In cammino verso Te

La fede vissuta giorno dopo giorno

 

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Pensieri sparsi

Post n°65 pubblicato il 13 Giugno 2008 da pecorella83

In questi ultimi tempi vivo in una situazione spirituale che mi riempie di gioia. E' un pò come se nonostante i miei peccati, nonostante le mie miserie sentissimi in mille momenti della mia giornata, nonostante la fatica di cui è carica, l'Amore di Dio. In un autobus che passa alla sera proprio quando arrivo io, nella decisione del mio capo di non farmi lavorare anche sabato (fuori orario visto che io faccio già oltre le 40 ore settimanali per le quali sono pagata) nonostante io abbia dato quella disponibilità, nei problemi che mi si risolvono da soli, nella serenità di un Rosario che viene dal cuore, nell'amore di chi mi circonda e anche di chi non incontro più molto spesso, nella pioggia che da tragua quando io esco da lavoro ecc. Mille e un modo che Dio trova per dirmi che mi ama.

Io faccio molta fatica a descrivere che cosa voglia dire sentirsi tanto miseri e ricevere tante dimostrazioni d'affetto. Io credo che ci sia anche dell'imbarazzo da parte mia a ricevere tanto e dare così poco. Sono così misera che a volte riesco a vantarmi di quello che Lui e solo lui mi da la forza e la capacità di fare. Eppure lui mi ama.

E' in questo frangente che per me la frase di un famoso canto liturgico: presenza vera nel mistero ma più reale di ogni realtà. Infatti è proprio questa la sensazione che ho in questi giorni: Dio è ai miei occhi in tutto e in tutti, ma non è una presenza visibile, ma lo Spirito Santo, l'ospite dolcissimo della mia anima, è come se dilatasse la mia capacità di vedere ed ecco che scopro Dio in tutto quello che mi circonda, in ogni piccolo evento della mia giornata, in ogni piccola coincidenza. Non sono degna di setire la sua voce come Santa Maria Faustina, ma mi parla come parla a tutti e il suo amore mi commuove. Non credo che ne sarò mai degna ma forse questo rende il suo Amore ancora più bello e grande.

 
 
 

Elogio al Rosario

Post n°64 pubblicato il 01 Giugno 2008 da pecorella83

In quet ultimi giorni ho potuto cogliere a pieno quello che vuol dire che il Rosario è una catena dolce che ci rannoda a Dio.

Venerdì mia nonna è stata ricoverata in ospedale perchè si è incrinata un femore cadendo. Lei che ha sempre avuto paura dei medici e degli ospedali, che ha fatto nascere le sue due figlie in casa e che non era mai stata ricoverata prima in tutta la sua vita. Lei che ha paur anche di andare da dentista.

Lei che è sempre stata una donna attivissima che alla sua veneranda età (83 anni) abita ancora al quarto piano senza ascensore, che si andava a fare la spesa da sola, che cucinava per tutti noi il sabato e la domenica, che andava a trovare tante amiche in ospedale o a casa. Non può muoversi da letto per non peggiorare l'incrinatura.

E' stata durissima la prima sera, quando voleva alzarsi e tornarsene a casa doverle dire che non poteva. La prima notte a fatto il diavolo a quattro, io non ho dormito molto e nemmeno lei tanto che le hanno dato delle gocce per farla stare buona e dormiva così pesantemente che quando alle sette e mezza della mattina sono arrivata a farle visita dormiva pesantemente e non sono riuscita a svegliarla per farle fare colazione e nemmeno dopo per farla pranzare.

Anche oggi mi sono svegliata prestissimo per essere con lei alle sette e mezza e poterle stare accanto. Questa notte però a dormito e questa mattina abbiamo fatto colazione ascoltato la Messa alla radio assieme e l'ho anche lavata facendola stare molto meglio.

In tutto questo io che sono sensibile ed emotiva non avrei retto se non ci fosse stato il Rosario. Incomincio a recitarlo nel pianto e nello sconforto e finisco sempre serena o quasi. Ho proprio la sensazione che il Rosario mi avvicini enormemente a Dio che mi leghi a lui quando le difficoltà della vita tendono ad allontanarmene se non altro dimenticando che Lui mi è sempre vicino anche e soprattutto nei momenti difficili e che mi ama di infinito amore.   

Per me il Rosario è un modo di pregare e di meditare la storia della salvezza efficacissimo in ogni difficoltà. Prima mi ha sorretto dei momenti difficili, quando non trovavo lavoro e non vedevo un futuro davanti a me, poi quando ho trovato lavoro per aiutarmi ad affrontare le difficolta di un lavoro nuovo, sconosciuto, impegnativo e soprattutto sentito decisivo per un matrimonio e una famiglia futuri e poi adesso in questa ennesima prova.

Se l'avessi conosciuto prima probabilmente avrei affrontato in modo migliore moltissime cose, dalla morte di mio nonno un anno e mezzo fa, ai classici problemi dell'adolescenza, ai non classici problemi di una vita con una madre depressa e spesso involontariamente (spero) cattiva.

Raccomando il Rosario a tutti. Almeno uno al giorno. Cambierebbe la vostra vita...almeno per me è stato così. 

 
 
 

I primi risultati

Post n°63 pubblicato il 28 Maggio 2008 da pecorella83

Da qualche tempo porto la corona del rosario con me per le strade di questo mondo. Recito la coroncina della divina misericordia, il Rosario e se riesco anche la coroncina dei cento requiem.

Intorno a me c'è chi è stupito; chi accenna un sorriso di assenso; chi si guarda con un amico come per dire "ma questa è matta". In qualche modo qualche reazione c'è stata.

Mi piacerebbe un giorno vedere anche altri fare la stessa cosa ma per ora mi accontento di poter mostrare al mondo la mia identità senza paura. Di provare a richiamare i cristiani alla preghiera come luogo fondamentale della giornata, anche per chi lavora e sta tutto il giorno fuori di casa.

Mi sento uno strumento dello Spirito Santo. So che tutto questo mi è stato suggerito da Lui e spero di essere uno strumento abbastanza degno da portare almeno un piccolissimo risultato.

 
 
 

Testimoniare

Post n°62 pubblicato il 17 Maggio 2008 da pecorella83

Da quando lavoro non ho tempo di pregare a casa nella mia cameretta o in chiesa. Sono costretta a pregare in autobus mentre vado e torno al lavoro. In un primo momento ho pregato sia la coroncina della divina misericordia e il rosario con le dita poi ho deciso di recitare le preghiere con il corona del rosario tra le mani.

Mi sono pian piano convinta che non bisogna nascondere la nostra identità di cristiani pregando solo nel privato e nascosti dagli occhi di chi non crede. Pregare in pubblico è un modo per testimoniare il nostro rapporto con Dio. La nostra necessità di stare con lui, la serenità che trasmette la preghiera.

Invito tutti gliutenti credenti a manifestare in qualsiasi modo e momento la propria fede con la cautela di non montarsi in superbia in quanto qualsiasi cosa noi come singoli facciamo è solo una goccia in un mare che è il mondo.

Non nascondamoci come cristiani non mimetizzaimoci con il resto del mondo.

 
 
 

Ancora problemi in famiglia

Post n°61 pubblicato il 10 Maggio 2008 da pecorella83

Purtroppo le cose non vanno affatto bene. Non vanno bene da moltissimi anni ma in quest'ultimo mese e in particolare in quest'ultima settimana sono di molto peggiorate per vari motivi.

Da quando lavoro il sabato e la domenica sono diventati giorni dedicati alla preghiera e alla lettura della Bibbia, ma anche al riposo e al relax. Purtroppo per poter fare queste cose sono costretta a uscire di casa proprio perchè mia madre non permette la pace in famiglia e in casa. Mio padre è stressatissimo, mio fratello e io cerchiamo conforto e pace uscendo di casa e stando con i nostri patners.

Sabato scorso ho fatto un controllo della vista e si è reso necessario cambiare gli occhiali con urgenza. Dato che ancora non ho visto un centesimo per il mio lavoro ho domandato ai miei genitori se potevano pagarmeli loro. Tutto inutile: me li ha dati il mio fidanzato e siccome non naviga nell'oro nemmeno lui abbiamo dovuto ripiegare su occhiali da poco...non saranno perfetti ma sempre meglio di quelli vecchi. Sono entrata in una crisi: l'amore dei genitori per i figli dovrebbe essere l'amore umano più alto, tanto più se i genitori in questione sono cristiani e i miei erano pronti a lasciarmi con degli occhiali inadatti a lavorare otto ore al giorno davanti a un computer quando loro li cambiano anche solo per cambiare montatura e hanno appena comprato la terza macchina fotografica digitale dell'anno. Io non sono una figlia perfetta ma sono obbediente e sono quasi del tutto autonoma per quello che riguarda la camera e il bucato, mi cucino da sola e non disobbedisco mai. Ancora non mi spiego il loro egoismo...

Da allora i miei un pò hanno cercato di farsi perdonare, ma non è questo il punto. Il punto è che domani è la festa della mamma e io mi sentirei un'ipocrita a regalare qualcosa a una mamma che per me nell'ultimo anno è stata fonte solo di dolori, con cui non riesco ad avere un rapporto e che mi costringe a uscire di casa per trovare pace e tranquillità. So che lei se lo aspetta e proprio per questo motivo ho scelto di non farglielo. Affrontarla sui nostri problemi le darebbe solo modo di nascondersi dietro un dito. Con se stessa, domandandosi perchè non gli ho fatto un regalo non potrà farlo. Spero che rifletta sul suo comportamento e che possa provare a cambiare per il bene di tutta la famiglia.

Prego sempre per lei.

Prego molto anche per me perchè il Signore mi aiuti a scacciare la rabbia dal mio cuore e mi aiuti a essere figlia.

 
 
 
 
 

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Un blog di: pecorella83
Data di creazione: 07/10/2007
 

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