Da anni i prezzi delle case non fanno che salire e si leggono articoli allarmistici sul prossimo scoppio della bolla immobiliare. Io però vorrei investire in un appartamentino, perché i Bot non danno nulla e temo la Borsa. Sbaglio? Questa è la domanda che mi pongono gli amici ogni volta che mi incontrano sapendo che di mestiere faccio il consulente immobiliare.
Dopo diversi anni di forte ripresa delle quotazioni, la finalità puramente finanziaria continua ad essere di nicchia rispetto a quelle più tradizionali appena citate, eppure questa distinzione rischia di nascondere una realtà di fondo perché è vero che il mercato del mattone inteso in chiave totalmente speculativa o di messa a reddito, in Italia, trova ancora ostacoli di natura pratica (dalle norme sulle affittanze e sugli sfratti ai carichi fiscali), da dover accettare la definizione di «altamente illiquido». Ma, d'altra parte, il retro-pensiero che spinge l'80% della gente ad avere la proprietà della propria residenza è comune a quello che sta dietro alle altre motivazioni d'acquisto citate: la casa non tradisce, si rivaluta, è il bene rifugio per eccellenza. I miei consigli per gli acquisti. Non lo ha ordinato il dottore di comprare casa, non fatelo sotto una spinta emotiva ma ponderate bene. Oggi il mercato è ancora in crescita e bisogna privilegiare la tempestività nella scelta, mentre quando rallenterà, perché non crolla di sicuro, potrà convenire temporeggiare e negoziare molto il prezzo. Prioritari sono gli elementi che valorizzano una proprietà: zona ben servita dai mezzi pubblici, disponibilità di posto auto o box, presenza di aree verdi, buona esposizione, ecc.
Fate effettuare, all’agente immobiliare, le indagini preliminari: edilizie e urbanistiche, ipotecarie e catastali, sulla proprietà dell'immobile (es: iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli). Meglio far fare una perizia dell'immobile. Fate molta attenzione ai costi complessivi, non c’è solo il costo della casa, ma anche i costi accessori (notaio, tasse, ecc.) e verificate nella scelta i costi di gestione ordinari (spese condominiali, riscaldamento, ecc.) e straordinari (es: rifacimento del giardino).
Nel caso acquistiate per investimento, privilegiate zone con forte presenza di domanda di affitti (università, uffici, villeggianti per le zone più turistiche, ecc.) e sempre di piccola pezzatura (monolocali, bilocali e trilocali) perché più facilmente commercializzabili.
Buona regola sarebbe non fare più del 75/80% di mutuo, in ogni caso non prendete impegni se non avete verificato prima con la banca o un istituto finanziario le possibilità e i tempi di accesso al mutuo.
Geom. Giuseppe Lovaglio - giuseppelovaglio@libero.it – Sportello Immobiliare AINM
Consulente Banche e Tribunale di Monza. Già rilevatore prezzi per la Borsa immobiliare di Milano
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il 18/05/2012 alle 15:45
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il 25/03/2009 alle 09:03
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il 24/03/2009 alle 16:25
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