Blog
Un blog creato da verdilecco il 21/02/2007

OCCHI VERDI A LECCO

se chiedere la pace tra uomo e natura è chiedere troppo, io chiedo troppo.

 
 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 

ULTIMI COMMENTI

Grazzie!
Inviato da: magazine enfance
il 12/08/2013 alle 09:57
 
caro Alberto la città di Lecco e in una posizione...
Inviato da: giovanni
il 06/03/2011 alle 19:46
 
Bene a questa proposta dei verdi lecchesi, bene alla...
Inviato da: giancvilla
il 08/11/2009 alle 16:24
 
complimenti a saponaro e monguzzi. entrambi hanno deciso...
Inviato da: marco
il 19/10/2009 alle 18:39
 
interessante post. Ci sono diversi elementi, però che ne...
Inviato da: paolo trezzi
il 05/10/2009 alle 22:28
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

pino.poglianig.kataonedoppiatore1dg_lauraandreas.eisendleRoquestalosk65verdileccodieciminuti2012autumninromtedoforo3meninasallospecchiomarco89linneaprovadhopelove10
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 

 

« Nostalgia di nucleareCaro signor futuro presidente »

...a proposito di nucleare il pensiero del consigliere provinciale

Post n°118 pubblicato il 04 Maggio 2009 da verdilecco
 
Foto di verdilecco

E’ noto, anche se molti spesso si dimenticano, che ogni volta che si usa una risorsa si producono inevitabilmente rifiuti. E i rifiuti non sono mai “INNOCENTI”: in un modo o nell’altro, e volte in più modi insieme, sono dannosi. In questa situazione appare chiaro che non sarà possibile far vivere gli abitanti della Terra, utilizzando combustibili fossili (carbone e petrolio), primo perche non ce ne sono a sufficienza, secondo perche inquinano e alterano il clima della Terra e creano problemi sanitari devastanti. Le varie forme di energia possono convertirsi una nell’alta, ma non sempre. Esempio possiamo trasformare energia solare in energia elettrica, invece contrariamente a quanto si pensa, non è così per l’energia nucleare, infatti le centrali nucleari sono dei sofisticatissimi bollitori d’acqua, che convertono energie nucleare in energia termica a sua volta convertita in energia meccanica e infine in energia elettrica.

L’ENERGIA DELL’ ATOMO

Il combustibile l’uranio: è un metallo non molto abbondante sulla Terra, nelle miniere dove viene estratto, ogni tonnellata di roccia ne contiene in media 3 grammi. Sarebbe economicamente conveniente poter estrarre l’uranio da rocce in cui la concentrazione sia molto più elevata es. 500 grammi per tonnellata. Attualmente si da per certo che è una risorsa finita, raggiungerà un picco di produzione per poi inesorabilmente declinare. Teoricamente però è tecnicamente possibile estrarre uranio dal mare, dove la concentrazione è di circa 3 miriagrammi per tonnellata d’acqua, pensare di recuperare in modo economico e energeticamente conveniente, corrono anni luce.

LE SCORIE DOVE LE METTIAMO ???

Gli USA fin dagli anni 70 si sono posti il problema di trovare un deposito definitivo, dopo tutti gli USA sono la nazione tecnologicamente più avanzata, più ricca e più potente del pianeta, con vaste zone di territorio remote, disabitate e geologicamente sicure. Il sito individuato è Yucca Muntain, una sorta bunker naturale del deserto del Nevada a circa 150 Km da Las Vegas. Il sito avrebbe dovuto dare garanzia per 100.000 anni , poi ridotti “solo” a 10.000 anni. A questo non si è ancora giunti a una decisione definitiva. A tutt’oggi i costi per la costruzione del sito Yucca Muntain ammonta a 60 MILIARDI di dollari. Non un grammo di rifiuti nucleari vi è stato ancora depositato, la data di inizio dello stoccaggio è fissata per il 2017. Da qui ad allora serviranno almeno altri 15 MILIARDI di dollari. Negli USE si trovano attualmente oltre 45.000 tonnellate di combustibile esausto, che devono essere messe in sicurezza. Il deposito di Yucca Muntain potrà contenere 70.000 tonnellate di rifiuti e dovrà essere riempito gradualmente nell’arco di TRENT’ANNI . intanto gli USA avranno accumulato 85.000 tonnellate di combustibile esausto: il deposito è dunque già virtualmente pieno, 10 anni prima delle sua apertura.

I CONTI SI FANNO ALLA FINE

Abbiamo appurato le difficoltà di approvvigionamento dell’uranio, e convenuto che tra i 15 maggiori possessori di riserve di uranio non vi è un solo paese dell’Unione Europea, tutto ciò rendono oggettivamente peregrine le affermazioni di chi indica il nucleare come strada verso l’autosufficienza energetica europea, o addirittura italiana. Il ciclo industriale dell’energia nucleare richiede, oltre che enormi investimenti economici, occorre anche un gigantesco investimento energetico, basato principalmente sui combustibili fossili. Dunque la produzione del combustibile nucleare per esempio è un processo lungo, complesso,inquinante ed energeticamente dispendioso. E’ calcolato che per ottenere 160 tonnellate di uranio necessario a far funzionare una centrale standard per un anno, occorre processare 160.000 tonnellate di materiale e per il suo impiego nelle centrali nucleari convenzionali l’uranio deve essere ulteriormente arricchito.

CENTRALI OGGI

La stragrande maggioranza delle centrali nucleari oggi in funzione ( 439 )appartengo alla così detta “seconda generazione” Light Water Reactor, ( LWR ) che utilizzano normale acqua sia per rallentare i neutroni sia per raffreddare l’impianto e uranio arricchito come combustibile. Attualmente gli impianti più moderni vengono chiamati di “terza generazione” European pressurized Reactor ( EPR ), ma ne sono attivi soltanto tre in tutto il mondo. Si tratta sostanzialmente di centrali LWR basate su un progetto più evoluto e, soprattutto più competitivo dal punto di vista economico.


CENTRALI DOMANI (forse)

Le centrali nucleari del futuro dovrebbero appartenere alla cosi detta quarta generazione o G4. Attualmente il loro sviluppo è oggetto di un protocollo di collaborazione internazionale fra 13 stati, a cui presto aderirà anche l’Italia. E’ bene e va CHIARITO subito che gli impianti G4 (oggi si sta lavorando su sei tipi diversi di progetti), potranno essere eventualmente costruiti tra non meno di 25anni.

LA DURA LEGGE DEL MERCATO

L’energia nucleare esercita un indubbio fascino per la sua potenza ed eleganza tecnologica, ma restano sul tappeto tutti i suoi limiti e le sue incognite: economicità del ciclo industriale, sicurezza degli impianti in condizioni ordinarie e a maggior ragione in presenza di scenari catastrofici (terremoti,attacchi terroristici), smaltimento delle scorie, legame indissolubile e ambiguo con l’industria militare. Resta da chiedersi, come mai a nessun’altra attività industriale viene permesso di continuare a svilupparsi senza che prima vengano risolti problemi di questa gravità??? E’ falso ad esempio che per in nostro fabbisogno, siamo costretti ad acquistare a caro prezzo l’elettricità prodotta con il nucleare in Francia. Vero è che la Francia è costretta a vendere ai Paesi limitrofi elettricità a basso costo durante la notte per liberarsi dal surplus prodotto dai propri impianti. La realtà è che l’industria nucleare civile nel mondo è moribonda da quasi tren’anni e sono stati le leggi del libero mercato e della libera impresa a ridurla così. Gli ambientalisti non c’entrano proprio nulla.

UNA RINASCITA IMPROBABILE

E se si vuole ipotizzare che il nucleare possa giocare un ruolo importante nel sistema energetico mondiale da oggi al 2050, però, lo scenario minimo dovrebbe essere il seguente: sostituzione di tutti gli attuali 439 impianti per raggiunti limiti d’età, sostituzione del 50% delle attuali centrali a carbone, copertura del 50% della nuova domanda di elettricità. Questo scenario implicherebbe la costruzione di 2.500 centrali da 1.000 MW ciascuna, si tratta però di uno scenario del tutto irrealistico: non ci sono i tempi tecnici, non si saprebbe dove reperire l’uranio, non esistono depositi adeguati per lo smistamento delle scorie, a cominciare dalle migliaio di tonnellate di plutonio che verrebbero prodotte.

FUSIONE SE SON ROSE ……….

Il processo che alimenta il sole, due nuclei atomici leggeri che fondono a formarne uno più pesante. Per riprodurre sulla Terra questo processo i candidati ottimali sono il deuterio e il trizio, i due isotopi dell’idrogeno. La ricerca in questo campo è ancora in fase preliminare e sui tempi lunghi la fusione nucleare potrebbe essere la soluzione radicale al problema energetico. Su questo approccio e basato il progetto ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), avviato nel sud della Francia con la partecipazione dei maggiori Paesi consumatori di energia. Il primo impianto (500MW) se va bene funzionerà nel 2030. Molti scienziati però sono scettici sulla fattibilità della fusione nucleare. In ogni caso se un bel giorno la fusione nucleare verrà in nostro soccorso, ciò avverrà oltre la soglia di tempo che può garantire l’uscita indolore dall’era dei combustibili fossili.

Erminio Locatelli

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

CANTICO DELLE CREATURE

 

IN EQUILIBRIO

Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.

 

LE NUOVE FRONTIERE DEL CAMBIAMENTO

La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per  garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963