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Post n°15 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da ventanas
Un sentiero tracciato tra acque conosciute. L’imponenza di San Giorgio che chiede rispetto, Generoso civettuolo e sinuoso, Ceneri si lascia penetrare. Le auto tutte in fila, corrono il sentiero. Ma quanto di femminile c’è in un sentiero? Ma quanti progetti di sentieri possono essere ricondotti ad una femmina? Maturare una propria consapevolezza al riparo di sentimenti di odio, avidità di un sè permanente è parte di una categoria astratta del pensiero. La consapevolezza dell’inesistenza di un sé, idea di un’anima permanente, eterna ed immutabile, il dubbio vale a dire la fiducia in base a quello che l’occhio percepisce , la presunzione, queste sono stazioni del sentiero. Tutte stazioni che lasciamo scorrere, perché It is better to travel hopefully than to arrive. Guai rimanere sedotti ed ingannati dalla bellezza apparente di una femmina che vive le stazioni come parte di un proprio villaggio mentale, di un parco giochi, perdendo di vista il sentiero. Percorro il sentiero, mi alzo di quel tanto che basta per dare un senso ai contorni ed alle forme del paesaggio, ora ho una visione verosimilmente vicina alla verità, ma troppo distante dal divino senso di giustizia, quindi, mi astengo da ogni giudizio.
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Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 09:33
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 09:30
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 09:23
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 09:12
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il 25/03/2009 alle 09:03