Verso la mia vita

Scrivere il mio nuovo libro mi fa bene, ogni personaggio sta vivendo un momento eccitante, positivo, assoluto. E io, che ho creato ogni loro aspetto, i loro caratteri, le loro sensazioni, gioisco e sono felice. Sono troppo complicata per scrivere di me, di una persona sola, mi sono divisa in più parti. E tutto è più leggero, semplice. Ora, in questi istanti, mentre le mani corrono frenetiche sulla tastiera, ed i ricordi vanno in giro per i sentieri conosciuti della mia vita, mi ritrovo in una scatola, un ricordo, che ancora oggi mi riporta a domande, tante domande, alla quale l'ingenuità di un tempo non dava risposta; la maturità di oggi mi fa sorridere di tenerezza, mentre mi da un pesante pugno allo stomaco, serro gli occhi trettengo il respiro e... torno la, sdraiata sul mio letto, a rispondere a messaggi di una leggera e simpatica chat....

Poi l'incoscenza, la fiducia, la curiosità, la testardaggine ed un filo sottile e robusto da seguire, mi fanno capitolare su un treno, alle 22 passate di una sera, non ricordo se calda d'estate o fredda d'inverno, ma una semplice sera, che avrebbe cambiato molto, una sera che ha dato una spolverata alla mia vita, ma poi la polvere è caduta ancora e ancora e ancora, sino ad arrivare a formare una patina talmente spessa e collosa da diventare una parte di me. Quella sera mi è stata regalata una piccola scatola, chiusa da ogni lato, talmente piccola che l'ho messa in tasca e poi l'ho persa. Oggi, sfogliando i miei pensieri, ribaltando tasche e taschini della memoria, è saltata fuori, l'ho finalmente aperta. Dentro c'è uno specchio. Dentro ci sono io, non c'è polvere, ho capito.

Sono tornata spesso, col pensiero, tra quella confusione, l'odore impregnato di sigarette, alcool, fogli di giornale e parole scritte ovunque; sui muri, sul pavimento, sugli occhi. E' meravigliosa questa vita, da e toglie, e tu lo sai che rende sempre qualcosa, basta saper riconoscere i simboli. L'estate sai verrà, torna sempre.

IO ORA HO CAPITO.

Grazie.