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Un blog creato da verdilecco il 21/02/2007

OCCHI VERDI A LECCO

se chiedere la pace tra uomo e natura è chiedere troppo, io chiedo troppo.

 
 

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Luminarie si, luminarie no

Post n°58 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da verdilecco
 
Foto di verdilecco

E' acceso il dibattito sulle luminarie natalizie. Ricordo che il S. Natale è la festa che fa memoria della nascita di Gesù e non la festa del consumismo e dei commercianti. E’  vero che non è spegnendo le luci sfolgoranti che addobbano le città che si risolve il problema energetico, ma è pur vero che da qualche parte bisogna iniziare e, a volte, gesti poco più che simbolici possono servire d’esempio per conversioni importanti.

Però a me preme più  rilevare, ad uso di chi non se ne fosse ancora accorto (vedi vice sindaco di Lecco) ,  che i Verdi sono il partito che ha fatto della promozione delle fonti rinnovabili la priorità della propria azione politica. “Viviamo in un mondo arcaico dal punto di vista energetico rispetto alle tecnologie esistenti”, affermano gli scienziati dell’Ipcc, il panel Onu che studia i cambiamenti climatici premiati con il Nobel per la Pace. Ritengo coloro che vogliono perdurare nell’utilizzo delle fonti fossili e del nucleare (così come ancora oggi concepito) responsabili del maggior disastro mai perpetrato ai danni dell’umanità attuale e futura. Il Patto per il Clima proposto dai Verdi così sostiene: “Una nuova politica energetica deve basarsi sulle energie rinnovabili, a partire dal sole, sul risparmio e l’efficienza energetica, su una rete energetica intelligente per ridurre al minimo gli sprechi, puntando fortemente sulla ricerca e l’innovazione tecnologica che consenta tra l’altro di utilizzare l’idrogeno e le bionergie prodotte su filiera corta. Tutto ciò è indispensabile per costruire una società giusta, sostenibile e senza guerre. Una tale sfida comporta anche il superamento del vecchio modo di misurare il Pil con indicatori che valutino lo sviluppo in termini di sostenibilità sociale e ambientale. La nuova politica economica dovrà perciò puntare alla qualità più che alla quantità, consumando meno e meglio e tutelando sempre di più i diritti dei cittadini”.

Convertirsi, cambiare stile di vita, vuol dire vivere in modo più sobrio, sano, investendo nella ricerca scientifica e tecnologica per la vita e i diritti dei viventi. Non significa tornare a vivere nelle caverne come denigratori senza scrupoli vogliono indurre a credere.

Aberto Valsecchi

 
 
 
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CANTICO DELLE CREATURE

 

IN EQUILIBRIO

Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.

 

LE NUOVE FRONTIERE DEL CAMBIAMENTO

La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per  garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.

 
 
 
 

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