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« Mia nonna è con il PadreI soldi »

Il senso di colpa

Post n°133 pubblicato il 27 Febbraio 2010 da pecorella83

Tutto questo ultimo periodo dal giorno in cui è morta mia nonna a oggi è stato govenrnato da un profondo senso di colpa.

Io mi sento in colpa per i lunghi anni in cui non ho capito il valore della persona che io chiamo nonna: una donna che nella mia parrocchia ha fatto di tutto dal corso pre-matrimoniale, alla catechista delle elementari, dalla cuoca ai campi alla redatrice del bollettino parrocchiale, al gruppo biblico, alla pulizia della chiesa e dei suoi ambienti, andando a trovare i malati.

Io non ho sentito per molto tempo la giusta gratitudine per quello che lei ha sempre fatto per me e per la mia famiglia: dandoci i soldi per riparare un elettrodomestico o comprarne uno nuovo quando non si poteva riparare perchè noi non ne avevamo, prendendoci da scuola ogni giorno, portandondoci ai giardini quando eravamo piccoli, portandoci a sue spese al mare quando eravamo piccoli, preparando per noi il pranzo sabato e domenica, dandoci la paghetta al posto dei nostri genitori.

Il suo modo di vivere era come ha detto il mio parroco che forse ne aveva compreso meglio questo aspetto, un santificare ogni gesto di ogni giorno, fare tutto al meglio e senza aspettarsi nulla in cambio.

Io le ho sempre voluto bene e per questo ho sempre pensato che fosse giusto rinunciare anche al sabato sera con gli amici pur di non lasciarla sola, ma fintanto che non mi è stato fatto notare quanto poco le dimostravo quello che provavo per lei, quanto poca riconoscenza le dessi riconoscenza.

Sia il parroco della parrocchia di mia nonna e della mia parrocchia fino a poco tempo fa sia quello che è il mio confessore mi hanno detto che posso trarre molto dall'esempio di mia nonna, che essendo la chiesa un corpo formato da vivi e defunti, siamo ancora uniti in un unico corpo e posso quindi ancora essere con lei. Posso pregare per lei, posso ancora dimostarle tutto il mio affetto.

Quello che sto cercando di fare in questo momento è di pregare perchè le sue ultime volontà vengano rispettate sia per quello che riguarda le sue cose materiali che aveva intenzione di distribuire con equità e giustizia, sia per quello che riguarda la famiglia e i rapporti tra noi. Il rischio è che pian piano si smetta di vedersi con regolarità fino a vedersi magari solo per le feste comandate, o peggio litigare per le cose materiali e rompere completamente.

Ce la sto mettendo tutta: ieri ho fatto un giorno di digiuno e preghiera dato che essendo sola in casa nessuno poteva preoccuparsi se facevo una cosa del genere. Ho cercato le parole da dire per convincere chiunque in famiglia sia contrario al volere della nonna, ho cercato la forza per affrontare la situazione al meglio.

Spero che la nonna da la su benedica i miei sforzi.

 

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