1 destino

fog:diario di un week end (3 parte)

Giulio aprì gli occhi per primo,sara era al suo fianco ancora assopita.
Le si avvicinò sparendo sotto le lenzuola iniziando a svegliarla con baci intimi.
Sara rimase ad occhi chiusi,ma il suo respiro e il movimento del bacino la dicevano lunga sul suo stato di veglia.
La faceva impazzire essere svegliata in quel modo e giulio lo sapeva.
Indugiava sui punti caldi,dove il piacere diventa divino,dove la mente si spegne e lascia il posto all'istinto animale.
Il corpo proteso ad arco cercando il piacere,le mani tra i folti capelli di giulio.
I corpi ormai rovesciati,mescolando fluidi e destini,amore e voglia,istinto e ragione che li aveva tenuti separati..
Si abbandonaro esausti avvolti tra le lenzuola,adagiato sul ventre di sara,giulio parlava di quanto le fosse mancata,del rifiuto di volerlo ammettere,di averla cercata in occhi che non avevano la stessa luce,la stessa forza, la stessa sincerità..
Sara rimase muta,accarezzava i capelli giocando con i riccioli..
Giulio sentiva di averla ferita ma non era la prima volta che le diceva di aver avuto un altra donna..
D'un tratto sara disse qualcosa che lo lasciò di sasso:"Avrà avuto il tuo corpo ma il resto di te era con me..e questo mi basta,la tua essenza è sempre stata mia".
Giulio si accorse di quanto fossero vere quelle parole,aveva cercato in altri corpi una cura per l'anima,ma evidentemente non c'era che una cura per quel male di vivere..lei.
La giornata di domenica si presentava meravigliosa,cielo limpido e sole stupendo,caldo.
Fecero colazione nel bar accanto all'hotel aurora,era gestito da orientali,le vetrine piene di quell'oggettistica da pochi centesimi di euro che di solito vendono i loro connazionali nelle piazze o sulla spiaggia della capitale.
Finti uccellini dal canto tranzistorizzato terrificante e altre amenità che non trovavano assolutamente collocazione tra gli oggetti di una qualsivoglia utilità.
Gentilissima la gestrice ma il cappuccino non lo si poteva certo annoverare tra le sue specialità,in compenso il prezzo era decisamente occidentale.
Si misero in strada,imboccarono la tangenziale per arrivare in autostrada direzione trieste.
L'ora e mezzo di viaggio volò via velocissima come la macchina di sara.
In lontananza il profilo di trieste adagiata sul mare..barcola,il castello di miramare imponente si stagliava a protezione della città ormai da secoli, ed il faro bellissimo nella sua maestosità..
Giulio non lo sapeva ma sara aveva in serbo una sorpresa per lui...