Creato da ellaessa il 17/10/2009

Patrizia

Parole e foto in libertà

 Ono No Komaki

Per il sentiero del sogno
senza allentare il passo
sempre vengo a trovarti;
eppure mai è eguale
allo scambio fuggevole
di sguardi a occhi aperti.
 

 

 

AREA PERSONALE

 

 Dedicata

Agua de mar se convertirà en
para refrescar tu cara.
entonces voy a cambiar en el viento
Para acariciar el cabello
podràn salir de los colores
de la puesta del sol un beso
porque una estrella
se hallaba en la mejillas
 

 

 

 

« ***Maschera - Aforismi »

Complici del silenzio

Post n°129 pubblicato il 17 Settembre 2010 da ellaessa
 

 

Maurizio Gallo, (Alessio Boni)  un giornalista sportivo italiano e Ugo (Giuseppe Battiston) il suo fotoreporter sbarcano a Buenos Aires come inviati al Mundial di Calcio del 1978. L'evento sportivo, su cui si stanno accendendo i riflettori di tutto il mondo, è l'occasione per la Giunta militare di Videla per far cadere nell'ombra le gravissime violazioni dei diritti umani che va perpetrando: abrogazione dei diritti costituzionali, sospensione delle attività politiche e di associazione, proibizione dei sindacati, dei giornali, sequestro di attivisti politici sociali e sindacalisti oltre che di alcuni guerriglieri, utilizzo della tortura come forma sistematica per estorcere informazioni e l'avvio dell'applicazione del metodo della sparizione di massa. In seguito all'incontro con Ana (Florencia Raggi) , di cui s'innamorerà perdutamente, inconsapevolmente, viene coinvolto in un’intricata vicenda politico-militare che gli farà scoprire un’atroce verità e metterà in pericolo molte vite.

Regista del film (uscito nelle sale cinematografiche nel 2008) è Stefano Incerti

Quello che inizialmente potrebbe sembrare un film dedicato al calcio, si rivela invece un film omaggio per tutti coloro che ancora piangono i loro cari uccisi o scomparsi nel periodo buio dell'Argentina, rivelando tutta la crudeltà con la quale il governo di quegli anni si scaglia contro il popolo. Il protagonista del film ha uno zio in Argentina, uno dei cugini - Carlos - studente di letteratura è uno dei ragazzi che crede in un futuro migliore e per documentare ciò che accade fotografa tutto quello che vede coinvolte persone vittime del governo. Attraverso le sue foto e ad una scena nella quale si vede Carlos che fotografa ad un posto di blocco i maltrattamenti dei militari nei confronti di un cittadino, iniziamo a vedere la vera chiave di questo film. La magia del campionato di calcio, lascia il posto al buio della prigione che è all'interno della caserma militare, dove viene rinchiuso anche il protagonista del film, accusato di complicità con un gruppo di ribelli che si battono contro la dittatura e di cui fa parte Ana, la donna di cui Maurizio si innamora. Prigione dove avvengono torture di tutti i generi che le scene mostrano in maniera eloquente. 

Anche il cugino Carlos diventerà uno dei tanti desaparecidos, (lo spettatore viene a conoscenza della sua morte, perché sarà proprio il cognato Pablo, che lavora al Ministero degli Interni, ad effettuare la sua ricerca su richiesta della famiglia a capire quello che è successo, essendo a conoscenza di quello che realmente avviene) e molto eloquente è la scena nella quale sua madre, che non saprà mai come sono andati in realtà i fatti, prepara insieme ad altre madri i cartelli con le foto dei figli scomparsi ed insieme indossano il fazzoletto bianco sul capo, che diventerà il simbolo delle Madri di Plaza de Mayo.

Complici del Silenzio è un film sulla brutalità di ciò che accadde, che racconta lo slancio di un popolo e dei suoi giovani che continuavano a credere ad un futuro migliore. Un film contro coloro che facevano finta di non vedere o di non volersi rendere conto di ciò che accadeva. Il film di Stefano Incerti è un omaggio a coloro che non si arresero, a coloro che non poterono mai piangere su una tomba o superare il lutto, per tutti quelli i cui nomi sono incisi su un muro. Un muro di granito con su scritti quasi 9000 nomi. E’ il più grande memoriale dell’america Latina. Un luogo dedicato alle vittime della Guerra Sporca in Argentina, ai "desaparecidos", tra il 1976 e il 1983.

Perchè ho scritto di questo film?? Perché l'ho guardato proprio oggi. Un film omaggio per le vittime, un film per far conoscere a chi non c'era, un film affinchè non venga dimenticato ciò che accadde.

(immagini dal web)                                    

 

 
 
 
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 Edoardo Sanguineti

"In cinquant'anni molte cose sono profondamente cambiate, la poesia è cambiata, ma non è cambiato il compito dei poeti, quello di disegnare il profilo ideologico di un'epoca."
 

 

 

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