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La fede vissuta giorno dopo giorno

 

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Ai padrini e alle madrine

Post n°110 pubblicato il 22 Marzo 2009 da pecorella83

Io sono la madrina del mio fidanzato per la Cresima. In quest'anno in cui ho ricoperto questo ruolo mi sono resa conto di quanto sia difficile svolgere il compito in modo adeguato.

Ho sentito qualcuno che si lamentava del fatto di non aver potuto essere padrino o madrina perchè non cresimato/a ma secondo me dovrebbero meditare meglio su quello che vorrebbero fare e pensare bene se lo possono fare.

Il padrino o la madrina sono soprattutto per i cresimandi come una guida spirituale, occorre che siano persone che sappiano giudare il proprio fratello nel cammino della fede. Sarà suo compito provare a impedire che si perda per le strade della vita, sarà suo compito aiutarlo a discernere quale sia il disegno di Dio sulla sua vita, sarà certamente imputato nel Giudizio ogni mancanza in questo delicatissimo compito.

Nel mio caso,a ma credo sia una cosa comune uno dei compiti più difficili è quello di aiutare il cresimato a mantenere l'entusiamo del primo periodo, a prendere coscenza della nuova vita in cui ha appena fatto ingresso, impedire che il mondo lo coinvolga al punto da portarlo lontano da Dio. Istruirlo nelle cose della fede, assiterlo e incoraggiarlo nella lettura della Bibbia, aiutarlo ad accostarsi in modo degno ai sacramenti, invitarlo alla carità cristiana.

Meditiamo bene prima di assumerci questo compito: è un compito per la vita ed è un compito molto difficile. Se non siamo pienamente convinti di essere in grado di fare tutto quello che ho scritto qui sopra rifiutiamo il compito e consigliamo una persona più degna. Non assumiamoci questo compito con troppa leggerezza.

 
 
 

La Confessione

Post n°109 pubblicato il 22 Marzo 2009 da pecorella83

Al telegiornale ho sentito dire che sei cattolici su dieci non si confessano. Forse è un dato tanto per fare sensazione, ma credo che alla fine c'è un fondo di vrerità ci sia e questo mi ha spaventato.

La Confessione è il sacramento che ci salva dall'Inferno, è il sacramento che ci permette di accostarci agli altri sacramenti pienamente. è il sacramento che guarisce la nostra anima e ci permette di cogliere la luce per il nostro cammino dai sussurri dello Spirito Santo che è in noi. Non possiamo rinunciare a questo grande sacramento, non possiamo pensare di vivere una vita cristiana senza questo importantre sacramento. Non possiamo nemmeno accostarci alla Comunione se non ci confessiamo.

Riscopriamo la gioia di porre tutte le nostre miserie nelle mani di Dio, di sentirci amati anche nei nostri limiti anche nei nostri errori, anche se abbiamo fatto del male a Lui e al prossimo, ci ama e ci perdona. Non perdiamo l'occasione di sentire il miracolo della resurrezione nella nostra anima.

Confessiamoci almeno una volta al mese, sarebbe bello poterlo fare tutte le settimane.

Non parliamo solo dei nostri peccati. Raccontiamo al sacerdote tutta la nostra vita spirituale, nei suoi limiti e nelle sue miserie ma anche nelle sue immense grazie.

Certamente ne trarremo un grandissimo giovamento. Non lasciamo che le grazie di Dio rimangano nel nulla. Superiamo la nostra vergogna e la nostra superbia e mettiamo noi stessi nelle mani di Cristo, nelle mani del sacerdote che in quel momento lo rende presente di fronte a noi.

 

 
 
 

Quaresima 2009: rimo Bilancio

Post n°108 pubblicato il 17 Marzo 2009 da pecorella83

In questa Quaresima, in preparazione alla Pasqua ho scelto di impegnarmi nella celebrazione della Liturgia delle Ore. Certamente non riuscirò a celebrare ora Terza, Sesta e Nona ma posso celebrare l'Ora Media.

Essendo questa la terza settimana di Quaresima posso fare un primo bilancio. Mi ha aiutato molto a superare l'aridità interiore. Riesco a mantenere l0impegno abbastanza bene anche se ancora non ho superato il mio problema del tutto e ancora ci sono delle volte che l'aridità si fa sentire.

Certamente la maggior preghiera mi ha molto illuminato l'intelletto. Ho sentito molto intensamente il bosogno di riprendere in mano la Regola del Terz'ordine carmelitano e mi è venuto in mente il progetto di formare un gruppo giovani nel terz'ordine carmelitano qua a Bologna visto che l'età media del gruppo della città è troppo alta e gli incontri troppo inadatti per un giovane che ha ancora molto da crescere.

Per ora è vero che non sono ancora riuscita a trovare nessuno che mi segua nel progetto e nemmeno l'esame di coscenza mi ha confortato però è un punto di partenza importante per me. Infatti nell'esame di coscenza mi sono resa conto che ancora oggi Christopher è al primissimo posto nella mia vita che non posso dire di aver messo Cristo al primo posto e che Christopher è ancora oggi un ostacolo alla mia crescita spirituale invece che l'aiuto che era nel primo periodo quando era di stimolo a conoscere meglio la religione cristiana per insegnargliela.

Oggi purtroppo essendo per lui inaccettabile che passi più tempo nella giornata a pregare che con lui. Per lui è inaccettabile che faccia solo letture spirituali o quasi, anche se è mio desiderio farlo, anche se mi rende felice farlo. E io non posso fare nulla di tutto questo perchè per lui è inaccettabile. Così la mia vita spirituale ha dei grandi limiti.

Però io sono la causa del mio male perchè sono la madrina di Christopher e sono io a doverlo aiutare a crescere nella fede e aiutarlo ad arrivare a condividere con me se non i modi almeno la voglia di coltivare lo spirito. Invece per essere una fidanzata comprensiva che lo lascia lavorare, un lavoro delicato perchè a che fare con l'arte l'ho lasciato sbilanciare la suavita tutta sul lavoro rinunciando a invitarlo a mentenere un equilibrio tra salute, lavoro e vita spirituale.

E' un lungo cammino quello che vedo all'orrizzonte.

 
 
 

Il Credo

Post n°107 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da pecorella83

Ripendendo il Credo due volte al giorno (una volta all'inizio della Coroncina della Divina Misericordia e una volta all'inizio del Rosario), ho avuto modo di meditare a lungo sulle parole e sul modo di intenderle.


Mi sono resa conto che in questo periodo in cui sono particolarmente in difficoltà sia dal punto di vista della salute e del lavoro sia dal punto di vista spirituale sto sempre più prendendo l'abitudine di considerare il Credo come un affidamento a Dio più che un'enunciazione dei motivi della nostra speranza come facevo prima. Mi sento sempre più come una bambina piccola che ha bisogno di essere tenuta in piedi dalle mani del Padre mentre cerca di muovere i suoi primi passi.


Dio diventa davvero il mio sostegno, giorno dopo giorno, sento che diventa il mio tutto, al di là di questo mondo che nulla può a Suo confronto.

 
 
 

Abbandono dell'anima in Dio

Post n°106 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da pecorella83

E' questo il titolo di una meditazione che mi è capitato di leggere in questi giorni. Mi ci sono rispecchiata parecchio in questo periodo e soprattutto nel passo che dice: "...per effetto della vostra misericordia li (i miei giorni) avete seminati di dolori. Vi ringrazio di avermi impedito di amare la terra..."


Infatti proprio quando sto peggio, in questo mese di insonnia e di tosse virale, sento davvero che la mia anima si stacca da questo mondo e si aggrappa nella preghiera a Dio e questo nonostante il mio periodo di aridità interiore non sia ancora finito.


Sento che la preghiera mi vivifica, mi da la forza di fare quello che devo sul lavoro e in famiglia e di sostenere il dolore e la fatica anche quando sento che non è umanamente possibile farlo.


Magari penserete che esagero, ma credetemi tra febbriciattola, insonnia e tosse, il lavoro che è sempre intensissimo nove ore al giorno ci sono dei giorni che preferirei avere una febbre da cavallo per poter rimanere a casa e tirare un pò il fiato.


Sono davvero grata al Signore per la sua infinita misericordia per amarmi così tanto da chinarsi sulla mia vita. 

 
 
 
 
 

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Un blog di: pecorella83
Data di creazione: 07/10/2007
 

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