Creato da RedLilith il 10/04/2009

de honesta voluptade

"Quello che facciamo noi... è LEELA. GIOCO DIVINO, ALTO E BASSO YIN E YANG, IL GIOCO DEGLI OPPOSTI, COME FACEVANO SHIVA E SHAKTI" [FRANCESCA ROMANO - L'AMORE IN GINOCCHIO]

 

 

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Salvezza

Post n°6 pubblicato il 15 Aprile 2009 da RedLilith

Non sono mai stato sicuro che la morale della storia di Icaro dovesse essere: "Non tentare di volare troppo in alto", come viene intesa in genere, e mi sono chiesto se non si potesse interpretarla invece in un modo diverso: 

"Dimentica la cera e le piume, e costruisci ali più solide". 

Stanley Kubrick

 

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Commenti al Post:
archetypon
archetypon il 16/04/09 alle 08:31 via WEB
Doppia (umana) presunzione. Ma utile per tentare ancora...
 
 
RedLilith
RedLilith il 16/04/09 alle 09:39 via WEB
sono ancora in tempo per tentare.
 
Arvalius
Arvalius il 16/04/09 alle 09:37 via WEB
Quella di Kubrick è l'interpretazione giusta. E, se me la passi, la stessa cosa vale per le case de L'Aquila. Se fai una casa di sputo e sabbia, quella crolla. Se la fai solida, resiste al terremoto.
 
 
RedLilith
RedLilith il 16/04/09 alle 09:41 via WEB
interessante l'accostamento. tant'è, che si riesca a fare lunghi voli, o brevi decolli, quel che conta è la solidità delle proprie fondamenta.
 
April_in_Paris
April_in_Paris il 16/04/09 alle 12:13 via WEB
Buongiorno, Lilith.
“Potrai conoscere l'uomo colle sue congegnate e grandi alie, facendo forza contro alla resistente aria, vincendo, poterla soggiogare e levarsi sopra di lei”, scriveva Leonardo nel 1486.

Have a nice day :)
 
 
RedLilith
RedLilith il 16/04/09 alle 12:41 via WEB
"facendo forza contro la resistenza dell'aria" che in metafora potrebbe essere le resistenze della mente. mi piace :-) buona giornata. Lilith
 
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UNA LACRIMA, UNA GOCCIA DI SANGUE, UN CAPELLO.


Tra me e la mia coscienza
c'è un abisso
riempito dal tuo orgasmo violento,
dal suono rauco della mano che mi avvinghia.
Deve esserci, in qualche punto del mio corpo offerto,
caldo e bianco e incredibilmente affranto,
deve esserci, in se stesso,
un accenno della tua esistenza.
Una lacrima, una goccia di sangue, un capello.
Questo, si. E’ questo che mi resta nella bocca
l’eco di un dolore che mi bagna,
il suono sordo del cuoio che mi sfiora,
una lacrima, una goccia di sangue, un capello.
RedLilith

 

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