Creato da Web_London il 15/04/2015

Note a margine

A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari

 

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"Ciao Vecchio, quante cose da dire ...."

Post n°244 pubblicato il 06 Maggio 2016 da Web_London

 


Grazie per gli auguri gente!
C'è chi me li ha fatti qui, chi su uozzappo e chi su Facebook
Qualche buona anima me li ha fatti addirittura in tutte e tre le parti
Un grazie triplo!
Scherzi a parte, quest'anno è stato davvero da "cuore in gola"
Credete sia riuscito a lavorare?
No! Da "cuore in gola" per tutto il giorno

La giornata è cominciata alle sette con l'ometto che mi chiama e mi canta "tanti auguri a te"
"Bon, adesso però non arrivare tardi a scuola"
"Occhei. Auguri papi!"

Alle otto, una delle mie più care amiche di sempre mi ha scritto:
"Ciao Vecchio, quante cose da dire ...."
"BATAPAM!" ... e lì mi è venuto il nodo in gola ... forte ....
Ma vi immaginate avere il nodo in gola ... alle 8 di mattina!!!
L'altra amica di sempre son cinque giorni che ogni sera mi manda un messaggio con scritto: "-5" il giorno dopo "-4" e cosi via fino a oggi quando ci siamo sentiti

Un amico mi ha scritto: "quando ci troviamo che mi devi spiegare anche qualcosa del Blog?"
"Prima di fine mese ce la facciamo?"
"Proviamoci! Auguri!"

E poi quelli di un mio amico, un ex sacerdote con cui assieme ne abbiamo viste tante che dal Brasile dove vive si è ricordato

E tanti altri
E tutti i vostri, qui e in messaggeria.
(e i vostri non sono poca roba ...)

Grazie ancora a tutti.

Per fnire in bellezza, prima di uscire mi faccio un regalo
Qualche tempo fa ho trovato in giro le parole usate da Valerio Negrini per raccontare la storia del pezzo dei Pooh che metto stasera
In questo pezzo non sembrano nemmeno i Pooh.
Suoni sporchi, una batteria finalmente suonata decentemente, una chitarra grezza e distorta al punto giusto e un arrangiamento che fino a pochi anni fa i quattro orsacchiotti se lo sognavano solo di notte

Ed io, come dico sempre, quando leggo certe cos eche ha scritto, darei un dito (a scelta) per riuscire a scrivere un decimo di come faceva lui, le parole che sapeva trovare e le immagini che costruiva "The King"

Ecco come lui spiega la storia del pezzo nella prefazione a: "Dove comincia il sole" e, alla fine, come lui ha scritto il testo "cantato":
"Attila, re degli Unni e flagello di Dio, il Giulio Cesare della steppa, amava le donne e ne era riamato.
Si racconta che la stessa Morte, la fosca regina dell'aldilà, lo desiderasse più che mai mentre lui sempre e sdegnosamente la respingeva.
Un giorno, ai bordi di una battaglia, lei gli propose una sfida finale.
Un aquila e un falco, simboli di ferocia ed orgoglio supremi, sarebbero stati i loro campioni in un volo all'ultimo fiato che avrebbe finalmente sanato l'infinita querelle.
Ma i due superbi rapaci inaspettatamente fraternizzarono, volarono insieme e non ci fu ne vinto ne vincitore.

La Triste Signora dovette allora venire in qualche modo a patti col re guerriero, pur con la reciproca consapevolezza che prima o poi si sarebbero definitivamente ritrovati.
E lui non pretese l'eternità, solo di morire non di freccia o spada ma fra le braccia di una donna.
Ma erano tempi truculenti e visionari, dove la vita era molto più breve e selvaggia di oggi e solo gli dei e i re possedevano le mappe del futuro"

Questo è il regalo che mi faccio stasera

E mo' me ne vado!
Buon fine settimana a chi passa

....

 

L'Aquila e il Falco
(Valerio Negrini)


Nera falce, Regina del pianto
Re degli Unni, flagello di Dio
dice Lui: "non è il mio momento"
Lei risponde: "si fa a modo mio!"

Voleranno un aquila e un falco
lotteranno all'alba per noi
si vedrà chi vola più in alto
se il mio falco vince ti avrò!

All'orizzonte fuochi di guerra
Lei dice: "amico dimmi di te
cosa ti manca ormai sulla terra
perchè non vuoi venire con me?
Posso portarti via nel tempo
verso altri mondi che non sai
strappa il mantello che mi cancella
io sono bella, la compagna per te"

Lui dice: "Donna nelle tue ombre
nel tuo castello oro non c'è
io ti conosco quasi da sempre
e non c'è sangue dentro di te
non voglio entrare alla tua corte
nel tuo giardino degli eroi
decideranno l'aquila e il falco
tu puoi falciarmi, ma non ti amerò mai!"

Stan volando l'aquila e il falco
via nel vento sempre più su
vola in alto, vola più in alto
fianco a fianco sempre di più

Stanno tornando l'aquila e il falco
e nessun vento li separò
come fratelli volano accanto
e la prima stella brilla da un po'
La Donna dice sorridendo:
"nessuno ha vinto tra di noi
ma le promesse, io le mantengo
prendi altro tempo, tanto sai che ti avrò!"

Lui dice: "Donna, Luna e Serpente
non cresce erba dietro di me
ma sono il Padre della mia gente,
ho il cuore rosso e il sesso di un Re
non voglio perdermi in battaglia
nè per veleno o carestia
ma fra le braccia e vino di donna,
l'ultima donna, e morire per lei"

Vola in alto, vola più in alto
dalla steppa ai ghiacci del Nord
vola in alto, vola più in alto
presto o tardi ti rivedrò

Vola in alto, vola più in alto
ogni donna al mondo tu avrai
tanto in fondo all'ultimo assalto
è con me che tu te ne andrai.

 

...


L'Aquila e il Falco
(Valerio Negrini)


 
 
 
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