Che cento fiori fioriscano, che cento scuole gareggino,
soltanto col metodo della discussione e del ragionamento
si possono sviluppare le giuste idee
(Mao Tse Tung)
MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE
Siamo delle persone che attraverso forme di lotta come i referendum, le proposte di legge,petizioni popolari, informazione, vogliono creare un'opposizione atta a contrastare il potere e i privilegi acquisiti dai politici .
1) Divenire voce unitaria del dissenso.
2) Promuovere un referendum per diminuire i privilegi della casta e delle alte cariche della pubblica amministrazione.
3) Abolizione dell'immunità parlamentare escludendo i reati d'opinione.
4) Un tetto massimo di reddito tra stipendio parlamentare e privato.
5) Diminuzione del numero dei parlamentari ed abolizione enti provinciali
6) Eliminare le pensioni d'oro con un giusto livellamento delle altre,una sola pensione con scadenza nei termini previsti per età e anni lavorativi.
7) Lotta alle forti disuguaglianze dei salari e abolizione del precariato.
8) Destinare i finanziamenti per l'istruzione esclusivamente alla scuola pubblica .
9) Una giustizia veramente uguale per tutti con la responsabilità civile e penale per i giudici.
10) Ristrutturare l'organizzazione della Pubblica Sanità.
IL NOSTRO MOVIMENTO E' PACIFISTA, FORMATO DA PERSONE COMUNI CHE NON SI RITROVANO NELLA CASTA, VUOLE METTERE IN EVIDENZA I PROBLEMI CON CUI ABBIAMO OGNI GIORNO A CHE FARE E VALORIZZARE LE COSE POSITIVE CHE CI SONO NELLA NOSTRA REGIONE.
Ci sono uomini che lottano un giorno
e sono importanti, alcuni lottano un'anno
e sono molto importanti,
altri lottano tutta la vita:
quelli sono indispensabili
(Bertold Brecht)
Ennesima gaffe del Premier "E' come un week end in campeggio" La stampa straniera torna all'attacco di Berlusconi, parlando di «gaffe» dopo le dichiarazioni rilasciate alla televisione tedesca N-tv, cui, in un riferimento agli sfollati sistemati nelle tende, ha detto: «E' una sistemazione provvisoria, dovrebbero considerarlo come un fine settimana in campeggio». Secondo il «Times» di Londra, il presidente del Consiglio si è reso protagonista di «una grave gaffe». Un'altra occasione persa per stare zitto; od almeno per usare parole più appropriate e consone al dramma degli sfollati. Immerso nel suo fantastico mondo ovattato e avulso da ogni turbativa esistenziale che riguarda solo le persone normali e non certo quelle "unte dal Signore" come lui; incapace di cogliere la portata di una tragedia che non si limita a colpire le condizioni materiali delle persone ma che lacera nel profondo la loro stessa tenuta morale, il Premier si lascia andare all'ennesima battuta di cattivo gusto, sia pure in buona fede e con l'unico intento (glielo riconosciamo) di rassicurare in qualche modo i terremotati rispetto ai futuri aiuti del Governo in vista di sistemazioni più confortevoli e dignitose. Ma per rassicurare le persone che versano in una situazione così drammatica non servono battute idiote, ma la dimostrazione di atti e fatti concreti. Ad esempio, non servono baggianate come la trovata di "un progetto per ogni provincia": è lo stato ed il governo che si deve muovere - e alla svelta - cominciando a cavare i soldi da dove li sta vergognosamente sperperando, come ad esempio nella moltiplicazione degli appuntamenti elettorali estivi, al solo fine di far fallire il referendum: mossa che costerà ai contribuenti italiani almeno 470 mln di euro letteralmente buttati via, in quanto si potrebbero tranquillamente risparmiare concentrando il voto nell'election-day: questi soldi, i contribuenti italiani sarebbero ben felici di poterli destinare ai terremotati e agli sfollati dell'Abruzzo. In secondo luogo si accettino gli aiuti internazionali: non faccia come i dittatorucoli ridicoli delle repubbliche delle banane, che per finto orgoglio patriottico e per dimostrare al mondo di essere potenti, ricchi e autosufficienti, quando invece hanno le casse vuote e l'organizzazione pubblica allo sfacio, rifiutano gli aiuti internazionali e lasciano nella miseria la propria gente. Questa ennesima figuraccia internazionale il premier se la poteva e ce la poteva dunque risparmiare. Ma soprattutto poteva risparmiarsi una battuta che ha l'amaro sapore di una mancanza di rispetto per la condizione di sofferenza morale e materiale delle decine di migliaia di persone che in Abruzzo si aspettano ora dal Governo fatti e atti concreti. Che altro dire...qualcuno lo ingaggi in qualche circo equestre a fare il clown, suo vero mestiere mancato. Noi di questo pagliaccio non ne possiamo più! firmate l'appello I SOLDI DEL REFERENDUM AI TERREMOTATI (dal blog un battito d'ali) |
Sabato 4 aprile grande manifestazione nazionale CGIL Intervista a Guglielmo Epifani, segretario generale CGIL. Sabato sarà il giorno del «suo» Circo Massimo. In attesa, Guglielmo Epifani è a Londra per il G20, occasione per presentare ai potenti del mondo, riuniti nel summit per fronteggiare la crisi economica globale, il punto di vista sindacale sulla crisi. Nel giorno in cui l'Ocse paventa per il prossimo futuro un rischio-collasso per la «coesione sociale». Il pensiero del segretario generale della Cgil va alla manifestazione del 4 aprile, ma anche al dopo: I c.d. "Grandi" della terra si ritrovano a Londra per il summit del G-20 e fingono di affannarsi a trovare risposte ad una crisi economica che è non solo globale ma strutturale in quanto investe le dinamiche di fondo ed incrina i pilastri portanti del modello di sviluppo economico-sociale basato sull'ideologia liberista. Mentre i leaders mondiali discutono e intanto banchettano a base di ostriche e caviale, i lavoratori, i disoccupati, gli studenti tornano a riempire le piazze ed a gridare la loro protesta ed urlare la loro rabbia ed esasperazione da Parigi a Francoforte, da Berlino a Londra, fino ad espandersi in tutta Europa. Anche in Italia, dove la rabbia sociale serpeggia evidente nei ceti deboli ma sembra faticare a trovare sbocchi ed a manifestarsi in forme conclamate, i lavoratori tornano a mobilitarsi e decidono di tornare in piazza sabato 4 aprile per una grande manifestazione nazionale. La manifestazione è stata indetta ed organizzata dalla CGIL per sollecitare il Governo ad attuare una politica economica e sociale radicalmente diversa. Roma, Circo Massimo per info sull'organizzazione: |
Post n°13 pubblicato il 29 Marzo 2009 da SIAMOVIVI_VENETO
MARTEDI 24/03/2009 SI COSTITUISCE UFFICIALMENTE IL MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE SIAMOVIVI. APPROVANDO LO STATUTO E PROVVEDENDO ALLA NOMINA DEL PRESIDENTE DEL MOVIMENTO E DELLE ALTRE NOMINE. IL “MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE SIAMOVIVI”: - è una libera associazione di persone che vogliono contribuire all’unità delle classi svantaggiate e private dei propri diritti, per trasformare radicalmente l’attuale società; - è un’organizzazione autonoma, multietnica, antirazzista, laica, antifascista, antisessista, che si riconosce nei fondamenti della Costituzione Italiana, mediante una riaffermazione dei valori della Resistenza; - si prefigge di creare una società fondata sulla pace sulla libertà, sulla salvaguardia della biosfera e sulla collaborazione di tutti gli individui che mettano al centro gli interessi delle classi svantaggiati , il valore e la funzione sociale del lavoro, i diritti umani, la difesa delle libertà individuali e collettive, perché non si debba dipendere dalla benevola concessione di nessuno per ottenere ciò di cui si ha diritto; - vuole essere riferimento e nucleo di ricomposizione di un soggetto politico che superi la diaspora e il degrado degli attuali partiti e la polverizzazione degli attuali movimenti, favorendo l’aggregazione e il confronto tra le diverse realtà sociali del Paese. - è contro ogni forma di esclusione e di illegalità per suscitare speranza e impegno politico in chi si sente deluso abbandonato e tradito dalle esperienze politiche passate; - si prefigge come scopo l’abolizione della povertà, la difesa del lavoro e della sua dignità, l’impegno e la ricerca sulle problematiche legate al nuovo proletariato e all’immigrazione; -mira alla conservazione e al risanamento dell’ambiente, che richiede una vera e propria rivoluzione ecologica nel modo di produrre e di consumare. -intende proporre un incremento degli investimenti nella scuola pubblica, destinati alla ricerca, al miglioramento culturale e a garantire a tutti pari opportunità e lo stesso diritto all’istruzione, abbassando i costi di accesso all’ Università.
-L’Associazione perseguirà le sue finalità attraverso: - l’organizzazione di comitati locali per perseguire gli obiettivi e le finalità statutarie; - l’organizzazione, diretta o partecipata, di iniziative culturali e politiche come referendum, raccolta di firme, manifestazioni, ecc.; - l’istituzione e la gestione di blog su tutta la rete, di forum, di radio web, di un sito Internet aperto a tutti: fulcro principale della sua attività di discussione, di confronto e di decisione; - la collaborazione con altre organizzazioni ed enti allo scopo di potenziare le attività istituzionali; - l'ideazione, l'allestimento e la circuitazione anche telematica, diretta o partecipata, di mostre e similari; - organizzare, incontri, convegni, dibattiti, chat, videoconferenze e simili, stampare, distribuire, porre in vendita libri e pubblicazioni, produrre, acquistare, distribuire, proiettare filmati, registrazioni ed ogni altro tipo di riproduzione visiva o sonora; organizzare od offrire il patrocinio a gare, incontri, tornei sportivi e in generale esplicare ogni attività che possa contribuire al perseguimento degli scopi che si prefigge, mettendo in atto tutte le iniziative idonee ai fini enunciati; - attività di formazione: corsi di aggiornamento, corsi di perfezionamento, istituzione di gruppi di studio e di ricerca; L'Associazione ricercherà, per il conseguimento delle finalità sociali, contatti e collegamenti con altre organizzazioni sia nazionali che europee.
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Post n°12 pubblicato il 22 Marzo 2009 da SIAMOVIVI_VENETO
Politiche anticrisi della Regione Veneto Della serie: far piovere sempre sul bagnato....
A qualcuno è venuto perfino voglia di ironizzare. Della serie: se il lavoro di questi tempi rischia di essere un lusso, perché stupirsi se la Regione Veneto ha dato un contributo di 180mila euro a Luxury & Yacht, appunto la Fiera del lusso appena conclusasi a Vicenza? (dal Gazzettino del 17 marzo 2009) |
Post n°11 pubblicato il 15 Marzo 2009 da SIAMOVIVI_VENETO
Maxi premio ai super dirigenti, Ai supermanager ricchi premi (a spese dei
È polemica in Veneto per il premio di risultato - in media circa 15mila euro ciascuno - assegnato dalla Giunta Regionale ai 13 massimi dirigenti della Regione. Un maxi bonus che equivale al 10% dello stipendio, il massimo previsto, per il raggiungimento degli obiettivi 2008 da parte di dirigenti e segretari ai vertici dell’ente regionale. «La giunta - ha commentato oggi per il Pdci il consigliere regionale Nicola Atalmi - dimostra di non rendersi conto della crisi che sta colpendo i veneti. Dare un premio di 15 mila euro indistintamente a tutti i massimi dirigenti della Regione vuol dire insultare le migliaia di veneti che in questi giorni devono arrabattarsi con assegni di cassa integrazione di 700 euro al mese». Per Atalmi significa anche dare «il cattivo esempio perchè, come già per i direttori delle Asl, non si premia chi merita, chi ha migliorato il funzionamento della macchina pubblica, chi ha servito meglio le istituzioni e i cittadini». In tempi di crisi, rileva l'esponente dei Comunisti italiani, servirebbe semmai «tagliare gli sprechi, ridurre i costi della politica, proprio a partire dai dirigenti e politici». «Ai manager caviale e champagne, ai lavoratori devastati dalla crisi economica neppure un tozzo di pane». È il duro commento del deputato del Pd Andrea Martella, alla decisione della Giunta regionale del Veneto di gratificare con un maxi premio di risultato - circa 15 mila euro lordi - i massimi dirigenti dell’ente. «Questa - aggiunge - è la logica di chi governa la Regione, che elargisce a pioggia il massimo del premio previsto ai suoi dirigenti indipendentemente dai loro risultati e, soprattutto, incurante del clima sociale che stiamo vivendo nel Paese e nella nostra regione». Per Martella «la cosa ancora più strabiliante è che, contemporaneamente, Galan e la sua Giunta continuano a far finta di nulla nei confronti delle decine di migliaia di lavoratori che si trovano in cassa integrazione e che non hanno ancora alcuna certezza circa la copertura economica degli ammortizzatori sociali». «È bene che su questa vicenda - conclude Martella, annunciando in proposito un’interrogazione al ministro Brunetta - venga fatta piena luce. Anzi, se il presidente Galan ha un minimo di dignità, metta da parte i suoi quotidiani proclami, fatti su ogni cosa, e agisca bloccando questi aumenti». (ANSA). Mentre decine di migliaia di lavoratori e le loro famiglie soffrono nella morsa di una crisi che taglia salari e posti di lavoro, la casta politica regionale foraggia i propri galoppini dispensando loro ricchi premi a pioggia e senza valutazione del merito, se non quello di un ferreo servilismo politico, utilizzando i soldi delle tasse pagati dai contribuenti, sempre più tartassati e spremuti dal fisco, compreso quello regionale e locale. Ma quando verrà la crisi anche per costoro??? |
Nessuna cività potrà essere
considerata tale se cercherà
di prevalere sulle altre.
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