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Post N° 252
GLI ATTREZZI PER VIVERE NEL TERZO MILLENNIO ( seconda parte)
Ecco il quarto attrezzo per vivere nel terzo millennio.
Nel villaggio sempre piu’ globale sta diventando sempre piu’ raro trovarlo.
Nel millennio scorso veniva chiamato ‘pensare con la propria testa’ In questo millennio si aggiunge il confronto con altri modi di vivere,altre culture. La nostra cultura non e’ assoluta.Il confronto porta all’arricchimento personale e di tutta la comunita’ in cui ciascuno di noi vive. Questa comunita’ e’ sempre piu’ varia.A noi adulti il compito di dare l’esempio ai bambini e ai ragazzi che la tolleranza,la solidarieta’ e il confronto puo’ farci vivere meglio in questo millennio
4. Capacità di analizzare e valutare le situazioni (Senso critico)
In che modo riusciamo ogni giorno ad analizzare e valutare in maniera oggettiva una situazione,una esperienza prendendo in considerazione
-i vantaggi e gli svantaggi
-i vari fattori ( influenze esterne,nostro stato d’animo,comportamenti…)
-le conseguenze possibili di una decisione piuttosto che di un’altra?
Di fronte alla massa di informazioni che ci vengono date dia mass media riusciamo a valutarle con senso critico?
Il pensiero critico è un processo mentale che consiste nell’analizzare o nel valutare delle informazioni ottenute tramite l’osservazione, l’esperienza, il ragionamento o la comunicazione.
Lo scopo del pensiero critico e’ imparare a pensare bene cioe’ con la propria testa.
SI COMINCIA DA PICCOLI……
Si dovrebbe imparare a pensare bene fin dalla scuola elementare.
Gli insegnanti dovrebbero porre domande stimolanti agli allievi, affinché si impegnino a ragionare . Pensare bene dovrebbe diventare una abitudine che guiderà gli allievi in tutte le occasioni.
Gli elementi del pensiero critico sono: la chiarezza, l’accuratezza, la precisione, l’evidenza.
A scuola si dovrebbe imparare a:
1)confrontare le proprie opinioni ed esperienze
2)riconoscere punti di vista differenti dai propri
3) spiegare le proprie opinioni
5)vedere le cose non solo dal proprio punto di vista ma anche partendo dalle prospettive degli altri
In un mondo sempre piu’ globale dove le culture si mescolano occorre imparare a: 1)accettare le obiezioni degli altri
2)riformulare il punto di vista altrui (ascolto ed empatia reali)
3)esprimere delle idee personali, senza paura e senza vergogna;
4)fornire delle ragioni che sostengono l’idea dell’altro anche quando si è in disaccordo
5)cambiare la propria visione e la propria scala di priorità
6)prendersi cura dell’altro, cosa che presuppone un’accettazione ed una volontà di essere trasformato dall’altro.
Lipman ha sviluppato una metodologia e uno specifico curriculum, attraverso una serie di testi narrativi e di manuali per gli insegnanti, per accompagnare i ragazzi da 3 a 18 anni verso il potenziamento di tre categorie fondamentali del pensiero:
1)Il pensiero critico (critical thinking), che è governato da criteri e rimuove dalla coscienza i pregiudizi
2)Il pensiero creativo (creative thinking) che si muove nel continuo rinnovamento di se stesso, formando pensieri indipendenti e valori nuovi;
3)Pensiero affettivo (care thinking) che consente di prendersi cura delle persone
QUANDO ADOPERARE IL PENSIERO CRITICO?
1.per analizzare e valutare quello che si legge e si sente alla televisione e ogni tipo di informazione
2.per risolvere i problemi della vita quotidiana
3.per analizzare i rapporti con le altre persone
5.per valutare la propria efficacia nello studio e nel lavoro
COSA FACCIAMO QUANDO RAGIONIAMO SU UN ARGOMENTO?
il pensiero critico è superiore all’ intuizione
Ogni volta che pensiamo abbiamo certamente uno scopo e ci facciamo domande ( ma sono quelle utili? centrate?)
partiamo da assunzioni e spesso da preconcetti dati per scontati
partiamo dal nostro punto di vista ee nno siamo disposti ad essere flessibili partiamo da informazioni ( verificate? prese per buone? l’ha detto la TV,l’esperto?)
Dai vari elementi traiamo le conseguenze e le conclusioni
Nel counseling filosofico viene usato il metodo socratico di indagine
(un metodo dialettico usato per la prima volta secoli fa da Platone) per valutare una situazione,un problema.
Ecco le domande del metodo
Cosa intendi per _______________?
Come sei arrivato a questa conclusione?
Cosa ti fa credere di essere nel giusto?
Qual è la fonte di queste informazioni (quanto sono attendibili)?
Cosa accadrebbe se tu ti sbagliassi?
Indica due fonti in disaccordo con te, e specifica i motivi del disaccordo
Perché questo è così importante?
Come potrei accertarmi che mi stai dicendo la verità?
Esiste una spiegazione alternativa?
A proposito di problemi:
Qual è l'obiettivo principale di questo problema ?
Da quale punto di vista io affronto questo problema ?
Ha senso accettare questa soluzione ?
Che cosa rende complesso questo problema ?
ALCUNI SITI
un sito interessante per sapere cosa sono e come imparare a fare le mappe mentali ( clicca il menu’ a sinistra)
http://www.mappementali.com/link.asp?rub=I0030&canal=I0030
si comincia dalla scuola
http://www.nonsoloscuola.org/Mappe/mappe.htm
un test
http://www.cicap.org/scuola/test/index.php
leggiamo con senso critico
http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/freq/giornale/giornale.htm
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