PEOPLE HELP THE PEOPLE
Post n°21 pubblicato il 21 Marzo 2014 da J.DVanessaparadis
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Post n°20 pubblicato il 06 Gennaio 2008 da J.DVanessaparadis
Oggi, sorprese e doni. Piccole mani aprono e scartano veloci pacchi colorati, pieni di giochi e di sogni. Quante battaglie vincerai, domani, su quel cavallo fiero atteso tutto l'anno, quali viaggi farai coprendoti col tuo mantello rosso... Ti regalo mille cavalli indomiti, mai stanchi, magici scudi e corazze scintillanti, stendardi allegri come aquiloni. Ti regalo compagni di viaggio fedeli, per scoprire mondi migliori, dove non esistono fame, guerre inutili, nemici e traditori. Ti regalo sguardi di donne che amerai, che t'ameranno, invisibili fili di seta per non perderti mai, fili che userai per pescare in mari trasparenti, per cucire senza dolore piccole ferite di battaglie brevi, e mai perse davvero. Mille piccoli grandi libri, senza peso alcuno, da leggere con altri, vicino ad un fuoco sempre vivo, dove i racconti saranno i tuoi, quelli dei vostri padri, delle vostre madri. Prima di dormire, ti regalo un sorriso da regalarmi. Potrai portarlo quanto e dove vorrai, per tutto il tempo che sarà. Lo troverai sul mio viso, tornando a casa. |
Post n°19 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da J.DVanessaparadis
Sono giorni che non scrivo su questo blog. Forse non avevo nulla da scrivere, forse non ne avevo solo voglia. Ho sentito il bisogno di scrivere dopo aver letto il blog di una persona cara, una persona conosciuta su Libero. Libero. Libertà. Ecco cosa mi viene in mente, libertà. Di leggere chi vuoi, di parlare, (da poco) con chi vuoi, con chi senti di poterlo fare, liberamente. Ho letto il post di questa persona a me cara, Infinito.Garbo. Mi son vista il filmato che ha permesso oltre che a lei, di liberare le mie lacrime. Sono una donna come tante, che si rende conto del tempo che passa, della vita che corre, e che vive i disagi di un mondo che regala poco, che toglie tanto. Anche i sorrisi. Lei dice : non vi spiego le emozioni che mi ha provocate, spero le capiate voi, da soli. Ho la certezza che siano le stesse, amica mia. Mi guardo in giro per le stanze, e mi sembrano spesso, come i corridoi di quell'università. Vuote. Le persone che si impegnano nella costruzione di un ruolo, di un'immagine, non fanno la cosa più importante. Non lavorano alla costruzione di un amore, quella che gli permette semplicemente di essere soltanto se stessi. Guida piano Garbo, che ci guardiamo meglio il mare. Non ho altro da scrivere, oggi. |
Post n°18 pubblicato il 28 Ottobre 2007 da J.DVanessaparadis
Si leggono molte cose riguardo alle chat, ai chatters, ed a tutti, anche a me, la domanda più frequente che viene rivolta nelle varie rooms, è la stessa:perchè sei qui, perchè entri in chat . Per quel che mi riguarda, è la voglia di leggere qualcuno che mi scriva in un certo modo che scriva qualcosa di diverso dalla mia realtà, qualcuno che valga la pena di leggere perchè le sue righe sembrano scritte soltanto per essere lette, e non ignorate, perse. Leggevo giorni fa, di donne perseguitate da uomini che non si rassegnano all'essere stati lasciati, all'abbandono. Pensavo che quel tipo di ossessione fosse possibile riscontrarla soltanto narrata in un film, che con la grande offerta sessuale che ormai non è più solo conquista, ma dilagante e facile da trovare come una rivista, questo dovesse e potesse accadere sempre meno . Mi sbagliavo. Questi casi forse,come altri fenomeni, la pedofilia, la violenza sessuale, l'incesto, ci sono sempre stati, e solo ora con la diversa ed immediata distribuzione delle notizie, ci sembra più frequente, ma non lo è, è solo forse più incomprensibile, in quanto ripeto, trovare degli uncontri sessuali non è più difficile come prima. L'accanimento verso il" possesso"di una persona è sintomo di un malvissuto, di una mancata crescita ed evoluzione personale, di un accantonamento dei reali problemi del quotidiano, ci si isola in un solo percorso, distruttivo e sterile, atto a creare solo malessere altrui, e vuoto. Questo malessere a mio avviso, nasce da diverse cause, ma tutte riportano a questo smodato "ego"di cui è vittima il persecutore. Ci si dimentica di tutto: reali motivazioni, famiglia, lavoro, e lo scopo principale resta quello di riprendere il possesso di chi ha avuto la possibiltà di un rifiuto. Questo mi fa pensare anche ad altri tipi di malesseri, che non diventano sempre ossessioni, ma che comunque rientrano in una serie di scelte ripetitive:dimostrare sempre a se stessi di poter costantemente ricevere attenzioni da chiunque ci conosca, anche se nel pieno di un matrimonio non del tutto infelice, e di un unione ancora in condizione vivibile e stabile.Piacere, attrarre. Spesso mi sono chiesta se per gli uomini il cercare donne più giovani e belle, non sia anche un modo per allontanare la paura della vecchiaia e della morte. Dimostrare a se stessi di piacere a ragazze più giovani, posticipando una qualità di vita più calma, mantenendo dei ritmi superiori alle proprie aspettative, quelli che i coetanei accettano dopo il raggiungimento di una consapevolezza del proprio vissuto. Allontanare la vecchiaia specchiandosi in un compagno che non sia stanco come loro. Negli ultimi anni questo fenomeno accade all'inverso. Le donne sono avvicinate e desiderate da uomini più giovani di loro. Oltre i casi famosi resi noti dai media delle attrici e di donne comunque conosciute devo ammettere che sia vero, e me ne spiego anche una parte delle ragioni. Prima tra tutte, a mio avviso è la confusione provocata da cambiamenti repentini nella nostra attuale società . La facilità con cui si divorzia, la perdita di alcuni valori, la mancanza di garanzie per il proprio futuro, e questa aggressività nell'offerta sessuale, a mio avviso ha reso le ragazze meno rassicuranti e partecipi delle donne oltre i quaranta . Ragazze figlie di donne deluse, separate, tradite, o semplicemente amiche di ragazze senza un solo caso di un amore vissuto bene, o almeno, concluso bene. Ragazze che cercano un ragazzo da avere sotto controllo, che non le reprima ma che possa esser giudicato, che non faccia troppe domande ma che sia risposto ad avere sempre le giuste risposte, dimenticando che alla loro età i loro coetanei quasi tutti vivono ancora in casa, che sono ancora "figli" vuoi per via della difficoltà di trovare un lavoro, vuoi per la poca offerta di alloggi a prezzi equi, e quindi questi ragazzi sono davvero dei "ragazzi". Non ancora uomini. Le donne over quaranta, sono ancora belle, in più sono più rilassate, più consapevoli. Sanno chi hanno di fronte, hanno superato quel difficile percorso verso la ricerca di uno "star bene"e non han fretta. Vivono, ma con meno aspettative. Forse stanche di sentirsi dire "sento il tuo fiato sul collo"dai loro coetanei che non si rendono conto che tra amanti, il fiato sul collo lo si dovrebbe desiderare, non si dovrebbe poterne fare a meno. Forse i loro coetanei dovrebbero accorgersi che quando non ci sono richieste di garanzie sul futuro si possa parlare di vero amore, e quel fiato sul collo è solo passione, desiderio, accettazione. Si, anche di questo si parla in chat, letto tra le righe che scorrono veloci, forse lette in modo diverso, ma scritte forse con stati d'animo spesso simili al nostro. |
Post n°17 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da J.DVanessaparadis
Ho bisogno di sentirmi utile , lo faccio per me voglio darmi delle regole per assomigliare a te . Non mi voglio vulnerabile , alla tua mercè ho bisogno di un codice , ed anche di un perchè . Vivo un equilibrio instabile , colleziono Illusioni in questa vita così labile , io sono le mie canzoni ... Sono un lusso , una contraddizione sono il popolo , il Re sono servo e signore , il baro ed il croupier . Ma vivo un equilibrio instabile , io colleziono Illusioni in questo mondo così labile , io sono le mie canzoni e vivo un equilibrio Instabile che non sente ragioni sono un equilibrista abile schiavo delle mie emozioni . E vivo in equilibrio instabile io colleziono Illusioni in questa vita così labile io sono le mie canzoni ... Sono un equilibrista abile , schiavo delle mie Passioni . ( Stadio ) Eh si .
Equilibrio . Quello che cerchiamo tutti, da quando siamo nati. Imparare a camminare, poi a parlare, e poi a riuscire a "non parlare". A frenarsi prima di dire "ti amo", a non dire "ti lascio" . In equilibrio per non rimanere senza casa, senza lavoro, sensa rispettabilità. Per non perdere la stima dei tuoi "amici" , del tuo datore di lavoro . E taci . Non dici oggi "qualcosa" , e poi per abitudine ti ritrovi a voler dire sempre meno, di te, di lei e degli altri. "Vivo un equilibrio instabile ". Spesso. Vediamo se qualcuno la mette su You Tube . Così la ascolto . Ancora.
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Inviato da: syhngrsy
il 14/02/2014 alle 05:43
Inviato da: Plati.net
il 03/01/2008 alle 08:08
Inviato da: infinito.Garbo
il 04/12/2007 alle 23:28
Inviato da: J.DVanessaparadis
il 18/10/2007 alle 16:49
Inviato da: n.d.r
il 18/10/2007 alle 14:14