un.sorriso.x.sempre

Quand’ero piccolina e ti vedevo sul trattore mi dicevo che un giorno anche io sarei salita su e avrei fatto le stesse cose che facevi tu… eri forte pà, oggi ti guardo e ti vedo chino, vedo il tuo viso segnato dal tempo, le tue braccia che non si sono mai fermate un momento, le tue mani non hanno più spazio ormai per cicatrici nuove, nei tuoi occhi padre mio un tempo vedevo la fierezza del tuo essere uomo e padre,  quanta forza ho visto in te,ho sempre saputo che nessuno era più forte di te...oggi i tuoi occhi sono spenti, taciturni doloranti... e muoio dentro quando ti vedo su quella poltrona che fissi chissà che... tu non lo dici ma io so dove sono volti i tuoi pensieri...oggi pà hai sei figli, che poche soddisfazioni hanno saputo darti,anzi quasi nessuna,tante e tante volte il mondo ti è crollato addosso, ma le tue spalle hanno retto il peso, si sono curvate nel tempo, ma hanno retto, ti sei sempre battuto per difendere i tuoi valori, e hai cercato in tutte le maniere di trasmetterli a noi,…ma noi non ti abbiamo mai dato retta, siamo stati duri e ingiusti con te…adolescenti si ma stupidi…abbiamo fatto in modo che tu strusciassi sempre più a terra, quel pezzo d’uomo che conoscevo da piccola era morto dentro te… a un certo punto la vita sembrava che ti volesse riscattare di tutti sacrifici e di tutte le sofferenze… portando nella tua vita/nostra LUI, SERGIO, LUI da solo senza portare il tuo sangue nelle vene ti ha dato in quei pochi anni tutto ciò che noi figli non siamo riusciti a darti in un’itera vita, si pà questo lo riconosco e te ne chiedo perdono… pà eri tornato quello di un tempo, avevi ritrovato la giovinezza con LUI, su di LUI potevi contare sempre, eri di nuovo forte pà, avevi ora un appoggio, e io ormai pensavo che non avresti mai più stusciato a terra, non avresti mai più dovuto soffrire,  e sapevo che nessuna lotta più ti faceva paura…ma quella notte, quella maledettissima notte pà non è stato solo il mondo a crollarti addosso, non siamo stati noi figli, che ormai maturi nell’esempio SUO, a ferirti il cuore..tutto l’universo si è unito per distruggerti… tornavi da una fiera dove LUI aveva desiderato tanto venire,camminavate LUI dietro TE, avevi visto arrivare una macchina , hai detto attento SE, e hai sentito un botto, ti sei voltato pà, ma SERGIO non c’era, SE hai chiamato, ma non c’era… era poco più giù riverso a terra… che dolore  che hai provato… che paura ti ha attanagliato la mente, ti ha morso il cuore, ti ha ucciso l’anima… ti sei inginocchiato vicino al SUO corpo dove Vita ne rimaneva ormai poca, hai messo la tua mano nella SUA e hai senti che stringeva…io lo so pà che in quell’ultimo tocco la tua Vita è affluita nel corpo di Lui.. ma non è bastato il tuo strazio per rendere salva la SUA Vita… per quanto io mi sforzi, non potrò mai sapere quanto il tuo cuore ha sanguinato… e quanto ancora oggi sanguina… per quanto io ti osservo non portò mai sapere quante volte ti sei maledetto, e ti maledici quante volte ti sei odiato e quanto ti odi..quello che so pà e che le tue spalle da quella notte si curvano ogni giorno di più i tuoi capelli sono sempre più bianchi, i tuoi occhi sempre più vuoti… Pà ORA CAPISCO MOLTE COSE CHE PRIMA NON CAPIVO, e mi ODIO perché IL SACRIFICIO perché Ciò ACADDESSE è STATO TROPPO GRANDE, e nulla mi porterà mai alla comprensione del perché tutto ciò è accaduto… non doveva pà LUI non doveva morire… perché LUI meritava di vivere. E tu padre mio non meritavi questo atroce dolore