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Post n°58 pubblicato il 12 Aprile 2008 da pecorella83
ma noi lo sappiamo? Viviamo come se fossimo soli oppure lo sentiamo con noi sulle strade del mondo? Io sono sempre stata credente ma in questa ultima settimana mi sono resa conto che non sempre ho vissuto con la consapevolezza di avere al mio fianco un Dio amorevole e sempre pronto a sorreggerre la sua creatura. Questa settimana ho incominciato a lavorare in uno studio di commercialisti e mi sono resa conto di come sono cambiata dallo scorso luglio quando incominciai l'altra mia esperienza lavorativa, purtroppo conclusasi negativamente. Allora ero molto angosciata dal lavoro, dall'idea di non poter sbagliare se volevo essere assunta e per l'idea che i miei errori potevano avere anche delle ripercussioni sulla vita altrui, sull'azienda e sui colleghi. Vivevo come se fossi sola ad affrontare le difficoltà del lavoro, il direttore e i colleghi, avevo il cuore indurito a tal punto da non percepire nemmeno la presenza del mio Signore al mio fianco giorno dopo giorno che mi offriva il suo aiuto e le due grazie. Nei mesi sucessivi alla fine di quella prima esperienza ho coltivato molto la mia fede e quando ho incominciato il nuovo lavoro tutto è stato diverso. Prima di tutto ho affidato l'esito di questo periodo di prova al Signore certa che comunque vada sarà stato il suo volere di amore per me. Già solo questo mi ha tolto moltissima ansia, non dovendo preoccuparmi dell'esito. In secondo luogo la preghiera sostiene la mia vita di tutti i giorni, il mio lavoro e mi sento molto più forte nell'affrontare i nuovi colleghi e le nuove mansioni. Ho molta meno paura di sbagliare perchè non sono sola e so che al mio impegno si aggiunge l'aiuto di Dio. In terzo luogo qualsiasi sofferenza e qualsiasi croce come è per me adesso la piccola sofferenza della tosse nervosa e che vivrò in futuro l'ho già offerta al Signore per le anime del purgatorio perciò non mi dispiace più viverle e le sopporto con gioia e non con preoccupazione o tristezza. Se si lascia aperto il cuore al Signore lui lo riempie di grazie, quello che ti pesava prima ora lo vivi con gioia. Se soffriamo per una situazione difficile apriamo il cuore a Dio e anche se esternamente nulla sarà cambiato, il modo di viverla sarà cambiato radicalmente e se ne guadagnerà in serenità interiore e in fede. |
Inviato da: cecilia2day
il 21/06/2011 alle 12:40
Inviato da: uomodeisognipieve5
il 23/11/2010 alle 16:21
Inviato da: jex_77
il 13/02/2010 alle 19:28
Inviato da: uomodeisognipieve5
il 26/01/2010 alle 19:00
Inviato da: emanuele.valenza
il 08/01/2010 alle 17:48