La Specola
"Non mi piace la via che conduce qui e là. Non bevo alla fonte verso cui tutti s'intruppano. Detesto ciò che é comune, popolare e senza regole" Callimaco
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MANTA
Post n°67 pubblicato il 21 Maggio 2011 da veuve_cliquot
Maestro del Castello di Manta: la fontana della giovinezza Premetto che non sono un’intenditrice di arte anche se mi piace andare per musei e mostre, visitare chiese o palazzi. Questa volta vorrei parlare di un gioiellino tutelato dal FAI che ho visto nei giorni scorsi, il castello di Manta in un piccolo borgo a ridosso di Saluzzo. Questo castello contiene un ciclo di affeschi che ricopre tutte le pareti della sala baronale e che viene considerato un capolavoro della pittura tardo gotica. Un’opera pittorica rarissima, unica, risalente alla prima metà del XV secolo: preziosissima e rarissima testimonianza di pittura profana tardogotica, attribuita a un ignoto “Maestro del Castello della Manta”. Su una parete è raffigurata la sfilata degli eroi e delle eroine, sull’altra l’affresco della “fontana della giovinezza”. Descrivere la bellezza di queste pitture non è alla mia altezza, anche se esse non possono lasciare nessuno indifferente, intenditore d’arte o meno. Benché la bellezza e la cura dei particolari con cui sono raffigurati eroi ed eroine è straordinaria, ciò che colpisce maggiormente è la parete in cui è rappresentato il mito della fontana della giovinezza, un argomento molto caro alla tradizione letteraria dei romanzi medievali. Un affresco che può essere suddiviso in tre parti: quella a sinistra con la processione d'importanti personaggi, sciancati e vecchi, che si avvicinano alla fontana; la parte centrale dominata dalla miracolosa fontana, e la parte destra che evidenzia gli effetti del ringiovanimento con scene di vita cortese, galante e amorosa. L’immersione nella fontana corrisponde al desiderio, tipico di ogni essere vivente, di rinnovare l'energia fisica e il desiderio d'amore, di riscoprire le gioie che lo accompagnano per dedicarsi nuovamente a cacce, tornei, incontri galanti.
Senza dubbio cercare di mantenersi in forma è un dovere, cercando di fare movimento, non mangiando troppo certi cibi, mantenendo interessi: la giovinezza non è un “prodotto” che si acquista in qualche centro benessere o da un chirurgo plastico, ma è una condizione interiore, e qualche ruga in più o capello in meno non cambiano quello che c’è dentro di noi. Piuttosto certi eccessi finiscono solo per farci apparire ridicoli. Concordo con Anna Magnani quando disse alla sua truccatrice “Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una, ci ho messo una vita a farmele!”.
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QUESTO BLOG
Perché un altro blog? Non credo che il mondo ne abbia necessità ed esso non nasce nemmeno da un mio bisogno di esprimere fatti o sensazioni personali.
Non sarà quindi né un diario personale, né una valvola di sfogo di sentimenti ed emozioni.
Scriverò di fatti, articoli di giornali, libri, frasi che mi hanno fatto pensare, ragionare, riflettere, che mi sono piaciuti o non piaciuti, che hanno risvegliato il mio senso critico e anche qualche rotellina un po' arrugginita del mio cervello.
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