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« Io, donna in fuga dagli ...Bussana Vecchia, il borg... »

Antichi borghi della mia terra...

Post n°12 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da jinkhan
 

 Bussana vecchia

Amo la storia locale, ma questo l'ho già detto nella mia pagina profilo. Essa è densa di avvenimenti significativi, anche se meno eclatanti di quelli conosciuti a livello nazionale. Studiandola, possiamo comprendere tratti di pensiero, aspetti economici, usi, proverbi ed altro di  una piccola comunità vissuta per molto tempo su un territorio ricco di beni architettonici e paesaggistici in un contesto limitato che portava inevitabilmente i suoi abitanti ad un certo isolamento culturale. I comuni dell'entroterra della provincia di Imperia situati nella parte più occidentale possiedono tutti un centro storico di origine medioevale, con edifici monumentali antichi, che testimoniano i ruoli economici e politici svolti in passato. Questi borghi, nati per lo più attorno all'XI secolo, presentano schemi urbanistici diversi, a seconda che siano situati su dorsali o creste, con gli edifici allineati lungo l'asse principale, oppure con strade e case che avvolgono un'altura. Altri borghi sono adagiati a fondovalle, alcuni lungo un torrente. Le case in pietra di questi antichi borghi sono spesso unite da archi di controspinta, la cui funzione è ancora discussa, anche se alcuni studiosi affermano che fosse per dare maggiore stabilità agli edifici in caso di terremoto. Le abitazioni presentano, a volte, vani che passano a ponte da una parte all'altra delle strette vie, chiamate carrugi, il cui pavimento è lastricato di pietre o di mattoncini pieni. Questi vani formano quindi tra le facciate dei passaggi coperti molto pittoreschi, che rendono suggestive le vie e offrono un'interessante e varia tipologia di architettura rustica. Tutti questi abitati sono circondati da campagna terrazzata, oggi sempre più spesso incolta, che accoglieva nei secoli passati le colture agricole tradizionali (ulivi, vigne, fichi, limoni, castagne, fagioli, e  grano nella zona di Triora): sono le "fasce", frutto di fatiche secolari, ottenute strappando terra e roccia alla montagna, sostenute da muri a secco in pietra, che contraddistinguono il paesaggio di questa zona, insieme ad alcune mulattiere sopravvissute e ad un certo numero di bei ponti medioevali  a schiena d'asino che superano ancora adesso superbamente i corsi d'acqua. Oggi, tra le piante tradizionalmente coltivate, permangono in parte gli ulivi, per la pregiata oliva della varietà detta taggiasca, apprezzata sia per ricavarne un olio saporito e leggero  sia come oliva da tavola, e qualche vigneto a cui si affiancano piante da fiori introdotte lo scorso secolo come le mimose e le fronde ornamentali. Tutti i borghi, nel loro piccolo piuttosto popolati in secoli passati, hanno visto nel '900 un graduale abbandono a favore dei comuni sulla costa che offrivano maggiori attrattive e possibilità di lavoro. L'andamento demografico negativo sta  avendo in anni recenti un'inversione di rotta a causa dell'interesse dimostrato per questi tranquilli e suggestivi paesini nel verde da stranieri nordeuropei (tedeschi, olandesi, svedesi...), che sempre più spesso acquistano e ristrutturano le antiche abitazioni da tempo in abbandono. E già dagli anni 60-70 in poi sono sorti in questi luoghi ristorantini che sono considerati una vera bibbia dello slow-food. La cucina tipica è basata prevalentemente sull'utilizzo dell'olio d'oliva locale per la preparazione di piatti che adoperano ampiamente  impasti di vario genere, sfoglie e torte ripiene di verdure, ravioli di borragine, formaggio di capra, erbette aromatiche e tra le carni coniglio, capra, stoccafisso, dolci fritti in olio d'oliva e zuccherati e aromatizzati e molto altro ancora, variabile a volte persino di comune in comune. Ed i prodotti locali che si trovano nei ristoranti vengono anche venduti ai turisti nei tanti negozietti tipici che si trovano in questi paesi. Ecco quindi il contesto generale attuale. Ma ora facciamo nuovamente qualche passo indietro nel tempo e torniamo al 23 febbraio del 1887.............a Bussana (quella oggi chiamata vecchia, e capirete poi il perché), un piccolo villaggio medioevale situato 8 km a nord-est di Sanremo.

 
 
 
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