Creato da Web_London il 15/04/2015

Note a margine

A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari

 

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Lampi nell'anima

Post n°176 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da Web_London



In questi giorni ho rivisto Luca e Carla
Lui è sempre uguale, battagliero e mai vinto
Fa ancora il poliziotto ed è sempre buono come il pane.
Lei, Carla, l'ho trovata più triste dell'ultima volta che l'avevo vista.
E' consapevole.
Con Luca, finalmente, "l'ombra" ce la siamo bevuta insieme

Rimetto oggi il post che gli avevo dedicato qualche tempo fa.
Buon sabato a tutti
Ola.

Web L.

...

"Soltanto quando avete fatto naufragio sul serio,
trovate sul serio ciò che vi occorre."

(G. K. Chesterton)


....

E solo lì, in quello sguardo e nel suo gesticolare c'era tutto quello che mi serviva, altro che star qui a scriver parole!

...

Lui si chiama Luca ed è un ragazzone alto e ben piantato che di lavoro fa il poliziotto e rischia ogni giorno la vita.
E' un gran chiacchierone, ha l'animo buono e un cuore grande cosi sotto il suo modo da "spacco tutto"
Lei invece è Carla, una donna minuta e graziosa che da oltre 20 anni soffre di una malattia degenerativa e che la porterà a vivere e passare le sue giornate su una sedia a rotelle.
Carla ha lo sguardo semplice e timido di una ragazzina, gli occhi chiari e sinceri di chi soffre e lotta ogni giorno contro i mostri della malattia.
Ma non te lo fa mai pesare.
L'altro pomeriggio sono stato da loro per far firmare delle carte a Luca
Quando sono uscito da casa, Luca mi ha accompagnato al cancello e si è raccontato.
E' stato uno sfogo di un uomo e non due chiacchiere in compagnia.
Il suo lavoro, della sua voglia di stare con Carla
Ogni frase era intervallata da un "mi interessa solo lei"
Mentre parlava io cercavo di capire, volevo capire e cercavo di immedesimarmi nella sua storia, nella sua realtà
Raccontava della malattia di Carla, di quando l'hanno scoperta, dopo poco che è nato il loro bambino, del loro affrontarla insieme fino ad oggi
Mi raccontava un sacco di cose ed io lo guardavo rapito fino a che, ad un certo punto, dentro di me è scattato un "clic" e inventandomi lì per l' una scusa gli ho detto
"Luca, adesso devo andare"
"Fatti vivo che andiamo a bere un "ombra" insieme"
"Si, contaci"

Contaci, davvero Luca
Non ruscivo più a star li, sono uscito dal cancello, sono salito in auto, ho acceso il motore e sono partito
Avevo gli occhi lucidi
Amore, quante volte si parla di amore
Chi ne scrive poesie, libri interi, chi lo canta e ci vende vagonate di dischi, chi lo definisce e lo "argomenta" in saggi grossi come mattoni con tanta perizia e precisione, in modo cosi netto e sicuro da mettere da una parte quello che pensa sia amore e dall'altra quello che non lo è
Quanto se ne parla!
Chi qualche volta è entrato qui dentro e segue ogni tanto questo blog sa benissimo che non ho mai scritto una parola sull'amore
Ho raccontato spesso episodi di vita vissuti da me, da chi conosco, ispirato da frasi sentite in giro con le mie orecchie, ho scritto un mondo di cazzate, ho messo un po' di me e delle persone che ho e che avevo vicino, ma sull'amore no, sull'amore in modo diretto non ne ho mai scritto di una sola parola
Perchè?
Perchè io credo che parlare e definire cosa sia o cosa non sia l'amore sia un'inutile esercizio e sia la cosa più sterile che si possa fare quando hai la fortuna di guardare da vicino gli occhi di Luca mentre ti parla della moglie
Li, solo in quello sguardo e nel suo gesticolare c'è tutto quello che mi serve per capire, altro che star qui a scriver parole!

L'amore, ... io non so definire in modo netto, preciso, sicuro e didascalico cosa sia o non sia l'amore, io so solo che l'altra sera quello che ho visto negli occhi di quell'uomo dal fisico appesantito e sulla soglia dei cinquanta era una cosa talmente grande e pura che mi si è stretto il petto.
Tanto grande da dover inventarmi una scusa e salire in auto velocemente sennò scoppiavo.
Mentre tornavo a casa ho pensato a molte cose.
Ho pensato che la vita, specialmente alla nostra età, ci può riservare delle sorprese a cui non siamo preparati.
Ho pensato che nella vita può capitare di tutto, una malattia improvvisa, un'incidente in auto che anche se non ci credi ringrazi Dio di essere vivo e che magari ci fa stare per mesi immobile e indifesi con una persona vicino dal cuore buono che si prende cura di noi, oppure può capitarti una sberla che ti arriva improvviso in pieno viso e ti annienta.
Amare credo sia la capacità e la "scelta" giorno dopo giorno di stare accanto a chi si ama quando si sta bene e quando si stia male, "soprattutto" quando si sta male
Una scelta che diventa una discrimante fondamentale e che mette alla prova qualsiasi tipo di rapporto
Mariti e mogli, uomini e donne, persone, che si amano e che davanti alle colpi che la vita mette davanti si stringono e stanno vicino giorno per giorno, settimana dopo settimana, anno dopo anno, una vita intera, condivisa e spesa in due
Ne conosco molte di queste persone, amici, uomini e donne che vivono queste realtà
Quanti di noi ne sono capaci?
Ed io, ne sarei capace?
Oppure siamo tutti pronti a trovare una scusa per darci alla fuga appena nascono i problemi, quando non si è più "due cuori e una capanna" e non si può più "darci dentro fin che ce n'è", quando non ci sono più le "emozioni del cuore" e le "sensazioni della pelle", e cosi via fino al prossimo giro di giostra e poi quello dopo e quello dopo ancora?
Conosco anche persone che farebbero questa scelta senza pensarci un momento in più.
E' solo "due cuori e una capanna e un letto che si muove da solo" l'amore?
Spesso, chi l'amore lo vive spesso non ne parla e chi ne parla spesso non lo vive ma sa tutto.
Bah, il mondo è strano.

Tante volte chi ama non ha il tempo di raccontarlo, forse non ci pensa più di tanto a raccontarlo e probabilmente nemmeno saprebbe trovare le parole giuste.
Però non è questo il punto.
Luca di sicuro non ha tempo di stare a raccontare cosa per lui sia l'amore
E' troppo preso, lui ha in mente solo la sua Carla.
Qualche volta, conoscendolo, tira giù tutti i Santi del Paradiso, ma sempre andando avanti con una speranza nel cuore perché, come dice lui, "mi interessa solo lei"
E non è la solita storia dello spirito del missionario o del senso del dovere.
Balle!, buone solo per foderarsi gli occhi con il salame e per nasconderci dietro le nostre miserie.
Quella è solo una scusa per chi ne è incapace perfino di arrivare a pensarlo, e non può nemmeno da distante immaginare che, invece, amare sia "anche" questo, ed allora tenta in cuor suo in qualche modo di trovare una giustificazione fuori dal cuore, e con i propri criteri, al comportamento degli altri e alla propria incapacità di vero amore gratutito e senza condizioni.
Un po' come donna Elettra di cui ho ascoltato la storia (ne avevo scritto qualche accenno sull'altro blog), che arrivata ad una certa età si rende conto di molte cose e poi se ne stupisce quando è davvero troppo tardi per tornare indietro
Per quello che mi riguarda, io credo che la domanda più giusta che mi possa fare sia: "io, ne sarei capace?"

Io non lo so se un giorno avrò la fortuna di costruire qualcosa di talmente grande con una persona che davanti a qualunque sberla che la vita ci potrebbe dare, al di la di tutto e di tutti, io arrivi a dire "mi interessa solo lei", in modo così naturale e senza nemmeno star lì a chiedermelo
Forse sì, oppure forse no, a volte penso che al dono di un rapporto così grande e così importante io probabilmente non sia destinato.
Ad oggi posso solo dire che per il mio marmocchio potrei fare di tutto, ma non credo faccia molto testo ... cazzo è mio figlio! e credo che ogni padre e ogni madre la pensi così e che non ci sia nemmeno bisogno di star qui tanto a menarcela e a scriverlo su un blog.


Da tempo ormai ho messo a fuoco e in fila le mie vere priorità, "l'essenziale", e non potrei mai più accontentarmi di qualcosa di meno per cui valga la pena di mettersi completamente in gioco come uomo.
Nel bene e nel male.
Non mi interessano le storie che alla fine non ti lasciano niente, solo un numero in più sul cellulare, un paio di scopate e un profondo gelo nel cuore quando la sera piove.
Che ti lasciano una sensazione di inconcludenza infinita nel cuore nella perenne illusione e voglia di sentirsi vivi e di provare un'emozione che, diciamocela tutta, è solo fine a se stessa.
E' inutile raccontarcela e condirla in tante salse, alla fine della fiera ci siamo solo noi e le persone che amiamo e che ci amano per quello che realmente siamo, quelle di cui durante il nostro viaggio ci siamo realmente presi cura e con cui abbiamo costruito un cammino condiviso insieme.
Il resto è solo un mare di cazzate buone solo per raccontarcela quando ci guardiamo allo specchio e per farci sentire ogni tanto un brivido scorrerci quà e là lungo la schiena ma che alla fine durano meno di una scoreggia
No, di poche cose sono sicuro ma questa è una di quelle.

Nella mia storia ho avuto modo di confrontarmi con la malattia, ho avuto modo di conoscerla su di me, molti anni fa, e su persone che mi erano vicine
Ho visto donne e uomini vivere giorni dentro confini che non erano i propri e ho visto chi nella malattia stava vicino alle persone a cui voleva bene.
E poi penso anche a coloro che invece non si pongono questi pensieri.
A quel genere di persone che quando magari gli dici che stai andando all'ospedale e dentro stai tremando al solo al pensiero di ciò che probabilmente sarà, ti dicono: "E' sempre meglio che lavorare"
Mah, scelte, ognuno ha il diritto di vivere come meglio crede e di credere a quel che pensa sia meglio per lui.
E penso anche a chi alla prima occasione di malattia ha trovato una scusa credibile, perfetta e insospettabile per lasciare due figli piccoli e moglie e andarsene cosi di fretta che le gambe nemmeno toccavano terra da quanto forte correva
"Io devo vivere la mia vita, e poi il sentimento non c'era già più"
Idiota! Fin che lei stava bene il sentimento c'era invece, e poi, ... e poi alle prime analisi, nel momento in cui c'è da sporcarsi le mani nella merda mi vieni a dire: "le voglio bene ma il sentimento non c'era più da tanto tempo"
Idiota, oltre che mentire a te stesso sei anche un coglione!
Adesso che non c'è più il romanzetto rosa del "tutto perfetto" vieni fuori con la storia del "sentimento non c'era più da tempo", ...
Idiota, vai, vai a passi lunghi e ben distesi e non farti più vedere e quando ne avrai trovata un altra, prima di scopartela e di dirgli che razza di uomo sei, mi raccomando, chiedile il certificato di buona salute e di buona costituzione fisica, cosi allora, ci scommetto, verrai poi a dirmi che ... improvvisamente ... "Per lei provo un sentimento nuovo" ...

Quando ascoltavo Luca, quando guardavo i suoi occhi non ce l'ho più fatta, è stato come prendere un treno in pieno petto
L'amore è anche questo, soprattutto questo.
L'amore mostra i suoi muscoli e la sua tenuta quando la vita morde e non quando dopo una scopata memorabile ci si guarda negli occhi e ci si sente arcisicuri che quello sia il "vero amore"
Troppo spesso ci capita, ed io non mi tiro certo indietro e non mi tolgo dal mazzo, di confondere o di aver confuso "l'amore" con il "piacere", ed il semplice "sesso" con il "sentimento".
Grave e grande errore a cui tutti noi siamo soggetti prima o poi, è un po' come confondere il "vero" succo di vere mele spremute al naturale con quegli intrugli chimici in cui c'è scritto "al gusto di succo di mela" ma che di vera mela non ha niente se non la scritta sull'etichetta esterna e un aroma chimico che ne ricorda lontanamente il gusto
Io penso che l'amore, qualunque tipo di amore, per una persona, per un figlio, per un amico, costi fatica e non sia mai facile
Se è "vero", e non è solo un paio di occhiali rosa sopra un mare di sensazioni che ci illudono e ci confondono, costa fatica, ti scortica vivo e trova il suo banco di prova quando ti cade il mondo addosso e la vita ti da una prospettiva completamente diversa da come te l'eri immaginata.
E' li che mettiamo in gioco la nostra vita, che facciamo il vero "salto nel vuoto", non quando siamo presi dal fuoco della passione e dalla scoperta di nuovi giochi che ci danno "sensazioni"
E' quando guardiamo negli occhi il dolore di chi ami che capisci che l'amore non è "solo" il cigolio rumoroso di un letto, ma è qualcosa di più.
Molto di più.

"Luca, adesso devo andare"
"Fatti vivo che andiamo a bere un "ombra" insieme"
"Si, contaci"

 

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