V-day, l'inizio...
::: Quasi un MEETUP su Libero::: Racconta il tuo V day e cosa faresti per cambiare l'Italia... ma non cazzate per favore!
INTENZIONI DEL BLOG
Abbiamo creato questo blog per poter raccogliere le impressioni, le notizie sul V day.
Ci piace continuare a raccogliere idee che tutti abbiamo per migliorare il Paese.
Tutti possono scrivere i post. Se ci saranno post che non c'entrano niente (off topic) con il tema saranno cancellati! Si prega di usare un carattere il più possibile uniforme (Verdana). Tutto per una migliore leggibilità... contano le idee, le parole!
Post n°57 pubblicato il 20 Settembre 2007 da vudej
Riporto qui un commento trovato sul blog del Beppe che mi sembrava interessante e da mettere in evidenza. Il Gruppo Stampa ha inviato una lettera al Presidente dell'Ordine dei Giornalisti Lorenzo Del Boca per chiedere di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti del Direttore del TG2 Mauro Mazza. E' importante che ognuno di noi mandi questa mail e che l'Ordine sia sommerso dalle proteste. Questo l'indirizzo: Questo il testo della lettera:
Le scrivo per chiederLe di prendere provvedimenti disciplinari, dalla censura all'espulsione dall'Ordine, nei confronti del Giornalista Mauro Mazza, direttore della Testata Giornalistica di RAI 2 per i seguenti motivi: - PROCURATO ALLARME: Nell'editoriale di oggi, mercoledì 19 settembre 2007, andato in onda alle ore 13.00, usava 4 minuti di servizio pubblico per paventare il rischio che un pacifico e non violento movimento di cittadini indignato verso l'attuale classe politica italiana possa "premere il grilletto e qualche volta uccidere". Tale affermazione non è supportata da nessun dato reale ma è solo una sua forzata e discriminatoria interpretazione dei fatti. Nome, cognome, città |
Copio e incollo da QUI>> "Cosa accadrebbe se un mattino, un brutto mattino, qualcuno, ascoltati quegli insulti, quelle male parole contro Tizio o contro Caio, premesse un grilletto all'improvviso?" Ecco come il Tg2, oggi, mette in guardia i telespettatori italiani dal "terrorismo" di Beppe Grillo. Si sa, la libera (?) informazione (?), in Italia, fa molta fatica a distinguere tra satira e terrorismo: così, se parli male della Legge Biagi, automaticamente parteggi per le Brigate Rosse; analogamente, se denunci attraverso la satira le torbidezze della nostra classe (casta) politica, immediatamente vieni etichettato come "terrorista"... E' così che funziona. E' proprio così che i media difendono la "casta", infondendo il terrore (terrorismo mediatico) nelle coscienze ipnotizzate degli italiani. Senza contraddittorio, naturalmente. E' assai importante che i telespettatori metabolizzino le parole tronfie e sprezzanti di Fassino, Mastella, Casini & Co., ma è altrettanto importante tenere nascosto (disinformazione) ai telespettatori il pensiero di Grillo, che viene scaltramente riassunto e interpretato, piegato alle esigenze del "servizio" (plagio delle coscienze). "Italiani, attenti a quel terrorista di Grillo!" - avverte il Tg2. La "casta" non si tocca. Dove andremmo a finire se altri, sul modello di Grillo, dovessero mai pretendere il diritto alla libera informazione, alla libertà di pensiero e di espressione, alla libertà di associazione e partecipazione alla vita politica? Meglio mettere in guardia gli italiani, dunque. Chi sta con Grillo, sta con i terroristi. Chi si schiera contro la "casta" e crede nella possibilità di una democratica partecipazione dei cittadini alla vita politica, sta dalla parte di "quelli che premono il grilletto"... "Questa democrazia, la democrazia occidentale, è solo una cosiddetta democrazia; è malata di fascismo e nazismo. Un partito governa, non la totalità. No, non c'è governo del popolo, ma governo di un partito, e non di un partito, ma dei capi del partito. Questi decidono dell'intera economia, del bilancio e delle politiche del governo. E il popolo li subisce passivamente. Cambiate questa struttura della politica." (Gandhi) IO NON AGGIUNGO ALTRO...POSSO SOLO DIRE CHE QUESTA E'L'ENNESIMA CONFERMA DI QUANTO I MEDIA STIANO CERCANDO DI SPAVENTARE IL PUBBLICO...DI DISSACRARE GRILLO E LA V-GENERATION... |
Post n°55 pubblicato il 18 Settembre 2007 da amelie_poulaine
Premetto che non compro nè leggo TV Sorrisi e Canzoni, ma curiosando sono finita nello spazio online aperto ai lettori (D&R Domande e Risposte) e con mio grande stupore ho trovato un vespaio. Moltissimi lettori si lamentano del fatto che non sia stata data alcuna notizia sul V-day, ma non è molto interessante questo quanto le motivazioni fornite dal direttore Umberto Brindani. |
Quasi tutti i politici hanno cercato di bollare il V-Day come antipolitica. La cosa ha dell'incredibile, i cittadini che scendono in piazza per aderire ad una legge di iniziativa popolare come possono rappresentare l'antipolitica. Se non è politica questa ditemi voi cosa significa far politica. Ovviamente i partiti politici sono molto spaventati dal fatto che il popolo prenda coscienza del proprio potere e fanno di tutto per cercare di ridimensionare il fenomeno. I media, purtroppo, sono schiavi dei poteri politici e trasmettono messaggi fortemente alterati su quello che è successo. 300000 firme raccolte in un giorno per una legge di iniziativa popolare non era mai successo nella storia della Repubblica. E' una manifestazione che prescinde dalla persona di Grillo, il quale in questi anni ha semplicemente ascoltato i disagi delle persone. I media se fossero sinceri direbbero che le proposte di Grillo non sono proposte di Grillo. Eppure da tutte le parti si sente parlare di qualunquismo e di populismo. Chiediamoci chi è il qualunquista, il qualunquista è chi afferma che le cose non cambieranno mai, non chi si impegna per cambiarle. Chi scende in piazza per firmare una legge si sta impegnando per cambiarle. I cittadini non hanno molto altro potere per partecipare alla vita politica. Il diritto di voto, con il quale peraltro non si scelgono più neanche i candidati, è accompagnato dalla possibilità di votare i referendum abrogativi e di promuovere leggi di iniziativa popolare. Quindi parlare di antipolitica quando i cittadini si impegnano per fare politica attiva significa sminuire la politica fatta direttamente dal popolo. I politici non vogliono che il popolo faccia politica. Se la fa la chiamano antipolitica. Non vogliono perché questo sarebbe d'intralcio ai molti accordi trasversali che esistono tra gli schieramenti (perché nessuno ha mai fatto una legge per risolvere il conflitto di interessi?), non vogliono perché questo potrebbe toccare i loro innumerevoli privilegi, non vogliono perché un popolo passivo è più facilmente manipolabile. |
Torno dal weekend in Croazia e cosa trovo? Grillo e le liste civiche. Per poco non mi viene un colpo, mi precipito a leggere e... non so cosa pensare... Speravo che il V-Movimento facesse qualcosa di più originale e creativo. Che si organizzasse in modo diverso per continuare a denunciare e punzecchiare, svegliare e creare movimento e non legarsi le mani, non così presto. Che fare, fasciarci la testa prima? Proviamo a vedere quel che viene fuori, tanto, peggio di così... almeno per qualche anno ci sarà qualcosa di nuovo. In ogni modo l'idea delle Liste non esaurisce il V movimento che, a mio avviso continuerà per la sua strada... Grillo ha detto che è un virus!!! Un virus oramai diffuso che potrebbe sfuggire anche al suo controllo. |
Post n°51 pubblicato il 16 Settembre 2007 da vi_di
V day: Grillo lancia le liste civiche! Ragazzi, soprattutto voi giovani: fatevi avanti! |
Post n°50 pubblicato il 16 Settembre 2007 da vi_di
Nella home page del corriere on line campeggioa Beppe e il suo intervento alla festa dell'Unità di Milano.Però, siccome domani la home sarà diversa, metto il link diretto all'articolo all'interno: E questo è il link all'articolo su Repubblica ( anche lì segnalato già in home): E GRILLO IRROMPE ALLA FESTA DELL'UNITA' Ragazzi, vi rendete conto? Da che la stampa lo ignorava, oggi è in home sui due giornali più letti. |
Postato da Beppe Grill sul suo blog |
Secondo me l'aria sta cambiando... i politici sembrano più vulnerabili, più criticabili e più controllabili! Si incomincia a a farli rigare diritto o almeno li si costringe a dare qualche risposta. Certo, non è la prima denuncia di questo tipo, non è da tanto che quell'altro politico (non ricordo chie era) ha avuto problemi perché ha usato l'ambulanza per spostarsi a Roma. La stampa ed i media possono metterli alla gogna... questo è secondo me un utilizzo virtuoso dell'informazione. A proposito d'informazione non ne posso più della Franzoni e di questi casi infiniti... ma noi abbiamo bisogno di questa informazione necrofila e di paginate dedicate ai cazzoni dei VIP? (Tutti oramai sono VIP!) Abbiamo bisogno di informazione vera. |
Curiosi di come ha risposto l'Italia al V-Day? |
Post n°45 pubblicato il 13 Settembre 2007 da vi_di
Un bell'articolo e una speranza per il futuro del V Day: io spero proprio che Grillo appoggi questo movimento di Beha, e leggendo così mi è parso di capire. |
Post n°44 pubblicato il 13 Settembre 2007 da amelie_poulaine
Dopo 4 giorni dall'evento la tv affronta il fenomeno. |
In Italia i pregiudicati non trovano lavoro, per coloro che escono dal carcere devono mobilitarsi i servizi sociali, altrimenti non avrebbero speranza di reinserimento sociale. Chi vuole fare un concorso per ricoprire molti posti pubblici deve presentare la fedina penale e questa deve essere pulita altrimenti si viene esclusi. Tra le pene accessorie nel nostro ordinamento esiste l’interdizione dai pubblici uffici. I paradossi sono incredibili, perché chi ha commesso un reato non può diventare un poliziotto ma può diventare Ministro dell’Interno ed essere al vertice di tutta la polizia, può diventare parlamentare ed esercitare il potere legislativo. E’ ovvio che qualcosa non va. Tuttavia, si può anche dire che la scelta di impedire ai condannati di ricoprire incarichi pubblici può essere pericolosa, poiché in futuro potrebbero esserci delle condanne comminate a scopo unicamente persecutorio nei confronti dei nemici politici per impedir loro di ambire a determinate posizioni. Allora? Il punto è che le collusioni tra Stato e mafia in Italia sono così profonde che non c’è altra scelta, serve una legge che dica chiaramente che i condannati non possono entrare in Parlamento. Il punto è che i condannati che siedono in Parlamento non hanno commesso reati generici, ma reati collegati all’esercizio delle funzioni pubbliche, è assurdo che possano esercitare il potere legislativo. Quindi, anche se teoricamente persino questa proposta potrebbe essere discutibile, allo stato attuale dei fatti è indispensabile limitare l’accesso ai delinquenti in Parlamento. Luttazzi, ma anche altri, hanno affermato che la legge sulle due legislature ci avrebbe privato di politici molto importanti del passato. In realtà questa argomentazione è demagogica e populista. Spiego perché: quanti sono i politici geniali di cui ci avrebbe privato? Beh tre, quattro, cinque. In realtà la proposta di legge impedisce semplicemente l’eleggibilità in Parlamento, non a tutte le cariche pubbliche, pertanto un politico particolarmente bravo potrebbe trovare posto anche dopo due legislature in un eventuale Governo, potrebbe diventare Presidente del Consiglio, Presidente della Repubblica, forse a Luttazzi (credo che sia medico) mancano alcune basi di diritto pubblico, ma non solo a lui, altri le basi ce l’hanno e sono in mala fede. Al contrario, in Italia c’è un problema molto grave che riguarda il ricambio generazionale, abbiamo i politici più vecchi del mondo, i trentenni e quasi anche i quarantenni, non sono rappresentati. In Italia le poltrone hanno una colla molto potente, chi ci si siede non riesce più ad andare via. Quindi forse in altre circostanze la legge sulle due legislature potrebbe anche essere superflua, ma nel contesto nel quale viviamo diventa estremamente importante. Così come non servirebbe una legge sulle quote rosa se la società fosse veramente paritaria, il punto è che non è così. Le due legislature limiterebbero anche i conflitti di interessi. Faccio un esempio pratico molto attuale: uno dei problemi più gravi del nostro paese è inerente ai costi della politica, uno dei provvedimenti molto utili che si potrebbero emanare è la riduzione del numero dei parlamentari (il bicameralismo perfetto è di fatto inutile secondo la quasi totalità dei giuristi), ma il parlamento voterà mai un provvedimento per ridurre il numero dei suoi membri quando molti di loro ambiscono a ricoprire tale carica a vita? Beh ci sono argomentazioni sufficienti per rendere questa legge estremamente utile. L’ultimo punto in cui Luttazzi mi ha profondamente deluso è quando afferma “che il voto diretto al candidato non ha impedito in passato di votare dei veri e propri cialtroni”. Qui il populismo tocca l’apice. La democrazia non è perfetta, l’unico potere che ha il popolo in una democrazia rappresentativa è quello di scegliere i propri candidati, se non li può scegliere non siamo in democrazia. L’argomentazione è populista perché potrebbe arrivare a giustificare le dittature, un dittatore illuminato potrebbe non essere scelto dal popolo, che potrebbe votare al suo posto degli incompetenti, questo significa che la dittatura è superiore alla democrazia? Il popolo può sbagliare a scegliere i propri candidati, ma è giusto che sbagli da solo, non che altri sbaglino per lui e scelgano chi debba rappresentarlo. Del resto questa legge elettorale è stata votata dalla CDL prima delle ultime elezioni come ultimo disperato tentativo per non perderle, alcuni rappresentanti della CDL hanno definito questa legge “una porcata”, difenderla è assurdo, se l’Unione non cambia la legge elettorale al più presto vuol dire che è in malafede, vuol dire che non merita fiducia. Il problema più grande della democrazia è l’informazione e l’accesso ai mezzi di informazione, il popolo sbaglia meno le proprie scelte se riceve delle informazioni corrette. In Italia questo non avviene, esiste un ordine dei giornalisti (residuo del fascismo, anche se non tutti lo sanno), l’ordine dei giornalisti esiste in Italia e in un paio di paesi sudamericani, per comprendere quanto sia necessario e a cosa. Se internet sarà in grado di dare le giuste informazioni allora forse il popolo potrà riappropriarsi di un po’ di democrazia. Serve il nostro impegno e serve adesso. |
Lutazzi fa un interessante analisi del V Day e di Grillo, anche se è quasi del tutto contrario sia ad uno che all'altro. Fa delle provocazioni e argomentazioni sensate. >>>>> |
Post n°41 pubblicato il 12 Settembre 2007 da vudej
Articolo senza tante sorprese,a dire il vero. Ma per amor della cronaca... Naissance d'un nouveau populisme italien Beppe Grillo, acteur comique, remplit les salles et comble les vides laissés par la politique en qualifiant les partis de droite comme de gauche de "cancer de la démocratie". CET ACTEUR comique génois de 59 ans, au physique grassouillet et à la volubilité indomptable, dont le blog est l'un des plus visités d'Italie (160 000 accès par jour), se taille un franc succès avec ses attaques véhémentes et souvent ordurières contre la classe politique. Il propose de renvoyer chez eux les parlementaires tombant sous le coup de condamnations judiciaires, d'abolir les partis politiques et de limiter à deux législatures le mandat des élus. Samedi dernier, il a tenu en haleine pendant deux heures un auditoire de cinquante mille personnes réunies sur la place principale de Bologne à l'occasion de ce qu'il a appelé le « V-Day » (« V » étant l'abrégé de « vanfanculo », une interjection particulièrement grossière). Trois cent mille personnes ont par ailleurs signé sa pétition en faveur d'une proposition de loi populaire visant à limiter à deux législatures la durée du mandat parlementaire. Selon lui, vingt-cinq députés condamnés en justice siègent au Parlement. Tandis que 40 % des sénateurs et 30 % des députés ont déjà franchi le cap des deux mandats. « La gauche pire que la droite » Beppe Grillo s'en prend à tout et à tous. À la droite, qu'il juge un « ramassis de délinquants ». À la gauche, qui est « pire que la droite ». Aux partis, qui sont « un cancer de la démocratie ». Aux grandes entreprises, qu'il accuse d'être dirigées par des « voleurs et des fils de p... ». Aux intellectuels, qui ont « le coeur à gauche et le portefeuille à droite ». À la presse, qui « met en scène avec complaisance le petit théâtre de la politique ». À Walter Veltroni, qui brigue la direction du nouveau Parti démocratique (gauche modérée) : « Il dit tout et le contraire de tout. » Au juriste bolognais Marco Biagi, assassiné en mars 2002 par les Brigades rouges, dont il compare la loi sur le travail à « un bubon ». Pas même le cinéaste Nanni Moretti, dont les rondes citoyennes des années 2002-2003 préfiguraient déjà le populisme, ne trouve grâce à ses yeux : « Une fois pompé par les journaux et la télévision, il a disparu. » Il se défend d'une quelconque ambition politique. Fonder un parti ne lui viendrait jamais à l'esprit : « Je suis seulement un détonateur... le trait d'union du sentiment populaire. » «Expulser les condamnés » Le président de la Chambre des députés, le communiste Fausto Bertinotti, lui reconnaît une certaine utilité : « Quand la politique laisse des espaces vides, il est normal que quelqu'un en profite pour les combler. » Le ministre des Travaux publics, Antonio Di Pietro, autrefois grand accusateur du pool anticorruption du parquet de Milan, lui donne raison : « Les condamnés doivent être expulsés du Parlement. » En revanche, tous les autres hommes politiques, de gauche comme de droite, condamnent sa dérive populiste. À commencer par Piero Fassino et Massimo D'Alema, les deux leaders du Parti des démocrates de gauche (DS, ex-PCI). Un magistrat demande leur mise en accusation à propos d'une sombre magouille destinée à fusionner une grande banque et une compagnie d'assurances. Les écoutes téléphoniques tendraient à les faire soupçonner d'ingérence en faveur d'un escroc. Ils s'en défendent, et le Parlement devrait rejeter la demande du magistrat. « Les partis sont devenus impopulaires. Les citoyens sont visiblement mécontents. À qui la faute ? En ce qui me concerne, je ne m'en sens pas accusé », dit Piero Fassino. Cette crise de la représentation politique profite davantage à la droite. Selon les sondages, elle devance de sept points la gauche. L'institut Euromedia accorde même 63 % des intentions de vote à Silvio Berlusconi, contre 23 % pour Romano Prodi. |
A tutti coloro che leggeranno: è chiaro che la stampa e le TV, nonchè molti "uomini di Palazzo", hanno provato a sminuire la portata del V-Day, ma non ci sono riusciti, tanto che, ad esempio ieri, su RAI 3 ci sono stati dei momenti dedicati al "fenomeno Grillo". Ormai, loro hanno capito che deve cambiare qualcosa, hanno capito che la coscienza italiana è bella sveglia e soprattutto stufa di essere presa in giro da chi, invece di fare gli interessi del Paese, fa solo i propri interessi. Mi chiedevo allora - e rivolgo a voi l'interrgativo - come incanalare l'energia messa in moto da Grillo? Voi cosa ne dite? Non credete sia il caso di Prenderci Per Mano? |
Abbiamo vinto una battaglia, ma la guerra è lunga. A questo punto è importante seguire l'iter della legge d'iniziativa popolare, capire in che modo si svolgerà il dibattito parlamentare, possibilmente pubblicarne l'esito. E' molto ingenuo pensare che la legge abbia qualche possibilità di essere approvata, tuttavia, sarebbe opportuno pubblicare i nomi di tutti coloro che voteranno contro. Chi voterà contro darà la conferma (se mai ce ne fosse bisogno) di non volere assolutamente un parlamento pulito. |
Come (quasi) tutti sapranno il V Day non è un successo soltanto di Grillo e non è stato promosso solo da lui. Il V Day è diventato il giorno d'incontro e visibilità dei vari gruppi locali i famosi Meet Up che da gruppi di fans sono diventati il nucleo di tutto ciò che è avvenuto ed avverrà. Il V Day non era solo un giorno di protesta ma un giorno di azione e festa dei Meet Up. (Si sono fatti un mazzo così, ma ai gruppi locali piace "festeggiare" lavorando sodo.) I Meet Up sono impegnati in progetti concreti già da tempo, in seguito aggiungo qualcuno di questi progetti (anche per vedere come fanno a lavorare e sviluppare le idee.) Progetto Energia: Progetto Acqua : Consumo critico : Open source e trusted computing |
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