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Post N° 266
LA CATENA DEL PASSATO
..le forze sacre che troviamo all’interno della psiche un giorno vanno abbandonate..perché possa verificarsi la fase successiva del processo..”
(Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi)
Se non conosci bene te stesso, come fai a conoscere un altro?
...E quando conosci te stesso, tu sei l'altro...
Nisargadatta Maharaj
(1897-1982)
Sono tornata da una settimana di meritato relax.Mi sono presa cura di me e sono stata un po’ con mia figlia trentenne.Di tempo ne ho avuto… per riflettere
Voglio dare uno spunto di riflessione a luna_nel_sole
Tu dici mi sforzo da tempo di capire come sia possibile spezzare la catena
Mi ha colpito proprio la parola ‘sforzo’ .E’ giusto sforzarsi di capire?
C’e una differenza fra capire e sentire.
La catena della quale parli e’ una catena fatta di emozioni,di vissuti che va ‘sentita’ prima.Nell’intreccio di emozioni e’ necessario affrontare
la paura
la rabbia
la delusione
la tristezza
Riconoscere di avere un problema e‘ il primo passo,il punto di partenza.
Poi il problema va riformulato ad un livello diverso per arrivare ad affrontarlo.
cosa voglio affrontare per primo? cosa mi e’ mancato?
Come posso arrivare a spezzare la catena passo per passo?
Molte persone si portano dentro un vissuto di carenza,di qualcuno che non si e’ preso cura di noi.
Sotto la rabbia c’e’ la delusione e la rabbia va affrontata,le va dato un nome per arrivare in fondo a sentire la delusione.
Ogni volta che viviamo una situazione che ci ricorda quella delusione ci arrabbiamo non tanto con chi in quel momento ci sta davanti.
La situazione del presente ci riporta indietro nel tempo come se ci fosse un elastico che ci fionda dritto nel passato.Come spezzare la catena di reazione automatica?
Il lavoro e’ lungo e passa per vari momenti di consapevolezza che hanno ritmi molto personali.Il passato va rielaborato affinché diventi un bagaglio di ricchezza e non un nodo che ci soffochi.
Uno di passi fondamentali e ‘darsi il permesso’ di esserci e poi di far parlare quella bambina dentro di se’ che si e’ sentita poco curata ed ascoltata.
Ognuno ha dentro di se’ quella parte ferita che vuole essere ascoltata.
Questa Bambina vulnerabile può essere la nostra parte più preziosa, quella più vicina alla nostra essenza perché in contatto con i nostri bisogni e desideri più profondi.
La sua principale qualità, è la capacità di sentire: le parole non la ingannano nemmeno per un momento, reagisce immediatamente se percepisce un senso di abbandono e il suo dolore è un dolore profondo che richiede rispetto e empatia.
La nostra Bambina Interiore vuole che sentiamo la sua mancanza, vuole essere cercata e vuole sentirsi importante. È necessario imparare a prenderci cura di lei cioe’ dei nostri bisogni e della nostra vulnerabilità per evitare di legarci agli altri come persone bisognose e fragili e vedere regolarmente le nostre aspettative deluse. Solo se questa parte è accudita e amata da noi, saremo in grado di attrarre relazioni soddisfacenti.
Non conosco la tua situazione personale quindi queste sono spunti di riflessione molto generali e limitati
Posso consigliare 4 letture utili per tutte le tue domande
1 Connie Zweig e Steve Wolf ‘Il volto nascosto dell’anima’ (Rizzoli)
Si parla dell’ombra della famiglia,della scelta del partner,di amicizia ecc
2 Harriet Lerner La danza della rabbia (TEA)
un saggio sulle dinamiche di coppia, esaminate attraverso la chiave di lettura della rabbia.
3 Monica Morganti ‘La rabbia delle donne. Come trasformare un fuoco distruttivo in energia vitale’ (Franco Angeli)
4 Peter Schellenbaum Il bambino nascosto dentro di noi (Edizioni Red)
L'autore indica poi la strada da seguire per ritrovare il proprio bambino interiore e attingere nuovamente da esso nuove energie, per conoscersi più a fondo
Tutti vogliono essere amati.
Ma e' un punto di partenza sbagliato.
Si inizia cosi' perche' il bambino non puo' amare,
non puo' dire nulla, fare nulla, dare nulla,
puo' solo prendere.
L'esperienza dell'amore di un bambino
e' l'esperienza del prendere.
Il problema nasce dal fatto
che ognuno e' stato un bambino
e ognuno ha lo stesso bisogno di ricevere amore,
nessuno e' nato in modo diverso.
Quindi tutti chiedono: ''Dammi amore''
e non c'e' nessuno che da',
perche' anche l'altra persona
e' stata cresciuta nello stesso modo.
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