolo di Toscana benedetto dalla grazia ma con strade che diventano maledette sotto le ruote. Nostro Signore, qui, ha dimenticato la pianura e allora o sali o scendi. Se sali soffri, e ad andare giù è pure peggio perché lo sterrato vuole concentrazione continua e le pendenze sono spesso cattive, in un verso o nell’altro. C’è chi osa lasciando andare la bici come se fosse un mountain bike, ma le buche non perdonano, così come la ghiaia, e spesso il coraggio finisce nella polvere, oppure a bordo strada a cambiare il tubolare. La lana di maglia e pantaloncini dopo un po’ punge, ma non dà fastidio, la polvere entra in bocca e nei pensieri e a ogni sorso della borraccia si finisce col masticarne sempre un po’. Il bello dell’Eroica è la fatica, ma anche pedalare e chiacchierare cercando di indovinare la lingua dell’interlocutore. E si finisce per parlare in inglese anche tra Italiani e accorgersene solo dopo un po’. D’altra parte su 5.479 partecipanti (un record) più di 1.400 erano stranieri, da 33 paesi diversi con viaggi organizzati oppure no. Tutti lì a pedalare. Che poi c’è poco da dirsi, magari chiedere qualche notizia sulla bici o sul percorso (ma sicuri di voler sapere?), che tanto è meglio andare piano e guai a fare l’errore di considerare i chilometri come se fossero di strada normale. Lo sterrato è “di più”, e magari da fare a piedi che la bici non basta. Poi un po’ di equilibrismo e fortuna serviranno sempre. Un po’ di più, forse, si può osare nelle discese asfaltate, la strada è buona e le curve non troppo strette. Ma ad andare troppo veloci si rischia di non apprezzare il paesaggio, e magari saltare qualche cantina da visitare. Le bici appoggiate alle Cantine Ricasoli la dicono lunga sulla processione continua che c’è stata ad assaggiare vino, pedalando o no. Un brindisi e un ricordo con una dedica un po’ speciale a Bruno Marzi, il 56enne che sul percorso dei 75 chilometri ha chiuso gli occhi non per sognare, ma per salire ancora più su.
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 15/10/12 alle 20:19 via WEB
la sedicesima edizione dell’Eroica si è regalata a ben 5479 appassionati; di questi 1450 erano stranieri da 33 diversi Paesi; un gran successo internazionale, dunque, sottolineato anche dal progetto Eroica Japan, in programma nel mese di maggio 2013. L’Eroica è sempre più un appuntamento da non perdere; un occasione per incontrarsi e condividere le più forti emozioni che solo la bicicletta è in grado di regalare. Specialmente se si tratta di biciclette d’epoca e percorsi di assoluto splendore naturale come quelli che si incontrano nella Toscana del Chianti. Tra tutti gli Eroici il primo a prendere il via, al buio totale delle 5.00 del mattino, è stato Vittorio Zanobili, settantaduenne di Firenze uno dei tre soli appassionati ad aver partecipato a tutte le sedici edizioni della cicloturistica d’epoca più famosa, desiderata ed amata al mondo. Dei partenti 2590 si sono cimentati nei due percorsi di 38 e 75 chilometri. Altre curiosità in ordine sparso; al via si sono schierate ben 450 donne; il più anziano al via è stato Pasquale Tenti, 83enne, il più giovane al via è stato Teo Guerrini, tredicenne. L’Eroica ha registrato la partecipazione entusiasta di 4 tandem con un non vedente ed un’atleta handbiker. Sono stati tantissimi anche i grandi campioni del ciclismo di un tempo; pur consapevole di qualche grave dimenticanza citiamo Francesco Moser, Franco Bitossi, Giuseppe Guerini, Mirco Gualdi, Fred Morini, Sante Ranucci, Idrio Bui, Silvano Contini, Livio Trapè; Brett Lancaster, Morena Tartagni, Tommy Prim.
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 15/10/12 alle 20:21 via WEB
Gaiole in Chianti è un comune di 2700 abitanti tra le colline di Siena. Un comune che ogni anno nel primo weekend di ottobre vede aumentare la sua popolazione di (almeno) il 100%. La gente che arriva in paese e scombussola la vita a tutti condivide una cosa: una passione sfrenata per il ciclismo e il desiderio di celebrarla con l’Eroica, la gara cicloturistica amatoriale per bici d’epoca su strade bianche (prendo fiato) che si svolge ogni anno sulle colline del Chianti. Una gara dove: nessuno arriva primo, nessuno riceve premi e menzioni speciali, tutti tornano a casa con una bottiglia di vino e una forma di panforte e quasi tutti anche con graffi, ginocchia sbucciate, polvere e ruote bucate. Show thumbnailsCaption Previous Next . Perché prestarsi a un’impresa tanto incredibile? Questo cercheremo di raccontarvelo meglio settimana prossima, al ritorno, seguendo Paolo e gli altri ciclisti che abbiamo conosciuto l’anno scorso. Perché prendere la macchina in un sabato qualunque, scavalcare gli Appennini e arrivare fino a Siena? Ecco perché: 1.Nei due giorni che precedono la gara vera e propria, Gaiole diventa il paradiso per quei ciclisti che non solo pedalano ma venerano le bici, i manubri, i pignoni, il cambio fisso e i telai originali. Il centro del paese diventa un mercato dove scambiarsi riviste, figurine, biglie, cartoline, magliette, pezzi di ricambio e consigli su come cavarsela davanti alle temutissime salite del Chianti. 2.La partenza del gruppo che sceglie il percorso più lungo è tra le 5 e le 7 di mattina (i percorsi vanno dai 38 ai 205km). Assistere alla partenza significa prendere una discreta dose di freddo ma soprattutto vedere ciclisti con gomme di ricambio sulle spalle ingozzarsi di brioche appena sfornate dai bar del paese, togliersi lo zucchero in polvere dalle maglie in lana, inforcare la bici e partire avvolti dal buio, in attesa che il sole porti luce e caldo. Assistere alla partenza significa fare il tifo per gente che non conosci, ascoltare i commenti spaventati di chi fa l’Eroica per la prima volta e le raccomandazioni dello staff, rigorosamente in toscano stretto. 3.Seguire l’Eroica (in bici, a piedi o in auto) dalle 5 del mattino è anche il modo più originale per scoprire il Chianti: dall’alba con le strade deserte, abitate solo dai ciclisti e da qualche daino, al mezzogiorno con il sole a picchio e le piazze dei paesi piene perché è domenica e perché tutti vogliono chiacchierare con i ciclisti che si fermano a bere e a mangiare un boccone, fino al tramonto, quando i ciclisti tornano a Gaiole stremati ma tenacemente felici d’aver portato a termine, loro sì, un’impresa straordinaria. 4.L’Eroica negli ultimi anni è diventata un agglomerato di ciclisti provenienti da tutto il mondo. L’anno scorso ci siamo lasciati incantare da un finlandese altissimo dai baffi appuntiti e dal sorriso molto più caloroso del suo parere d’origine, gli abbiamo scattato una polaroid e quest’anno speriamo che tornerà all’Eroica, per regalargliela. 5.Tutti più o meno anti-sportivi, nel senso più comune del termine, Christian, Maura, io e quest’anno anche Paolo ci siamo lasciati sedurre e conquistare da una gara che non ha niente di competitivo. Non è possibile partecipare con bici realizzate dopo il 1987 e le strade bianche e sterrate del Chianti garantiscono scivoloni, faticate e gomme forate. Eppure quest’anno parteciperanno in più di 5500 persone. Un numero incredibile, se si pensa che in fondo l’Eroica non è altro che una scampagnata. Ma una scampagnata che vale la pena fare, almeno una volta nella vita.
 
Arcobaleno1961
Arcobaleno1961 il 22/10/12 alle 19:46 via WEB
Avevo letto di questa iniziativa che hai descritto con tanta passione ed entusiasmo. Questo sport non fa per me, ma con te e grazie a te ho potuto respirare l'atmosfera di questa manifestazione! Grazie di cuore Corinna
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 24/10/12 alle 19:31 via WEB
ciao corinna..........questo descritto nel post così ricco do emozioni, per tante persone non è uno sport ma un semplice misurarsi con se stessi e riempirsi di emozioni e piaceri...un ricco premio quello del conoscere persone simpatiche e sorridenti e poi quante cose da raccontare, con fierezza agli amici. grazie del commento un abbraccio un volo
 
dolly.1
dolly.1 il 22/10/12 alle 21:29 via WEB
Chia ama la natura e queste iniziative, sa amare la vita. Grazie amico mio. Un caro saluto. Dolly
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 24/10/12 alle 19:27 via WEB
ciao dolly le tue semplici parole sono sempre belle e gradite. un caro saluto anche a te
 
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 22/10/12 alle 22:18 via WEB
Ci sono delle persone che fanno cose che io mai mi sognerei di fare nella vita, e lo fanno con un tale entusiasmo, che qualsiasi difficoltà viene superata e tutto sembra facile. E' la passione che porta a certi traguardi. Buona serata Tina
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 24/10/12 alle 19:03 via WEB
ciao tina tutti a volte abbiamo voglia di misurarsi con noi stessi e vedere i nostri limiti e conoscerci realmente, assaporare le nostre emozioni nel farlo vivere a pieno i pensieri mentre ti stai superando e raccogliere il premio per la meritata vittoria che hai ottenuto.Come avrai visto nelle foto della storia e letto in questo mio post...ogni persona è ricca dentro di energie di forza e di voglia di scoprire........il sacrificio per il mistero vale sempre la pena provarlo il premio sarà sempre generoso e ti lascerà bella dentro....una volta superato l' ostacolo il tuo corpo, la tua mente, la tua persona non avranno mai più paura di nulla ed inoltre potrai sempre raccontare ai tuoi amici del buono che hai visto in giro e delle belle persone che hai conosciuto in giro......semplici, anonime e belle persone che ti hanno regalato semplici e dolci sorrisi...........direi un vero tesoro coi tempi che corrono. le cose semplici sono sempre le più belle. grazie della visita un abbraccio ricco di buono....un volo
 
felisdgl0
felisdgl0 il 24/10/12 alle 20:18 via WEB
Carissmo stefano.. azz che Ricco POST.. ma più lungo non potevi farlo..? ehehhehe.. scherzo.. cmq. complimenti.. per il post.. è molto informativo.. sai io ci ho provato due volte a comprarmi la bicicletta,per farci dei giretti la domenica mattina per i boschi e parchi della mia città Hagen (germania) , mi avevo comprato una bicicletta,ero tutta felice e contenta.. adesso potevo andare tuttte le domeniche in BICi per i parchi,e divertirmi.. nemmeno dopo due settimane vengo a sapere che sono uscita incinta, e cosi ho dovuto rinunciare ad andare sulla Bici.. l 'ho venduta.. circa dopo quasi 1 anno e mezzo.. mi ricompro una nuova bici, sognavo gia a occhi aperti.. con mio marito , mio figlio e io .. tutti in bici.. e indovina un pò che mi succede?.. sono di nuovo incinta.. da allora Il 1995 NON ho piu comprto biclette. ... intanto ho 3 figli.. ehehehhe..ti auguro una buona serata.. un sorriso.. fely
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 25/10/12 alle 17:19 via WEB
seconedo me per descrivere ciò che ho provato dovevo scrivere un vero libro anche se le emozioni che vivi ti restano dentro e sono solo tue. grazie della visita
 
margherita.22
margherita.22 il 24/10/12 alle 20:36 via WEB
Che post interessante ma lunghissimo...... Grazie del tuo passaggio e saluto da me :-)
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 25/10/12 alle 17:22 via WEB
se lo analizzi pezzo per pezzo e ti gusti nel leggerlo il sapore della polvere, il profumo dei posti, l emozione delle persone nn è un post lungo ma, giusto,.........e poi anche le foto dovevo inserirle altrimenti solo con le parole sarebba stato pesante e meno vissuto....grazie della visita
 
L.u.c.e
L.u.c.e il 24/10/12 alle 23:12 via WEB
grazie per esserti ricordato di me e per l'invito...ti auguro una dolce notte...che sia colma di sogni belli!
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 25/10/12 alle 17:25 via WEB
ciao luce era tantissimo che non ti vedevo più.....ma entrare nel tuo blog è sempre un piacere....ci sono sempre buoni post e foto.....spero che tu nn abbia solo fatto un commento di piacere ma che ti sia anche gustato sto blog....ciao a presto
 
L.u.c.e
L.u.c.e il 25/10/12 alle 08:50 via WEB
Si preannuncia una giornata molto indaffarata ma il tempo per darti il Buongiorno non me lo toglie nessuno!
clicca!!!
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 28/10/12 alle 19:37 via WEB
grazie buon inizio settimana anche a te...nonostante la temperatura si sia un po' abbassata e gli abiti pesanti iniziano ad essere tirati fuori dagli armadi...........un abbraccio
 
alleportedelsole
alleportedelsole il 25/10/12 alle 12:59 via WEB
Le passeggiate in bici sono bellissime, piacciono anche a me, soprattutto nel periodo primaverile e autunnale. la natura è stupenda. Complimenti per il post. Buona giornata. Laura
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 25/10/12 alle 17:31 via WEB
questa è stata un po' più di una passeggiata per qualcuno, arrivavano al traguardo stremati ma felici. dopo ottimi pasti e ricche chiacchierate anche se il sedere e le gambe al momento dolgono un po, il fisico e la mente ne traggono cose positive e si rigenerano con ottima energia nuova e quindi indimenticabili benefici. Mi fa piacere che anche te sei una biker e che ti piaccia la natura. Prova a partecipare a questa sfida con te stessa ed ad amminare gli stupendi scenari della terra toscana il prossimo anno .......ricorda è i primi di ottobre......ciao
 
miriade159
miriade159 il 25/10/12 alle 19:15 via WEB
Il ciclismo a me piace perché non è uno sport qualunque. Nel ciclismo non perde mai nessuno, tutti vincono nel loro piccolo, chi si migliora, chi ha scoperto di poter scalare una vetta in meno tempo dell’anno precedente, chi piange per essere arrivato in cima, chi ride per una battuta del suo compagno di allenamento, chi non è mai stanco, chi stringe i denti, chi non molla, chi non si perde d’animo, chi non si sente mai solo. Tutti siamo una famiglia, nessuno verrà mai dimenticato. Chi, scalando una vetta, ti saluta, anche se ti ha visto per la prima volta, ti incita, ti dice che “è finita”, di non mollare. Questo è il ciclismo, per me...(dimenticavo ...scusa se sono passata ieri..senza nemmeno lasciare un commento..mi dispiace...) ti auguro una buona serata Elisa
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 28/10/12 alle 19:47 via WEB
ciao elisa...questo commento che hai lasciato è davvero molto bello e veritiero. da come scrivi noto che anche te sei una persona che appartiene a questo popolo delle due ruote un mondo dove io ho vissuto per tantissimi anni....poi.....le vicissitudini della vita, mi ha tolto il tempo per allenarmi e per fare uscite e quindi ho vissuto in modo voluto e cercato questa grossa e bella avventura.....il consiglio che ti do io è quello di provare questa esperienza unica.qui vivi in un mondo nuovo, strano, particolare, dove ci sono oltre alle meraviglie dei luoghi anche i sapori di cucine toscane particolari, antiche e semplici......inoltre puoi fare migliaia di amicizie, confrontarti e avere esperienze nuove...il vestiario particolare....i rapporti non adeguati agli interminabili strabbi imbrecciati....la condivisione della poca acqua con chi arranca come te....il viso pieno di polvere....le risate di chi arriva felice dopo una giornata di fatica....il dormire in tenda......l' assitenza che nn c' è quindi devi aiutarti l' uno con l' altro...il vedere la calma invece della solita bestemmia quando fori.......e poi il tascapane pieno di energia e di buono con la scritta l' eroica che ti riporti a casa dopo la manifestazione....pensaci e forse il prossimo anno anche te potrai inseriere in un tuo post foto particolari e parole ricche di unica emozione ....un abbraccione
 
   
miriade159
miriade159 il 28/10/12 alle 20:15 via WEB
grazie di essere passato da me ....e per la tua amicizia donatami...ora le mie due ruote sono appese ad un chiodo come si suol dire, ci sono vicesitudini nella vita che hanno priorita' alta e quindi è un momento no.. ho sempre amato correre con le due ruote sopratutto nei boschi io ho una mountain Bike e ogni tanto la guardo con nostalgia..ti abbraccio e ti auguro una buona serata e un inizio settimana di felicita' ballando a piedi scalzi..Elisa.
 
     
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 28/10/12 alle 20:18 via WEB
spero con tutto il cuore che tu possa spiccare da quel chiodo la tua bici.........e che possa tornare a volare alta nel cielo
 
     
miriade159
miriade159 il 28/10/12 alle 20:32 via WEB
grazie ..per questa sensibilta' di cuore..volare è un modo per vincere le paure ed affrontare; è una modalità per superare il ns ego e vederlo proiettato in una prospettiva multidimensionale che ci consente di vederci vivere e poter, a volte, ricominciare a vivere al di là di tutto e nonostante tutto!
 
L.u.c.e
L.u.c.e il 27/10/12 alle 18:44 via WEB
E buonasera!!!
Un piccolo promemoria per te…
clicca!!!
 
oranginella
oranginella il 28/10/12 alle 10:07 via WEB
Buona domenica Volo :))
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 28/10/12 alle 19:56 via WEB
ciao buona domenica e buon inizio settimana anche a te francy
 
estempora_nea
estempora_nea il 28/10/12 alle 12:41 via WEB
Ciao, intanto grazie per esser passato "in riva al mio mare"... ho letto il tuo postcon estremo interesse e mi son soffermata a coglierne gl i aspetti salienti..al di là dell'Eroica" che resta un' esperienza, per chi l'ha vissuta, davvero singolare, magica... trapela nel tuo post un'umanità che molti sembrano aver dimenticato..dici bene, non si vince nulla, altro non è che una sfida con se stessi, ma ,aggiungerei, un valore che la vità ci dona che va oltre il muro dell'individualismo che ci vede crocifissi nel quotidiano,muro invalicabile per molti, ma mai troppo arduo da oltrepassare.Ci si aiuta in questi gesti, sono e resteranno pedalate, è vero, ma c'è molto di più se le si vive dando loro il valore che meritano. Ogn i esperienza è un patrimonio, un tassello che va ad aggiungersi al grande miracolo della nostra esistenza.. Un ciao e buona domenica a te. A presto , Donatella
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 28/10/12 alle 20:09 via WEB
ciao donatella grazie del tuo bel messaggio...parole sane le tue.............purtroppo.....la vita ci costringe spesso a correre e non avere nemmeno il tempo di voltarci indietro.ed anche le persone con le quali nel quotidiano dobbiamo confrontarci spesso hanno poco di vero..un mondo, per la massa, diventato arido di gioie e le cose semplici e che fanno stare bene sembrano essere diventate superficiali e quasi inutili.questa esperienza ti riporta indietro in un mondo antico...quando le famiglie per andare avanti erano costrette ad aiutarsi l' una con l' altra per rispsrmiare e sbarcare il lunario, un tempo dove nonostante le fatiche c' era il buon ridere e scherzare...c' era un sano altruismo......ecco!!!!!!!......questa giornata ti riporta li a quei tempi dove per arrivare devi avere ed essere alleato di tutti....un giono sano, pulito e ricco di piccole cose ma di grandi emozioni. il risentire profumi antichi appaganti ed importanti....un giorno dove ti svegli alle 5 del mattino denrto una tenda ed esci intirizzito ma contento un paio di respirate a pieni polmoni.un po di strette di mani ..qualche chiacchiera serena e vai sali su quella sella che ti massacrerà le chiappe ma che ti fara stare benissimo.....senza politica......... senza pensieri negativi...........in pace e basta..non so dove vivi ed abiti ma un consiglio che ti do , anche da sola spettatrice...vieni in toscana ad assitere a questa manifestazione.....poptrai vedere luoghi bellissimi e afre vari assaggi di cosine semplici e buone e potrai unirti ai 5500 partecipanti e scherzare con i loro familiari in attesa che arrivino...ne avrai di tempo per farla alcuni impiegano 17 ore..un abbraccione
 
dana_nyny08
dana_nyny08 il 28/10/12 alle 23:12 via WEB
serena serata...un soriso... Dany
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 29/10/12 alle 19:28 via WEB
grazie altrettanto
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 21:23 via WEB
grazie anche a te
 
dovenida
dovenida il 29/10/12 alle 19:10 via WEB
Avevo gia' letto il post..ma mi ero persa la parte piu' importante...i tuoi scritti nei commenti...e' li' che dai veramente voce alla miriade di emozioni che hai provato...hai ragione nel dire che forse per poter esprimere al meglio dovresti scrivere un libro. Mi piace come scrivi...sei coinvolgente...Buona serata Stefania
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 29/10/12 alle 19:27 via WEB
ciao stefania ...........si sono cosi una persona come mi descrivi te .....semplice ed amante delle piccole cose e di tante emozioni. adoro la pace la serenità il ridere e lo scherzare...adoro vivere le cose con le emozioni di un tempo l' ascoltare i dialoghi delle persone quando raccontano le loro storie, l' osservare gli occhi di un bambino felice o di un anziano che ha raggiunto un obbiettivo....mi piace l' altruismo e la dolcezza.................scarrellando tra i vari racconti dell' eroica ho trovato la descrizione di questa manifestazione di un partecipante e di come l' ha vissuta e siccome mi è piaciuta voglio fartela leggere ......eccola...............Un’esperienza eccezionale, la corsa piu’ intensa che abbia fatto fin ora, la piu’ massacrante. Una corsa particolare, parecchio diversa dalle ordinarie granfondo, uno spirito di partecipazione generale molto forte unito dalla passione sfrenata per la bicicletta ma sopratutto dal quel ciclismo che tra i suoi ingredienti contiene ancora la qualita’ dello stare insieme. Qui la corsa e’ solo il fantastico pretesto, il doveroso finalone di una kermesse. Un momento di alta concentrazione di pazzi in un posto incantevole come le colline del Chianti. Una corsa non competitiva percui da interpretare dato le innumerevoli variabili date dal tipo di bici con cui si corre e dalla scelta del percorso: corto: 38km (10 bianchi) medio: 75km (35 bianchi) medio-lungo: 135km (70 bianchi) lungo: 205 (114 bianchi) la corsa non e’ suddivisa in categorie nessuno e’ escluso, previsti due diplomi “eroici”: tutti coloro che fossero arrivati entro le 19.30 con il percorso lungo e per la bici che avrebbe rispettato alcuni criteri di montaggio tradizionale vedi le gabbiette fermapiedi, i fili esterni dei freni al manubrio e i comandi del cambio al telaio. Partenza alla francese, a scaglioni. Per il percorso lungo si parte dalle 5 alle 7 del mattino, obbligatorie le luci, vige il codice stradale, non ci sono presidi ai bivi, solo segnalazioni. Scenario felliniano con stormi di lucine lampeggianti come lucciole scivolare tra le colline, le prime luci dell’alba con la foschia e panorami incredibili, Siena dall’alto. Cinque controlli lungo il percorso esclusi partenza ed arrivo. Cinque ristori che si differenziano dalle altre granfondo dalla scelta del menu, affettati, salumi, vino e persino la ribollita. Se il giorno prima l’elemento principale della manifestazione era la naturale passerella per il paese delle biciclette iscritte con la ricerca appassionata di tutte quelle differenze di particolari costruttivi propri del sistema artigianale ormai quasi sorpassato, durante la corsa questi erano livellati dalla polvere bianca, dalla fatica e dalla sofferenza di ciclisti da ogni dove, oltre gli italiani sopratutto tedeschi, inglesi, belgi e francesi. Non avevo ancora provato la bici e non avevo esperienza in fuoristrada ma facendola ho imparato a conoscerla e a muovermi con sicurezza sul brecciolino. La bici e’ risultata quasi perfetta se non per qualche particolare: Ho tenuto tutto integro e originale tranne manubrio, pedali e sella, tre elementi che mi hanno consentito di percorrere i 205 km, di cui piu’ della meta su sterrato, 3600m di dislivello in 10 ore e mezzo senza morire. Ho montato un manubrio tradizionale con delle leve freni con cavi interni al nastro, comode ed efficenti, pedali a sgancio rapido e la sella che uso da due anni sulla mia bici da corsa, una garanzia. Ho cambiato anche i pattini dei freni perche’ quelli originali erano ormai mezzi cotti. Le ruote me le sono fatte con due bei mozzi Campagnolo Record d’annata e due cerchi Nisi HR22, l’anteriore incrociata in seconda quella posteriore in terza entraambi con 32 raggi inox. Copertoncini Vittoria “Randonneur” 700×28, leggermente tassellati, ottima scelta, sufficiente tenuta e buona scorrevolezza sull’asfalto, mai bucato e le sollecitazioni sono state tente, troppe. I rapporti 53/42 anteriori e i sei posteriori 13-25 un po’ troppo duri per quelle salite che hanno raggiunto il 23%, ci sarebbe voluto un bel 28 dietro ma non ho voluto modificarli sostituendoli con altri pacchi pignoni piu’ moderni. un abbraccio
 
oro_giallo
oro_giallo il 29/10/12 alle 20:00 via WEB
un uomo tra le nuvole con una grande passione per la bicicletta... buona serata a te da oro.ciao!
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 31/10/12 alle 20:16 via WEB
vero ...........buona giornata anche a te
 
mariateresa60_1
mariateresa60_1 il 30/10/12 alle 17:53 via WEB
A saperlo sarei venuta con la mia vecchia "Giordani"...
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 31/10/12 alle 20:17 via WEB
be puoi provare il prossimo anno son sicuro che anche x te sara una giornata indimenticabile ciao
 
LaBrusLa
LaBrusLa il 05/11/12 alle 22:46 via WEB
Hai raccontato tutto con un entusiasmo incredibile... A presto e grazie laura b
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 08/11/12 alle 19:31 via WEB
ciao laura..... ovvio come fai a vivere un paio di giorni in un mondo magico, antico e fuori da questo mondo riassaporando i veri valori del vivere sano e in pace e nn ripostare emozioni....credo che nel mondo dei semplici sia impossibile nn emozionarsi per tutto ciò...provala anche te questa esperienza...un abbraccione....un volo
 
   
LaBrusLa
LaBrusLa il 08/11/12 alle 22:54 via WEB
Beh, sarebbe bello. Chissà! :-) Un abbraccio e..."LE PERSONE SEMPLICI SONO QUELLE CHE SANNO DI VALERE"! laura
 
     
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 11/11/12 alle 19:00 via WEB
esatto!!!!!..proprio così
 
manuela1966
manuela1966 il 07/11/12 alle 15:42 via WEB
Un raggio di sole e un teporoso abbraccio. Manu
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 08/11/12 alle 19:31 via WEB
grazie manu anche ate un abbraccione ed un magnifico fine settimana
 
oranginella
oranginella il 08/11/12 alle 21:31 via WEB
Ciao Volo e buona serata :)
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 21:24 via WEB
anche a te
 
coloridivita
coloridivita il 08/11/12 alle 21:38 via WEB
Deve essere faticosa ma un'esperienza entusiasmante, eheh! ^__^ Un raduno particolare del quale non ero a conoscenza ma sarebbe bello parteciparvi! :)) Un abbraccio e grazie per il tuo passaggio nel mio blog
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 11/11/12 alle 18:59 via WEB
ciao e perchè non lo fai????...prova nella vita si può fare tutto basta semplicemente volerlo....io credo che ne trarresti dei benefici incredibili ed anche esperienze stupende....cose da raccontare agli amici e da rivivere nei momenti più difficili.......e popi quanta emozione e gioia...provalo.....forse il prossimo anno anche se non riuscirò ad iscrivermi parteciperò anche io anche se come aggiunto senza numero e premio materiale...il sapere di esserci riuscito sarà gia un bel trofeo.....un abbraccione
 
   
coloridivita
coloridivita il 11/11/12 alle 21:40 via WEB
Ciao, l'idea non sarebbe male, io credo che lo sport sia vita e mi piacerebbe molto partecipare a qualche gara, sono attratta anche dalla maratona ma credo che un pò dovrei allenarmi, altrimenti farei la fine di Fantozzi, in uno dei suoi film dove faceva il ciclista ;)) ehehehe! Comunque, a parte le battute, credo che queste iniziative siano anche un modo per incontrare tante gente, ciò che conta è partecipare, sentirsi vivi, avere la voglia di fare moto! Ci penserò, promesso ;)) Un abbraccio e buona serata, Antonella.
 
     
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 20:33 via WEB
ciao antonella se ci sarai c' incontreremo.....io devo regalare questa energia a mio babbo...lui nel 51 è stato campione italiano dilettanti poi la sua vita dall 85 ha subito un grosso blocco fisico ed adesso sono 7 anni che vive in modo ancora più difficile.....e da 3 quasi da vegetale inoltre da 4 giorni non parla più non si muove, sta sempre con occhi chiusi, non mengia, non beve e dorme sempre........è un regalo che voglio donargli quelle della toscana e quelle strade sono le stesse che lui percorreva a volte in allenamento, a volte in corsa..e sarà come portarmelo in spalla e regalargli onore e gloria oltre al divertimento ed a tanta energia magica.......................probabilmente sarà difficile fare un iscrizione regolare, visto l' elevato numero di iscritti in poche ore ed il numero chiuso a 5.500 iscrizioni........ma mi aggregherò ugualmente a quel lungo e colorato serpentone.......è bello respirare la polvere di tutte quelle ruote perche è una polvere magica.......e ti mette sempre di buonumore nonostante la stanchezza......ciao
 
dolly.1
dolly.1 il 08/11/12 alle 21:43 via WEB
Dolce sia la tua serata. Con amicizia ti abbraccio. Dolly ^_^
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 20:34 via WEB
ed anche la tua....un abbraccione
 
manuela1966
manuela1966 il 08/11/12 alle 22:34 via WEB
"Nel manto della notte cullo il mio dolore, apro gli occhi e vedo i tuoi, il tuo sorriso, il tuo volto. Nel silenzio mi parli nella mente ed io ti scolto col cuore". Buonanotte e sogni d'oro.
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 21:29 via WEB
................bah...........che messaggio sarebbe questo.che centra con questo post.......probabilmente era riferito al nel tuo blog dedicato al tuo amico......cmq notte e sogni d' oro anche a te
 
albachiaraoo
albachiaraoo il 10/11/12 alle 19:49 via WEB
grazie, auguro anche a te una buona serata e sereno week end, un sorriso con la musica nel cuore ^_^Alba kissssssss
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 21:30 via WEB
ciao alba contraccambio
 
dolly.1
dolly.1 il 10/11/12 alle 22:32 via WEB
^_^ sei un caro amico. Grazie della tua simpatia. Un abbraccione ^_^
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 21:34 via WEB
ti mando un commento dopo l' arrivo di un conoscente....Ho visto scenari mozzafiato, Ho respirato a fondo il clima di condivisione della passione per le due ruote, Ho riso, Ho visto bici meravigliose e sono diventato un EROICO ! Tutto questo ripaga qualunque sforzo... Questa esperienza mi rimarrà nel cuore e nella mente per sempre ! Già conto i giorni che mancano alla prossima !
 
oranginella
oranginella il 12/11/12 alle 22:50 via WEB
Buona serata Volo, sempre un piacere vederti nel mio blog, ciao :))
 
dolly.1
dolly.1 il 12/11/12 alle 23:26 via WEB
ciao, sono passata per un saluto e per vedere novità. Un abbraccio al volo ^_^ Con simpatia ti dono un radioso sorriso. Dolly ^_^
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 22:10 via WEB
ti mando una poesia scritta da un eroico...............L'Eroica è: L’Eroica è una Poesia scritta con la Bicicletta. Adrenalina ed Emozione allo stato puro. L’adrenalina dell’attesa, della preparazione, del “chissà-com’è-per-quelli-come-me-che-la-fanno-per-la-prima-volta”, del sapere che dovrai pedalare su una bici improvvisata noleggiata (era l’ultima!) alle 23 della sera prima per aver scoperto in extremis che la tua non era regolamentare, di correre quindi sopra una due ruote troppo piccola con appena il 42x21 (rapporti) e senza scarpette adatte…insomma, sentorsi un vero eroico per una vera bici eroica in una vera corsa eroica. L’emozione della notte insonne, della partenza, delle sensazioni mistiche nel passaggio tra i lumini nella penombra del castello del Brolio, dei dolci colli del Chianti, delle discese ardite su strade bianche, sassose e ghiaiose, della voglia di riempirsi l’anima e gli occhi di paesaggi incantevoli talvolta solo sbirciati per non rischiare di finire a terra, dei ricordi d’infanzia perché oltre 50 anni fa su strade simili vedevo mio nonno piegato in due spingere la sua vecchia bici in salita per recarsi al lavoro, per respirare il profumo inebriante del silenzio dei vigneti e uliveti, per trovarsi in mezzo a gente che parla veronese, tedesco, napoletano e inglese e comprendersi tutti lo stesso, di sbagliare percorso a Siena e fare 5 km in più, cioè 140 invece di 135 machissenefrega, dell’allegria del ristoro, della disponibilità del popolo di Toscana, della percezione del passato tra quelle maglie e biciclette dal gusto d’antico, fra corridori e auto d’epoca, del non comprendere se stati vivendo un sogno o e davvero la realtà…
 
dovenida
dovenida il 12/11/12 alle 23:31 via WEB
Volo quando ci regali un altro bel post...e' cosi' bello leggerti...Serena notte Stefania
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 21:47 via WEB
ciao stefania....non faccio molti post perchè mi piacciono tutti e vederli scomparire nelle pagine precedenti che nessuno leggerà più mi dispiace parecchio.....quindi ho imparato a gustarmeli uno per uno....però se ti fa piacere e ti, come dici te piace leggerli, puoi spulciare nelle pagine precedenti....ce ne sono piu di 850......quindi avrai un bel po da leggere................ti mando un abbraccione
 
dueoreper1Nick
dueoreper1Nick il 13/11/12 alle 00:03 via WEB
Io, ti lascio un.. clicca
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 22:02 via WEB
l’Eroica è uno spettacolo unico e indimenticabile, ma farò il percorso breve, sostanzialmente il giro dei ristori, dove ti offrono di tutto e di più, dalla ribollita alla pasta e fagioli, e poi il vino.
 
oro_giallo
oro_giallo il 13/11/12 alle 07:00 via WEB
passo tra le nuvole per augurarti una gioiosa giornata, ORo! ^_^
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 21:54 via WEB
facile buttare lì una definizione così. Il punto è che, per l'Eroica, quella frase è perfetta. All'Eroica, che si corre dal 1997, ci trovi solo gente che ha voglia di divertirsi - e certo, anche di godere di uno dei paesaggi più belli del mondo (le colline del Chianti: mica fessi, gli inglesi che se ne sono innamorati), di ottimo vino e ottimo cibo.
 
oro_giallo
oro_giallo il 13/11/12 alle 07:01 via WEB
ps, da qualche mese percorro quasi ogni giorno quasi 2 ore al gg in bici...
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 21:51 via WEB
l'Eroica è così: fatica, ma anche bellezza. E' umanità di compagni di "corsa" che ti spingono ad andare avanti ("Se vai giù di lì ti vengo a riprendere", mi dice un partecipante quando suggerisco di tagliare il percorso di un paio di km) e ti aspettano al traguardo, come il gruppo del Big Chief Team (composto da un gruppo di amici milanesi raccolti intorno al blog di Luca Gentile e da una guest star) pronti a offrirti una bevuta. Ed è forse, e soprattutto, l'idea che il ritmo te lo dai tu, e che per una volta ti puoi concedere il lusso di non dover battere nessuno, di non essere contro nessun altro, perché si vince tutti, comunque si arrivi al traguardo, se si ha avuto il coraggio di prendere la partenza sui pedali. Forse è per questo che, al chilometro 75, quello che ho pensato è stato che se qualcuno mi dice "vai tranquillo, che ce la fai facile", forse mi rifiuto di ascoltarlo. Ma probabilmente, se c'è di mezzo l'Eroica, ci ricasco. questa è stata la descrizione di un partecipante dopo l arrivo
 
fataeli_2010
fataeli_2010 il 13/11/12 alle 12:02 via WEB
Ciao ti ringrazio del tuo passaggio....Un forte abbraccio
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 13/11/12 alle 21:57 via WEB
L' Eroiha Si scrive L’ Eroica. Si pronuncia L’ Eroiha. Già. Perchè se aspiri la C ti senti più vicino a quelle terre, a quelle persone, a quella Toscana. Se aspiri la C diventa tutto più familiare. Ti senti parte del Chianti, parte di una festa unica, di un genere unico. Ti senti ingranaggio - seppur minuscolo - indispensabile di un evento che riesce ad essere internazionale e al tempo stesso autoctono. Mesi e mesi ad allenarmi con questo pensiero: “voglio pedalare all’ Eroica”. Si perchè L’ Eroica te la raccontano. Forse è più corretto dire che te la decantano. E così la corsa diventa mito. Senti storie intrise di emozioni e delusioni, di successi e debacle, di risate e lacrime. E se è la prima volta che affronti questa sfida non puoi non fare a meno di fidarti (e affidarti) a questi racconti. Ma cos’è sta Eroica? Mi piace definirla come una corsa per ciclisti contemporanei in salsa d’ altri tempi. Ci sono duecento kilometri da pedalare. E son tanti. Spaventano. E su questi duecento kilometri, metà sono su strada sterrata. Quasi da aver paura. Non vorrei starmene qui a fare la cronaca di cos’è stata questa mia prima Eroica. Potrei elencare quante volte ho forato, raccontarvi della fatica, della polvere, dei kilometri che non passavano. Sarebbe riduttivo, forse noioso. L’ Eroica la si può anche raccontare. Ma non basta. L’ Eroica va vissuta. Non c’è altra via per capire cosa si prova in quei giorni di inizio ottobre. E quando riguardi le foto senti i brividi di freddo delle cinque di mattina, il ronzio del tubolare sulla ghiaia. Una su tutte. Sembrerà strano ma questa foto per me condensa tutta la mia prima Eroica. Il carnet di corsa. Stropicciato, scritto, timbrato, sporco, vissuto, probabilmente puzza anche visto che si è fatto quasi quattoridici ore a contatto con la mia schiena. Ogni timbro vale una sorta di conquista. Ogni timbrovale odori, profumi, un po’ di riposo, facce conosciute e non, parole. E ogni parola detta a L’ Eroica è importante. Perchè a L’ Eroica non si parla invano. Me l’han detto che ci si rischiava di innamorare de L’ Eroica. Ma non pensavo così a fondo.
 
   
fataeli_2010
fataeli_2010 il 14/11/12 alle 13:36 via WEB
Ciao passa quando vuoi mi farà piacere...Un forte abbraccio
 
     
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 14/11/12 alle 20:30 via WEB
ok contaci ti mando una emozione di un partecipante ciao....... L’adrenalina dell’attesa, della preparazione, del “chissà-com’è-per-quelli- come-me-che-la-fanno-per-la-prima-volta”, del sapere che dovrai pedalare su una bici improvvisata noleggiata (era l’ultima!) alle 23 della sera prima per aver scoperto in extremis che la tua non era regolamentare, di correre quindi sopra una due ruote troppo piccola con appena il 42x21 (rapporti) e senza scarpette adatte…insomma, sentorsi un vero eroico per una vera bici eroica in una vera corsa eroica.
 
oro_giallo
oro_giallo il 24/11/12 alle 07:50 via WEB
... Buongiorno! ...la giornata nuova di zecca sta per cominciare. Forse una giornata banale come tante altre, forse una giornata straordinaria che resterà nella memoria in tanti sensi. Comunque sia, al momento per tutti è ancora una pagina bianca sulla quale non c’è scritto nulla...
 
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 29/11/12 alle 21:04 via WEB
Ciao Stefano, non saranno eroi come quelli che descivi tu, ma nel loro piccolo anche mio marito e alcuni suoi amici sono sulla buona strada. Sono dei maratoneti. Prendi mio marito: ha corso per tre anni di seguito la 100 km che si disputa da Firenze a Faenza, ogni anno abbassando notevolmente il suo tempo. Altri ragazzi partecipano a gare di 200 km. Devono portarsi dietro alcuni amici che li accompagnino e gli facciano compagnia durante il tragitto.Di solito ci sono 5 persone che si danno il cambio facendo 30 km a testa, in modo da stargli vicino. L'anno scorso mio marito ha accompagnato uno di questi che in cambio ha fatto con lui la 100 km. Durante la notte, mentre correvano insieme, il ragazzo che faceva la gara gli ha detto "ho sonno, dammi la mano così mentre corro dormo 5 minuti". Ma si può? Mio marito ha pensato che era veramente il caso di farlo riposare, lo ha caricato in camper e obbligato a dormire DISTESO 20 minuti. Anche questi sono degli eroi. Buona serata Tina
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 30/11/12 alle 19:00 via WEB
ciao...........è......si cara Tina...anche quelli che hai descritto te sono veri eroi...ogni persona che gioca coi suoi limiti è un eroe ......non conta la distanza che per alcuni sembra proibitiva ma conta come passi il tuo limite..come lo accarezzi e come lo dosi....cose troppo difficili da spiegare per chi non sa di cosa si parla....per la maggior parte delle persone coloro che fanno il passatore o cose simili sono solo dei veri e propri matti .ma questo solo perche la loro mente non è predisposta a questo "gioco".....chi non prova mai a mattersi in gioco non scoprirà mai quanto è bello tornare a casa distrutti, tanto stanchi da non riuscire a dormire per la stanchezza il sentire le gambe e tutto il corpo quasi immobili e rigidi per tre giorni, ma però felici per l'impresa fatta e per il risultato tanto voluto e costruito nel tempo e finalmente, quel giorno raggiunto il tuo obbiettivo.....ridi piangi e ti abbracci e in quel momento non esiste dono più grande dalla vita......l' aver raggiunto il tuo meraviglioso obbiettivo...........l' esserti spremuto tutto...cuore anima mente...il sentire per tutte quelle ore il ritmo del tuo cuore che ti accompagna e stabilito da te...il rumore dei passi...il profumo dei fiori ed il pensiero di tutte le cose che hai fatto nella tua vita che ti passano davanti...da quando eri bambino fino ad oggi, nei momenti più duri, il pensiero delle cose tristi e dure e credimi sono proprio quelle che ti fanno superare il momento no che magari stai attraversando....aumentando la tua adrenalina del momento............ Sai io ho fatto delle belle cose, quando potevo....sono venuto a firenze pedalando un giorno intero e facendo percorsi che nemmeno immaginavo ..ma le distanze e gli ostacoli li devi superare x forza...sei solo e quindi devi farcela.....e l 'elba??? il giro dell' elba con il vento, il sole ed il caldo che ti distruggono e li guardi i battiti, la tua soglia... rallenti in salita e ti porti a quel massimo che sai di dover fare x non cuocerti e quindi porti il tuo cardio al 75 max 85 della tua soglia massima e poi sali...zuccheri intervallati da acqua ..senza far si di disidradarti.........e inizi a contare i km che mancano. ti concentri sulle pedalate assecondi il tuo corpo e guardi la tua ombra che barcolla....poi finisce tutto vedi buio, i muscoli non ti accompagano più, vorresti fermarti telefonare ..ma qui subentra l' orgoglio e il tuo angelo custode.....ed è come avere una bacchetta magica...sai che hai ancora dentro il barile 10 km di energia magari la raschi da ogni angolino del tuo corpo e della tua mente........e poi affronti la salita senza mai guardare in su perche verresti dristutto.....guardi la ruota che fa un giro poi un altro e sasso dopo sasso costruisci la tua montagna.....poi c' è un po di discesa...è li che cerchi di caricare le pile ..sarebbe quel famoso dormire 5 minuti dell amico di tuo marito...ti basta poco per ricaricarle perche il tuo obbiettivo è li quasi raggiunto e non puoi permetterti di fermarti adesso non arriveresti alla meta.......pensi e pensi e ripensi a tutto cio che ti viene in mente....un amico che sta male...una persona in grosse difficoltà economiche....un genitore che ha perso un figlio......un bambino nato con handicap ecc e quello che fai te inizia a diventare dedica per loro....e siccome è una dedica non puoi assolutamente mollare....vedi quella linea all' orizzonte...quanto mancherà? un ora? due ore?....non ha importanza è li che devo e voglio arrivare..............Ce l' hai fatta? adesso0 ti stendi distrutto....piangi ....ridi....ti abbbracci...............adesso sei grande e forte come un gigante e nello stesso tempo piccolo come un bambino.................ti senti un energia nuova dentro che rinizia a crescere e ti fa un alone di buono e piacevole intorno...adesso stai bene....per un giorno eroe e non per caso......una cosa voluta e raggiunta è un premio che non ha eguali...la puoi raccontare agli amici che ti guardano, mentre te la racconti con gioia loro ti guardano con sguardi strani e stralunati come x dire ...ma te sei matto..........si matto si ma pieno di orgoglio, di colore e di bene............Non so se ti ho reso l idea di quei matti di tuo marito e dei suoi amici...forse no..per te sarà solo confusione...ma se vuoi scoprire cosa volevo dirti il prossimo anno mettiti anche te le scarpette ed inizia ad accompagnarli per quei 30 km......e credimi scoprirai cose meravigliose e ti sorprenderai di te stessa....non guardare il tempo che ci metti quello non conta....guarda l arrivo all'orizzonte e gustatelo mentre ci arrivi un grosso bacione ...molto bello il tuo messaggio ciao
 
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 30/11/12 alle 19:29 via WEB
Sei talmente entusiasta di quello che fai che riesci a scrivere un poema. Ti rispondo anche qua. Hai descritto benissimo le emozioni, la fatica il dolore e la voglia di farcela di cui mi parla sempre mio marito quando fa le gare. La voglia di mollare, ma l'orgoglio che ti porta avanti. Una volta pensavo che era pazzo, ma poi ossevandolo ho capito quello che lui intendeva dire. Qualche volta li ho seguiti ed aspettati all'arrivo: veder piangere degli unomini per l'emozione che provano ad avercela fatta, commuove moltissimo. Siete veramente degli eroi, anche se non nel senso che conosciamo della parola, ma per quello che riuscite a fare per voi stessi. Ciao
 
 
unvolooltrelenubi
unvolooltrelenubi il 03/12/12 alle 18:24 via WEB
visto!!!!........eheheheh
 
oro_giallo
oro_giallo il 23/12/12 alle 21:36 via WEB
per te, per la tua famiglia,dal cuore i migliori auguri di Sante Feste, oro!
 
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RICORDA CHE

     

Ricorda che:
ti criticheranno sempre
parleranno male di te
ti sarà difficile incontrare
qualcuno al quale tu
possa piacere come sei
quindi vivi come vuoi.
Fai quello che ti dice il
cuore. Fa ciò che vuoi
la vita è un opera di
teatro che non ha prove
iniziali, quindi canta,
ridi, balla, ama, vivi
intensamente ogni
momento della tua vita
prima che cali il
sipario e finisca tra
gli applausi.

 

COME L ACQUA

(print image)

Vorrei essere come l'acqua
che si lascia andare,
che scivola su tutto,
che si fa assorbire,
che supera ogni ostacolo
finche' non raggiunge il mare
e li si ferma a meditare
per scegliere
se esser ghiaccio o vapore,
se fermarsi o
se ricominciare...

 

PANORAMI

Cambiano gli orizzonti,

cambiano i paesaggi,

ma i veri problemi

rimangono dentro

di noi. 

 

FANTASIA

Senza la fantasia, senza la capacita' di sognare
siamo soltanto degli uomini.
Con la fantasia e la poesia possiamo invece 
VOLARE o perlomeno sollevarci da terra
quel tanto che basta per sentirci qualcosa di piu'.
     

  

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LA VITA

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La vita è un miracolo,. è un sogno, .é un gioco,. .é  un'avventura,. é felicità, .è dolore ma quello che ho imparato è che la vita.......è un viaggio che deve essere vissuto fino in fondo e le persone che incontri saranno i tuoi compagni di questo viaggio spettacolare. 

 

GIOSTRA

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ogni volta che alziamo gli
occhi al cielo e vediamo
le stelle sono tutte tue e
tutte mie..... per fortuna
non si possono comprare
per fortuna ci sono
ancora cose che sono
davvero di tutti.....
e quello che è
meraviglioso è che
pur lontani....
guardando il cielo
vedremo sempre la
 stessa stella....
un abbraccio ...
unvolooltrelenubi

 

CIAO

 

MUORE LENTAMENTE
CHI EVITA UNA
PASSIONE, CHI
PREFERISCE IL NERO
SU BIANCO E I PUNTINI
SULLE “i”, PIUTTOSTO
CHE UN INSIEME
DI EMOZIONI, PROPRIO
QUELLE CHE FANNO
BRILLARE GLI OCCHI,
QUELLE CHE FANNO
DI UNO SBADIGLIO
UN SORRISO.

 

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