Creato da vitotroiano il 08/01/2008
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Per le amministrative il Pd di Franceschini ritorna all'Unione

Post n°109 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da vitotroiano


Nel Partito Democratico si guarda con preoccupazione alle elezioni europee e amministrative di giugno che interesseranno 63 province e più di 5mila comuni. Fonti vicine al neo-segretario  - all'indomani del primo incontro con i gruppi parlamentari di Camera e Senato - che a livello di territorio non ci sarà alcun avvicinamento all'Udc. Enrico Letta e Rutelli si mettano il cuore in pace: a parte qualche caso isolato come Trento, non ci sarà il ritorno di fiamma tra i due ex democristiani Franceschini e Pierferdinando Casini. Il Partito Democratico - nonostante la volontà di rilanciare la sua vocazione maggioritaria - quasi ovunque confermerà l'accordo con l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. E in molti casi guarderà a sinistra più che al Centro.

Sicura l'alleanza con i vendoliani, i Verdi e Sd. Mentre con Rifondazione Comunista e il Pdci è molto più difficile, praticamente impossibile in realtà come Firenze e Bologna. Si vedrà al secondo turno. E il dialogo con la maggioranza? Qui è possibile un colpo di scena da parte di Franceschini. Se sulla Giustizia il confronto con il Centrodestra è in alto mare, sul federalismo fiscale il Partito Democratico appare seriamente intenzionato a confermare l'astensione anche alla Camera, dopo quella al Senato. Una scelta che a Montecitorio significa un'apertura maggiore rispetto a Palazzo Madama. In tal senso ci sarebbero già stati contatti informali tra il neo-leader democratico e il ministro leghista Roberto Calderoli.



LE PAROLE DI FRANCESCHINI - "Faremo un'opposizione dura, saremo rigorosi". Dario Franceschini parla per la prima volta da segretario all'assemblea dei gruppi Pd di Camera e Senato e sprona i parlamentari a lavorare duramente nelle due Camere sui provvedimenti del governo. Anche per la scelta dei dipartimenti e della loro guida, Franceschini ha indicato nelle competenze parlamentari la chiave di volta per la scelta. "Sceglieremo le risorse migliori, anche facendo emergere le nuove generazioni". Franceschini ha sottolineato come nel partito in questi giorni si stia respirando un clima di "condivisione e rispetto" e ha assicurato di voler lavorare in contatto con tutti ma assumendosi tutte le responsabilità: non sto lavorando con l'obiettivo di essere riconfermato ad ottobre - è stato il succo del suo ragionamento - ma nell'interesse del partito e del Paese. Dunque collegamento con il territorio, spazio ai giovani, lavoro parlamentare e opposizione rigorosa per tenere la barra dritta del partito in vista delle elezioni europee e amministrative. Peccato però che tutte queste belle parole di Franceschini, a proposito di territorio, vengono vanificate dal fatto che il Pd del Nord è totalmente scollegato.

 
 
 
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INTERCETTAZIONI SPETTACOLO

La non politica che in Italia ormai manca da quindici anni, in questi giorni, si infiamma sulle presunte intercettazioni che riguarderebbero il Presidente del Consiglio. Silvio Berlusconi, che non è il male di questo Paese, dal '94 ad oggi è stato indagato 800 volte: nemmeno il capo dei capi (Riina) è stato così tanto perseguitato. In un Paese, dove la democrazia è occupata dal potere della magistratura e della stampa la forbice tra benessere e malessere continua ad allargarsi sempre di più. Con questo provvedimento proposto dal Governo si spera di chiudere, per sempre, una lunga stagione iniziata con la falsa rivoluzione del'92 sotto il nome "Tangentopoli". L'Italia stà diventando sempre più un Paese irriconoscibile e, questo, gli Italiani non lo meritano

 
 
 

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