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parole che avrei voluto dirti anima mia...

 

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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 25 Novembre 2005 da ondeggiamenti

Non portava più le trecce, nè più aveva la sottoveste rossa...l'aveva chiusa nel baule dei ricordi...insieme ad un cuore troppo straziato...

L'aveva abbandonata là, tra i campi di papaveri e il grano maturo...e le cicale sornione continuavano la loro nenia raccontando del tempo che fù e che mai più sarebbe tornato...

Nella sua valigia di similpelle blu solo poche cose: il suo diario chiuso a chiave ,un antico orologio a cucù, un piatto da muro sbeccato con la riproduzione dei girasoli di Van Gogh, una cartolina del suo mare...la foto tanto amata della mamma, e un biglietto di sola andata...

Una grigia mattina d'inverno, se ne era andata con la sua valigia; passo spedito, deciso, chiusa dentro il suo cappotto di maglia, dentri stretti, e occhi fissi.

Se ne era andata via, senza mai voltarsi indietro, nemmeno una volta...nemmeno per dare un ultimo saluto ai suoi campi...ai suoi monti che si ergevano maestosi e scendevano ripidi fino al mare...

Immobile come una statua di sale.

E di sale sapeva quell'unica licrima che gelida le rigava la guancia.

 
 
 
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Un blog di: ondeggiamenti
Data di creazione: 07/11/2005
 

Abbiamo perso...

Abbiamo perso anche questo crepuscolo.
Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano
mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.

Ho visto dalla mia finestra
la festa del tramonto sui monti lontani.

A volte, come una moneta
mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.

Io ti ricordavo con l'anima oppressa
da quella tristezza che tu mi conosci.

Dove eri allora?
Tra quali genti?
Dicendo quali parole?
Perchè mi investirà tutto l'amore di colpo
quando mi sento triste e ti sento lontana?

E' caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo
e come cane ferito il mantello mi si è accucciato tra i piedi.

Sempre, sempre ti allontani la sera
e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.

da Venti poesie d'amore e una canzone disperata

 
 

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