Creato da RedLilith il 10/04/2009

de honesta voluptade

"Quello che facciamo noi... è LEELA. GIOCO DIVINO, ALTO E BASSO YIN E YANG, IL GIOCO DEGLI OPPOSTI, COME FACEVANO SHIVA E SHAKTI" [FRANCESCA ROMANO - L'AMORE IN GINOCCHIO]

 

 

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L'enigma

Post n°46 pubblicato il 13 Maggio 2009 da RedLilith

L'enigma finalmente giunse a soluzione:
camminavo in silenzio
per una strada irta e vertigionosa,
vivendo eccessi ed affrontando colpi bassi,
senza temere né fiamme, nè cappi, 
giocando pur avendo un Re spaiato...
o quattro assi.
RedLilith

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Commenti al Post:
waltzinblack01
waltzinblack01 il 13/05/09 alle 15:23 via WEB
Bella, ma c'è differenza fra avere un re spaiato o quattro assi... Ciao
 
 
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 15:26 via WEB
è ralativo. alla fine del gioco è bello il gioco, del gioco è bello il rischio di vincere pur non avendo carte. è questa l'abilità. i quattro assi in mano sono pura fortuna. non gratifica.
 
   
Red_Lady
Red_Lady il 13/05/09 alle 15:28 via WEB
Brava..bravissima, pura fortuna, senza alcun gusto.
 
     
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 15:29 via WEB
tra "rouge" ci si intende ;-)
 
   
waltzinblack01
waltzinblack01 il 13/05/09 alle 16:07 via WEB
si, ma non parlavo di gratifiche, parlavo di gioco. Ed il gioco è fatto in buona parte di fortuna. Sinceramente le gratificazioni le cerco altrove... Cmq il senso è chiaro, no problem!
 
     
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 16:11 via WEB
capisco, ma quello che cercavo di dire è che il gioco ha un certo gusto. ed ha un certo piacere. e, dato per dato che mi piace vincere, preferisco vincere d'abilità che di fortuna.
 
     
waltzinblack01
waltzinblack01 il 13/05/09 alle 16:13 via WEB
ricevuto... sarà che non sono mai stato bravo alle carte...
 
     
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 16:29 via WEB
è una propensione, un modo di intendere le sfide. di qualunque natura. conta poco se si è bravi oppure no.
 
     
waltzinblack01
waltzinblack01 il 13/05/09 alle 16:32 via WEB
Le sfide le viviamo ogni giorno, e forse sono quelle che danno gusto alla vita. Forse inteso in questo senso si, mi piace giocare.
 
     
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 16:36 via WEB
e di quelle parlo. di quelle sfide. di quel gioco meraviglioso che è la vita.
 
lemure_solitario
lemure_solitario il 13/05/09 alle 16:13 via WEB
beh avevi cmq una buona mano...
 
 
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 16:30 via WEB
da costruire.
 
   
lemure_solitario
lemure_solitario il 13/05/09 alle 17:53 via WEB
ops...in realtà non avevo compreso a fondo quello che volevi dire...ero preso da altro...non ci fare caso
 
     
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 18:55 via WEB
tranquillo. in verità mi capita molto raramente di essere compresa a fondo. ma è "colpa" delle mie metafore, non di chi legge :-)
 
Cane.Nero0
Cane.Nero0 il 13/05/09 alle 16:28 via WEB
Quale vita può essere una vita senza il sogno di un gioco… quale vita potrebbe essere la mia vita senza il sogno di te? Solo un sogno certo…ma tanto meraviglioso da illuminare un giorno. No…nessuno mi tolga i miei sogni…e sì cadrò ancora..altre ferite. …altro sangue..ma avrò cavalcato…avrò amato…avrò tentato la vita. Anche se tra le mani avrò "soltanto" una Regina spaiata.
 
 
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 16:35 via WEB
sognare qualcosa che non si conosce è come non sognare affatto.
 
   
Cane.Nero0
Cane.Nero0 il 13/05/09 alle 16:45 via WEB
Conosco a memoria le tue emozioni, le tue cicatrici, i tuoi percorsi.
 
Cane.Nero0
Cane.Nero0 il 13/05/09 alle 16:46 via WEB
C'era una volta una principessa che voleva un mondo fatto di colori e un'anima nobile che condividesse con lei quella cosa di cui aveva sentito parlare in tutti i luoghi e in nessun luogo e che tutti chiamavano "amore". Non sapeva di preciso cosa fosse anche se nella sua immaginazione era l'armonia dell'arcobaleno, l'abbraccio che ti fa sentire sicura dal mondo intero, una mano che accarezza i tuoi capelli mentre dormi. Arrivarono al castello tanti pretendenti e ognuno di loro aveva qualcosa di speciale. La principessa doveva scegliere ma per paura di perdere l'asso non scartava mai nessuna carta...non rendendosi conto, o forse si, che più giorni passavano più i principi restavano ammaliati da lei e più giorni passavano e più sarebbe stato doloroso dire addio ad alcuni di loro. Perchè l'asso era solo uno e lei, di stirpe reale aveva diritto all'asso di cuori e a nulla di meno.
 
Cane.Nero0
Cane.Nero0 il 13/05/09 alle 17:01 via WEB
I giorni passano e la principessa vede solo stanze buie intorno a lei..perchè non ha acceso la lampada più potente..quella del suo cuore di cristallo. I principi l'adorano ma lei finisce per confonderli in uno strano scambio di ruoli e rischia di dimenticare la luce del cuore. Passeggiando nel parco del suo castello improvvisamente incontra un giovane ....era lì da anni e da sempre la guardava e l'amava...non era uno dei principi che aspettavano risposta ma per farla distrarre la portò al lago a vedere i cigni e le cantò una canzone accompagnato dalla cetra. La principessa si mise a piangere ...pianse le lacrime del cuore. Pianse dell'amore riconosciuto e pianse già della paura di perderlo.....giurò amore al giovane nel suo cuore ma la paura di restare sola le impedirono di congedare i principi a corte. Ecco perchè la principessa a volte diventa triste e vede il tramonto al posto dell'alba.
 
 
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 17:06 via WEB
bella. davvero. solo non capisco cosa abbia a che fare con me.
 
   
Cane.Nero0
Cane.Nero0 il 13/05/09 alle 17:10 via WEB
Non capisci? Davvero? E'tutto così semplice Lilith. Le carte non ti servono...ti bastano i tuoi jeans e un'arpa che suoni la tua canzone, un altalena e poco più.
 
     
RedLilith
RedLilith il 13/05/09 alle 17:29 via WEB
parli con la sicurezza di chi crede di sapere.
 
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UNA LACRIMA, UNA GOCCIA DI SANGUE, UN CAPELLO.


Tra me e la mia coscienza
c'è un abisso
riempito dal tuo orgasmo violento,
dal suono rauco della mano che mi avvinghia.
Deve esserci, in qualche punto del mio corpo offerto,
caldo e bianco e incredibilmente affranto,
deve esserci, in se stesso,
un accenno della tua esistenza.
Una lacrima, una goccia di sangue, un capello.
Questo, si. E’ questo che mi resta nella bocca
l’eco di un dolore che mi bagna,
il suono sordo del cuoio che mi sfiora,
una lacrima, una goccia di sangue, un capello.
RedLilith

 

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