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Il fiato sul collo
Post n°18 pubblicato il 28 Ottobre 2007 da J.DVanessaparadis
Si leggono molte cose riguardo alle chat, ai chatters, ed a tutti, anche a me, la domanda più frequente che viene rivolta nelle varie rooms, è la stessa:perchè sei qui, perchè entri in chat . Per quel che mi riguarda, è la voglia di leggere qualcuno che mi scriva in un certo modo che scriva qualcosa di diverso dalla mia realtà, qualcuno che valga la pena di leggere perchè le sue righe sembrano scritte soltanto per essere lette, e non ignorate, perse. Leggevo giorni fa, di donne perseguitate da uomini che non si rassegnano all'essere stati lasciati, all'abbandono. Pensavo che quel tipo di ossessione fosse possibile riscontrarla soltanto narrata in un film, che con la grande offerta sessuale che ormai non è più solo conquista, ma dilagante e facile da trovare come una rivista, questo dovesse e potesse accadere sempre meno . Mi sbagliavo. Questi casi forse,come altri fenomeni, la pedofilia, la violenza sessuale, l'incesto, ci sono sempre stati, e solo ora con la diversa ed immediata distribuzione delle notizie, ci sembra più frequente, ma non lo è, è solo forse più incomprensibile, in quanto ripeto, trovare degli uncontri sessuali non è più difficile come prima. L'accanimento verso il" possesso"di una persona è sintomo di un malvissuto, di una mancata crescita ed evoluzione personale, di un accantonamento dei reali problemi del quotidiano, ci si isola in un solo percorso, distruttivo e sterile, atto a creare solo malessere altrui, e vuoto. Questo malessere a mio avviso, nasce da diverse cause, ma tutte riportano a questo smodato "ego"di cui è vittima il persecutore. Ci si dimentica di tutto: reali motivazioni, famiglia, lavoro, e lo scopo principale resta quello di riprendere il possesso di chi ha avuto la possibiltà di un rifiuto. Questo mi fa pensare anche ad altri tipi di malesseri, che non diventano sempre ossessioni, ma che comunque rientrano in una serie di scelte ripetitive:dimostrare sempre a se stessi di poter costantemente ricevere attenzioni da chiunque ci conosca, anche se nel pieno di un matrimonio non del tutto infelice, e di un unione ancora in condizione vivibile e stabile.Piacere, attrarre. Spesso mi sono chiesta se per gli uomini il cercare donne più giovani e belle, non sia anche un modo per allontanare la paura della vecchiaia e della morte. Dimostrare a se stessi di piacere a ragazze più giovani, posticipando una qualità di vita più calma, mantenendo dei ritmi superiori alle proprie aspettative, quelli che i coetanei accettano dopo il raggiungimento di una consapevolezza del proprio vissuto. Allontanare la vecchiaia specchiandosi in un compagno che non sia stanco come loro. Negli ultimi anni questo fenomeno accade all'inverso. Le donne sono avvicinate e desiderate da uomini più giovani di loro. Oltre i casi famosi resi noti dai media delle attrici e di donne comunque conosciute devo ammettere che sia vero, e me ne spiego anche una parte delle ragioni. Prima tra tutte, a mio avviso è la confusione provocata da cambiamenti repentini nella nostra attuale società . La facilità con cui si divorzia, la perdita di alcuni valori, la mancanza di garanzie per il proprio futuro, e questa aggressività nell'offerta sessuale, a mio avviso ha reso le ragazze meno rassicuranti e partecipi delle donne oltre i quaranta . Ragazze figlie di donne deluse, separate, tradite, o semplicemente amiche di ragazze senza un solo caso di un amore vissuto bene, o almeno, concluso bene. Ragazze che cercano un ragazzo da avere sotto controllo, che non le reprima ma che possa esser giudicato, che non faccia troppe domande ma che sia risposto ad avere sempre le giuste risposte, dimenticando che alla loro età i loro coetanei quasi tutti vivono ancora in casa, che sono ancora "figli" vuoi per via della difficoltà di trovare un lavoro, vuoi per la poca offerta di alloggi a prezzi equi, e quindi questi ragazzi sono davvero dei "ragazzi". Non ancora uomini. Le donne over quaranta, sono ancora belle, in più sono più rilassate, più consapevoli. Sanno chi hanno di fronte, hanno superato quel difficile percorso verso la ricerca di uno "star bene"e non han fretta. Vivono, ma con meno aspettative. Forse stanche di sentirsi dire "sento il tuo fiato sul collo"dai loro coetanei che non si rendono conto che tra amanti, il fiato sul collo lo si dovrebbe desiderare, non si dovrebbe poterne fare a meno. Forse i loro coetanei dovrebbero accorgersi che quando non ci sono richieste di garanzie sul futuro si possa parlare di vero amore, e quel fiato sul collo è solo passione, desiderio, accettazione. Si, anche di questo si parla in chat, letto tra le righe che scorrono veloci, forse lette in modo diverso, ma scritte forse con stati d'animo spesso simili al nostro. |
Inviato da: syhngrsy
il 14/02/2014 alle 05:43
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il 03/01/2008 alle 08:08
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il 04/12/2007 alle 23:28
Inviato da: J.DVanessaparadis
il 18/10/2007 alle 16:49
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il 18/10/2007 alle 14:14