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Note a margine

A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari

 

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Post n°689 pubblicato il 13 Novembre 2018 da Web_London

 

 

Rimetto oggi un vecchio post per gli amanti (e le amanti) del genere che da quel che vedo son sempre in giro, arzilli e vigorosi.
Insistono, ma che posso farci, non ho una sessualità così raffinata, mi piacciono di più i gusti forti e ben definiti, tipo vino, pane e salame, per capirci.
Ola!

...

FSHH!
(un colpo di frusta ... )
"Ehi tu!"
Lui si gira e vede la sua donna con il busto impacchettato da un corpetto di plastica nera e lucida, calze a rete nere autoreggenti, i capelli raccolti in una coda e tenuti assieme da un nastro nero, al collo un collare da pitbull con le borchie di acciaio lucido, due scarpe dai tacchi sottili e vertiginosi, l'aria da dura e un frustino di pelle tra le mani
(ma chi è questa donna?)
"Chi io?"
"Si, tu!"
"Ma come diavolo ti sei vestita?"
FSHH-FSHH !!
(Altri due colpi di frusta)
"Chiamami Signora, io sono la tua Signora, sono la chiave che apre tutte le tue porte"

"Si vabbè, senti quà, a proposito di porte, ricordati che vicino alla porta ho messo il sacchetto della spazzatura, domani passano e prima di sera dobbiamo portarlo fuori poi"
FSHH-FSHH-FSHH
(E daje con sta frusta ...)

"Vieni qui e obbedisci subito al mio ordine forgiato dal ferro e dal fuoco del mio potere!"
"Ma come parli, hai per caso bevuto? .... ti ricordo la spazzatura ..."
"Come ti permetti di disobbedire alla tua Signora, meriti la punizione della carne che ti aprirà la strada della tua consapevolezza del profondo ... bla, ... bla ..."

All'improvviso, ... DLING DLONG ... il campanello.

"Si?" rispode lui al citofono
Un momento di silenzio e lei vede che sta sorridendo
"Si, è qui, come no, è già vestita tutta pronta per voi" dice lui rivolgendo il suo sguardo alla sua «Signora»
"Ma no, non siete assolutamente di disturbo, anzi, anche lei ha piacere di salutare la zia prima che parti, vi apro subito e venite su"
"Chi era?" chiede all'improvviso perplessa l'autoritaria "Signora Padrona"
"E' tua madre con tua zia suora che sta tornando alla casa madre e vorrebbe tanto salutarti prima di partire"
Panico!!
"Ma, ma, ma, ...." balbetta, la "Signora"
(balbetta si, ma è sempre un balbettare, come dire, "autoritario")
"Decidi te, o ti fai vedere vestita in quel modo a tua madre e a tua zia  oppure vai in camera a cambiarti"
"Po-po-potevi dire che non c'ero" miagola con il terrore negli occhi la "Signora"
(e che c'è, non sei più così tanto sicura adesso?)

"Perché mai dovevo dirle che non c'eri, sei o non sei la "Signora" del frustino che non ha paura di nessuno?"
"Ma io ... ma ... ma..."
"Adesso non avrai paura di tua madre e di tua zia ?"

Frigna che sembra un cagnolino bastonato e lui si chiede dove sia andata a finire la "Signora Padrona"?
Presa da un panico incontrollabile, balbetta, si agita, sembra una bambinetta presa con le mani nella marmellata, e in una frazione di secondo sembra avere le ali ai piedi mentre corre verso la camera, appena un attimo prima dell'ingresso delle due arzille vecchiette.

Mezzora dopo le due donne se ne vanno
La "Signora Padrona" torna in camera e qualche minuto dopo rispunta fuori la coniglietta dark con la sigaretta sulle labbra e dal rossetto rosso sangue tutto sbavato che sembra buttato li alla bell'e meglio piuttosto che messo sulle labbra giocando a mosca cieca
"Dove eravamo rimasti, schiavo?"
"Eravamo alla monnezza da portar fuori ..."
FSHH-FSHH
(adesso gliela spezzo quella frusta!)

"... che poi, se non la portiamo fuori ce la dobbiamo tenere in casa ... ma che fai adesso con quella benda in mano?"
"Hai bisogno di risalire dall'abisso e ritrovare la tua salvezza nel dolore e non aver paura, il dolore si fonderà con il piacere e alla fine non potrai più farne a meno"

"Ah si, la storia della "sessualità raffinata", e del "desiderio dei sensi" si, dai, ho capito, adesso però cambiati che portiamo fuori la monnnezza e poi facciamo un salto all'Auchan che c'è da prendere la mortadella e la porchetta che ieri te la sei mangiata tutta"
FSHH-FSHH-FSHH
(un altro colpo e quella frusta vola giù dalla finestra! ...)

"Obbediscimi, adorami e sottomettiti alla tua Signora Padrona"

"Senti, parliamo chiaro, se non ti va, a prender la porchetta ok, ci vado da solo, tu fai quel che vuoi ma ricordati una cosa, tu, di spegnermi la sigaretta nelle chiappe te lo scordi, hai capito?"

 

 

 
 
 
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