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parole che avrei voluto dirti anima mia...

 

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Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 23 Novembre 2005 da ondeggiamenti

..........Tra i campi di grano maturato al sole,e un mare di rossi papaveri trascorreva il giorno fantasticando,......e lasciandosi andare alla dolce nenia delle sornioni cicale, riviveva le conturbanti emozioni di quel giorno.

 

In cuor suo sapeva che era peccato pensare a quei giochi maliziosi........ma il piacere che le procurava la sola idea era più grande del rimprovero che saliva dalla sua coscienza

Nessuno mai l'aveva guardata con quegli occhi pieni di desiderio facendola sentire per la prima volta donna......nessuno mai aveva sfiorato la sua pelle morbida con tali carezze....e neppure lei si era mai guardata allo specchio con occhi così voluttuosi.

Eccola la,in piedi, in tutto il suo splendore,non più ragazzina ma giovane donna dalla morbide curve, due seni turgidi e ben rotondi..., li accarezzava sentendo salire un dolce brivido......e le sue mani......, le sue mani esploravano non più distratte, tutto il corpo....e scendevano lungo i fianchi.......e giù fino al pube .......procurandole un piacere sottile.....e lungo le cosce....ad esplorare quella nuova donna che anelava l'amore...

 Continuando nei viaggi che era solita fare,cercava nei volti degli ''uomini'' tracce di infanzia:qualcosa, non sapeva neanche cosa ,che avesse il lontano sapore dei pomeriggi oziosi in canottiera;''persi'' nelle stanze del cielo!

Era in uno di quei momenti che vide la faccia dell'uomo a cui avrebbe regalato l'Amore,ma era un'immagine tenue, solo l'''odore'' era forte e fu la prima volta che strinse le gambe per trattenere il piacere:era un attimo pieno!Per la prima volta cavalcò la ''paura'':era solo immaginazione,ma aveva l'intensità d'un presagio...

Era una bimba con la sottoveste rossa.

 
 
 
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Un blog di: ondeggiamenti
Data di creazione: 07/11/2005
 

Abbiamo perso...

Abbiamo perso anche questo crepuscolo.
Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano
mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.

Ho visto dalla mia finestra
la festa del tramonto sui monti lontani.

A volte, come una moneta
mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.

Io ti ricordavo con l'anima oppressa
da quella tristezza che tu mi conosci.

Dove eri allora?
Tra quali genti?
Dicendo quali parole?
Perchè mi investirà tutto l'amore di colpo
quando mi sento triste e ti sento lontana?

E' caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo
e come cane ferito il mantello mi si è accucciato tra i piedi.

Sempre, sempre ti allontani la sera
e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.

da Venti poesie d'amore e una canzone disperata

 
 

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